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Scritto il 24/03/09 alle 11:55:16 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana |
![]() Semmai ce ne fosse bisogno -ma purtroppo ce n'è ancora bisogno- un'altra testimonianza sulla Realtà islamica: alcuni boia professionisti islamici si raccontano .... Chiunque appoggia l'Islam, si rende complice del suo stesso crimine: il Sadismo. Questo va saputo e ricordato, semmai qualcuno se ne fosse dimenticato -e purtroppo c'è chi sembra, volontariamente o non, dimenticarsene-. Si fa notare che nell'Islam esistono due tipi di Esecuzioni: quelle ufficiali (vedi articolo seguente) e quelle ufficiose -ma tanto reali quanto quelle ufficiali-, che si chiamano Delitti d'Onore/Onoricidi (vedere .doc allegati). 1) CAMPAGNA INTERNAZIONALE CONTRO GLI OMICIDI DELLE DONNE PER ONORE 2) Differenza fra Delitti d'onore e Violenza domestica DEI BOIA SAUDITI E EGIZIANI PARLANO DELLA LORO PROFESSIONE IN SENO AD UN DIBATTITO SULLA PENA DI MORTE Abu Dhabi TV, 29 gennaio 2009 [ Riportato da Memri.Org - Versione originale in francese ] Presentatrice: quando si parla di un colpo di spada, la chiave del successo sta nella concentrazione. Concentratevi con noi in questo Rapporto dell'Arabia Saudita. Non lasciarsi rabbonire dalla Compassione Il boia saudita Abdallah AlBishi: ho ereditato questo lavoro da mio padre. All'inizio lo accompagnavo nelle sue missioni. Ero terrorizzato. Non avevo paura che l'esecuzione fallisse, ma avevo paura che se fallivo, mi avrebbero preso in giro. Un boia che desidera lavorare in questo campo deve sapere come applicare le sue conoscenze teoriche. Deve star vicino alla persona che abbatte, deve sapersi concentrare sul colpo che infligge (che saprà amministrare), e sul modo in cui l'infliggerà, e il resto è facile. Se, al lavoro, mi lascio ammansire dalla Clemenza o dalla Compassione verso colui che sono in procinto di abbattere, non morirà al primo colpo. Soffrirà. Se il cuore è misericordioso, la mano fallisce. Bisogna a volte amministrare due, tre, quattro o cinque colpi. Dio sa quanti. E può persino non morire. Se il cuore sente della Compassione, si è fregati: la mano non può funzionare correttamente. La mano ci tradisce. Una volta che la missione è terminata, mi sento meglio. Rientro a casa disteso. Gioco con i miei figli. Ci divertiamo, pranziamo. A volte usciamo. A volte restiamo a casa. Tutto è normale. Non mi sento turbato. 'Il Direttore della Cuola mi ha chiamato per ringraziarmi .... Si era insegnato agli allievi che si taglia la mano dei ladri.' Il figlio d'Abdallah AlBishi: Ci sediamo con lui e ci si diverte insieme. A volte lo accompagnamo nelle esecuzioni. La prima volta che ci sono andato, ho avuto paura. Quando il primo ragazzo è stato abbattuto, mi tenevo lontano, ma quando ho visto che non c'era alcunché d'avere paura, mi sono avvicinato per guardare. Non c'è stato alcun problema. Abdallah AlBishi : una volta, ho portato uno dei miei figli che non è qui ora. Dovevo tagliare la mano di un ladro e l'ho condotto con me. Ho portato Muhammad, che è più giovane di Faysal. Quando siamo rientrati, è andato a scuola e tutti i suoi amici l'hanno raggiunto. Lui ha detto loro: ho visto come si taglia la mano di un ladro. Il Direttore della Scuola mi ha chiamato per ringraziarmi di aver spiegato ciò a mio figlio che, a sua volta, l'ha spiegato agli altri allievi. Così hanno appreso che si taglia la mano dei ladri. Le spade, ce ne sono di tutti i tipi. Ci sono le spade 'Jowhar', una dindiana e una egiziana. Ce ne sono di tuti i tipi. La migliore è la 'Jowhar' indiana. Ho questa spada 'del Sultano'. È la mia spada preferita, perchè è la prima con cui ho lavorato, dopo la mia formazione. Sia lodato Dio, ecco il 'Sultano'. È una spada grande. C'è anche il 'Jowhar' indiano. Dio sia lodato. Può essere utilizzata fino a dieci volte di seguito che questo non la intacca. Esiste un'altra spada 'Jowhar', di qualità inferiore, ma ugualmente buona. Il boia saudita Abdallah Ahmad Bakhit AlGhamedi : nessuna di queste esecuzioni mi ha mai turbato. Non modificano il mio atteggiamento a casa, per strada, con la mia famiglia e i miei amici. Abdallah AlBishi : questo lavoro non richiede molta forza fisica, ma piuttosto concentrazione mentale. 'Ho dovuto effettuare 3 esecuzioni di donne. Le ho fatte tutte e 3 con la spada.' Abdallah Ahmad Bakhit AlGhamedi : ho dovuto effettuare tre esecuzioni di donne. Le ho fatte tutte e tre con la spada. Ne ho abbattuta una a Riyad e due a Damman, e ce n'era una quarta, che ho giustiziato impiccandola, a Djedda. È un po' più difficile uccidere una donna che un uomo: un uomo mostra la sua gola fino al petto. Con una donna è altra cosa, perchè è totalmente coperta: velo integrale, vestito e guanti. Non presenta che un'apertura a livello della gola. Un boia esperto le infligge la spada direttamente nella fessura. Se la spada s'inficca appena un po' più in basso, e tocca il vestito, o un po' più in alto, sul velo, può essere una causa di dolore supplementare. Ho fatto ciò tre volte, ed è andato tutto bene, grazie a Dio. Non è stato difficile. In questo mestiere, non c'è il caso. La punizione viene da Allah. In questo mestiere, non c'è il caso. Noi eseguiamo le punizioni di Allah. Sarebbe difficile uccidere giusto per farlo. Ci vuole della concentrazione e della determinazione. Bisogna volerlo fare. Una grande fede in Allah è necessaria. (…) Nemeh Joumaa, Presidente di un'Associazione libanese per i Diritti Umani: giutiziare un uomo, è privarlo della vita irrevocabilmente. È mettere fine ad una vita accordata da Allah, che non dovrebbe essere ritirata se non dal Creatore. (…) Lamri Chirouf, Amnesty International : secondo le Statistiche del 2007, i Paesi del Medio Oriente hanno giustiziato almeno 552 persone. Quest'anno, il numero delle esecuzioni nel mondo intero è stato 1'200. Di queste 552 esecuzioni, 523 sono state perpetrate da quattro Paesi: l'Iran, l'Arabia Saudita, lo Yemen e l'Irak. (…) Il 99% di queste esecuzioni sono dovute ad assassinii o a delle offese legate alla droga. Circa il 50% delle vittime sono state implicate in affari di droga, e il 50% in casi d'omicidio. Il concetto di 'quisas', esecuzione in seguito ad omocidio, è molto vasto, cosa che rende molto facile le condanne a morte. Sembra che in certi Paesi sia legato al concetto di 'vendetta del sangue', che ha niente a che vedere con la Giustizia. Questi costumi disprezzano il valore dell'Essere umano che ha commesso un errore; non c'è alcuna inchiesta approfondita mirante a provare la realtà del crimine. Per esempio, il concetto di omicidio è evanescente. Cos'è un omicidio premeditato? Manca consenso in merito a ciò. Quando un omicidio è per 'legittima difesa'? Tutto è amalgamato nella categoria 'omicidi'. (…) Il deputato egiziano Subhi Saleh : bisogna umanizzare questi metodi d'Esecuzione? È un metodo più umano dell'impiccagione. Quando si impicca un Uomo a una corda, non muore immediatamente. In certi casi, perde il controllo del suo corpo, urina e defeca. A mio avviso, non cambia niente ad uccidere con la spada o per colpo d'arma da fuoco. (…) 'Ho scelto questa professione perchè il boia realizza la parola d'Allah in questo mondo.' Il boia egiziano ['Ashmawi'] Hussein Urni : ho scelto questa professione perchè il boia compie la parola d'Allah sulla Terra. Il boia esige dal criminale che Giustizia sia fatta, poiché la vittima non può farlo da sè. Ho scelto questo mestiere per timore d'Allah. Credo che ciò sarà ricompensato in questo Mondo e nell'Aldilà, perchè difende i Diritti degli oppressi. Il termine 'Ashmawi' viene dal nome del primo boia: Ahmad AlAshmawi. Le genti ci chiamano 'Ashmawi', ma il termine ufficiale è 'boia del Distretto', in riferimento a colui che esegue la pena di morte nel Distretto. 'Il candidato deve osservare il boia fare il suo mestiere e sviluppare gusto per il mestiere.' Non si diventa 'Ashmawi' così. Il candidato deve osservare il boia fare il suo lavoro e sviluppare un gusto per ciò. Bisogna avere la voglia di praticarlo. Nessuno può essere costretto a farlo. Bisogna aver voglia di farlo. Poi il candidato accompagna il boia di anno in anno, finché arriva il giorno in cui c'è un'esecuzione, o qualcuno lascia la professione, e ci vuole un rimpiazzo. Il boia è rimpiazzato da un altro boia. Ho rimpiazzato un mio collega e ora insegno il mestiere ad un altro collega. Lo accompagno per sorvegliare quello che fa. La prima volta è un po' difficile, la seconda un po' più facile, e poi diventa 'routine'. È la stessa cosa che fare il 'cameraman'. È il suo mestiere, e lo apprezza. Comme tutti quelli che vogliono guadagnarsi da vivere, egli va al lavoro, prepara catene e corde. Dal 1990, ho praticato 850 o 870 esecuzioni. Abbiamo un Quaderno dove annotiamo la lista dei nomi. Abbiamo dei grandi spazi, abbastanza grandi per tre, cinque o sette persone. Non c'è posto per emozioni o sentimenti d'ingiustizia, eccetera. Compio il mio dovere nel miglior modo che posso, e 'voilà', ecco tutto. Non entro nei dettagli. Non conosco nemmeno il motivo dell'esecuzione. Quando avrò finito, potrete fornirmelo. La mia linea di lavoro in quanto a boia non incide sulla mia vita privata. La prova è che delle persone mi si avvicinano per strada. Si potrebbe credere che un boia sia una persona imbronciata. Il lavoro di un uomo è una cosa, la sua vita privata è un'altra. La prima volta, dei bambini si sono avvicinati ai miei figli a Scuola. Un giorno, hanno visto la mia foto in un giornale, e questi bambini hanno voluto diventare amici dei miei figli, fieri del fatto che il loro papà fosse una celebrità. Ahmad, il figlio di Hussein Urni : voglio fare come mio padre. So che impicca solo delle persone che hanno fatto qualcosa di male. Voglio impiccare delle persone, come fa lui. Hussein Urni : spero che uno dei miei figli seguirà le mie tracce. Ahmad : a Scuola siamo trattati normalmente. A volte, i compagni vogliono avvicinarmisi, perchè mio padre è un 'Ashmawi'. Quando ho delle noie, lo dico generalmente a mio padre. È così che sono stato allevato. Non mi picchia. Ho l'abitudine di raccontargli tutto quello che mi succede, sia le cose belle che quelle brutte. Hussein Urni : la notte precedente un'esecuzione, vado a dormire sul posto. Mi sveglio il mattino, giustizio la persona e rientro a casa, come se nulla fosse successo, come se rientrassi da una passeggiata. 'Anche se la pena di morte è abolita nel Mondo intero, essa sarà ancora applicata in Egitto' Rientrando, passo il tempo con i miei amici. Bevo del thé con un amico, un caffé con un altro. Gioco a trictrac. Ho finito con il mio lavoro. Quello è una cosa, e questo è un'altra. Anche se la pena di morte è abolita nel Mondo intero, sarà ancora applicata in Egitto. È la mia opinione. Quando la pena si alleggerisce, la criminalità è incoraggiata. Possa Allah proteggerci dalla malattia. È tutto quello che chiedo. La protezione di Dio è la cosa più importante che esista. Ma se c'è di mezzo la malattia .... Spero che quando sarà arrivato il mio momento d'andarmene, me ne andrò in buona salute. http://www.memritv.org/clip/en/2052.htm |
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