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Scritto il 20/03/09 alle 19:36:51 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana |
![]() ![]() Si è appresa la notizia dal Comitato per la Protezione dei Bloggers [ http://committeetoprotectbloggers.org/ ]. Non si sa la causa precisa della morte, ma si sa che la tortura dei bloggers è pratica comune in Iran, e che i bloggers sono associati ai più pericolosi criminali. Misayafi è stato condannato a dicembre a 30 mesi di prigione per 'aver insultato i Capi della Repubblica Islamica'. Il blogger diceva che il suo era un blog culturale, e non politico, e che aveva scritto solo alcuni articoli satirici, i quali lo hanno messo nei guai. Pare che le condizioni di detenzione nel carcere l'abbiamo condotto al suicidio. Direttamente o indirettamente sembra che la morte di Misayafi sia dovuta all'esercizio della Libertà d'Espressione, per cui ha criticato uno Stato autoritario, e per averlo fatto attraverso dei Media on-line sociali. Tutti coloro che utilizzano questi Media dovrebbero prendere nota di questo fatto. C'è la notizia di numerosi bloggers imprigionati in IRAN e in EGITTO, per aver documentato degli abusi governativi o per aver scritto parole critiche verso il Governo. A metà dell'anno passato il Parlamento iraniano ha discusso in merito alla pena di morte possibile per i bloggers, che tramite la loro attività sfidano l'Autorità governativa. È una guerra infinita, attorno al mondo, fra Libertà, Arte e Auto-espressione da una parte, e Autorità, Espedienti ed Abusi dall'altra. I blogs hanno dato voce a chi prima restava in silenzio, e hanno il ruolo storico e morale di dare rilievo agli sforzi che vengono fatti per preservare dall'arresto, dalla tortura e dalla morte coloro che si esprimono. Vorremmo vedere l'Amministrazione Obama, che ha fatto un uso esteso dei Media sociali, pubblicamente ed esplicitamente condannare questa morte presso il Governo iraniano. Saremmo sorpresi se succedesse. I Media sociali sono potenti per cambiare il Mondo. Non ci aspettiamo che sia l'ultima persona a perdere la vita per questo. 'Omid Reza Misayafi, coraggioso blogger iraniano, possa tu riposare in Pace. Possano tutti coloro che sono imprigionati per aver bloggato, in Iran, e in tutto il mondo, essere rimessi in libertà.' Per prendere atto di altre situazioni simili attorno al mondo, visionare il Sito del Comitato per la Protezione dei Bloggers. * Si può visionare il video che indica l'alta densità di bloggers in Iran, il suo aumento, e la soppressione dei bloggers attuata dalle forze di Polizia e Autorità governative 18 marzo 2009 http://www.readwriteweb.com/archives/iranian_blogger_reported_dead_in_prison.php ------------------------------------ 2. Blogger egiziano - quattro anni in prigione http://www.readwriteweb.com/archives/egyptian_blogger_marks_one_yea.php 6 novembre 2007 Abdul Kareem Nabeel Suleiman è un 22enne studente di Legge in Egitto che bloggava sotto il nome di Kareem Amer, fino a quando è stato arrestato un anno fa. Accusato di 'disprezzo della Religione' e 'diffamazione del Presidente egiziano', il giovane è stato condannato a quattro anni di prigione, a febbraio. I suoi sostenitori hanno organizzato una Maratona per chiedere il suo rilascio, e questo in 14 maggiori Città attorno al Mondo, da Londra a Mexico City. Le Dimostrazioni sono state organizzate in parte dalla Coalizione per Liberare Kareem. Il gruppo dice di essere un'Organizzazione interreligiosa, fondata principalmente da islamici che discordano con quanto Kareem ha scritto sul suo blog, ma i quali 'difendono con tutte le loro forze il suo Diritto di esprimere quelle opinioni'. Secondo i suoi sostenitori, Kareem è cresciuto in una famiglia religiosa ed educato in Scuole religiose egiziane, durante la sua gioventù. È stato espulso dal College e denunciato alle Autorità egiziane, nel 2005, dopo che è stato scoperto che gestiva il blog* http://karam903.blogspot.com/ . In questo blog Kareem ha criticato quello che lui chiamava l'Apartheid sessuale in Egitto, e ha detto che una sommossa religiosa a cui aveva assistito in Egitto mostrava 'la barbarie, la criminalità e il fantismo' dell'Islam, e l'11 settembre 2006 ha scritto un articolo dal titolo 'Non c'è Alcun Dio fuorché l'Essere Umano'. I sostenitori hanno tradotto i suoi posts in inglese, ma includendo delle rinunce di responsabilità, dicendo che discordavano da quello che lui scriveva. Essi chiedono ai sostenitori internazionali della Libertà d'Espressione di supportare la Campagna [Coalizione per Liberare Kareem] in molti modi. [On-line c'era un'intervista a lui e il Sito della Campagna per difenderlo, che sono stati censurati] http://karam903.blogspot.com/ : nel Profilo del gestore [Kareem] si legge AbdElKareem Nabil, Alexandria, Egitto. Sono uno studente in Legge. Non vedo l'ora di aiutare l'Umanità contro ogni forma di discriminazione. Sto attualmente studiando Legge all'Università di AlAzhar. Non vedo l'ora di aprire la mia propria Agenzia di Attivisti per i Diritti Umani, che includerà altri Avvocati che condividono la stessa Visione. Il nostro obiettivo principale è di difendere i Diritti delle donne islamiche e arabe contro ogni forma di discriminazione, e di fermare i crimini violenti commessi su base quotidiana in questi Paesi. NOTA Visto personalmente una prigione egiziana, in occasione di una visita ad un carcerato, e al confronto le Prigioni occidentali sono 'hotels 5 stelle', per aspetto e trattamento. |
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