Dubbi tecnici sulla legge antistupri
Scritto il 02/04/09 alle 12:08:14 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
Giustizia e IngiustiziaIl parere del Consiglio della magistratura: le squadre di cittadini sono a rischio costituzionalità. Perplessità sulla norme che regolano l'immigrazione clandestina e la violenza sessuale
Il Csm critica il decreto sicurezza
"No alle ronde e alle leggi antistranieri"

ROMA - Il Csm solleva forti perplessità sul decreto sicurezza in discussione alla Camera. L'Organo di autogoverno dei magistrati boccia le ronde ("Assegnare a privati la tutela della sicurezza, è parzilamente incostituzionale"); contesta la norma che estende il tempo di permanenza nei centri di identificazione ed espulsione da 2 a 6 mesi per gli stranieri irregolari; giudica irrazionale e irragionevole "sotto il profilo tecnico" la legge che obbliga l'arresto dei violentatori solo in base al giudizio della polizia giudiziaria.

Ronde inconstituzionali. "Derogare al principio che assegna all'autorità pubblica la tutela della sicurezza, affidandola a privati potrebbe essere incostituzionale.
Troppa discrezionalità è concessa ai privati nella scelta dei casi da segnalare alla polizia. Dubbi anche sul registro al quale le associazioni devono iscriversi per esercitare l'attività di presidio territoriale. La Costituzione vieta di costituire "associazioni che perseguano scopi politici mediante organizzazioni di carattere militare". Per carattere militare si intende non solo il possesso di armi, ma anche "una gerarchia interna di tipo militare e il ricorso a uniformi". E poi non è chiaro il divieto d'uso delle armi: non possono avere pistole, ma l'ultima stesura del dl non esclude manganelli o altri oggetti di difesa.

"Violata direttiva Ue sugli stranieri". Perplesso il Csm anche sulla norma che estende da 2 a 6 mesi il tempo di permanenza degli stranieri irregolari nei centri di identificazione. Secondo il Csm, il dl violerebbe la direttiva europea che autorizza di trattenere il clandestino solo nel caso in cui fa resistenza alla forza pubblica che vuole identificarlo, non nel caso in cui oppone difficoltà a consegnare i documenti. Nel decreto governativo, invece, i due presupposti (resistenza all'identificazione e difficoltà nell'ottenere i documenti) vengono equiparati.

Dubbi tecnici sulla legge antistupri. Sul decreto antistupri, il Csm sostiene la necessità di introdurre alcune modifiche. "Pur muovendo da un condivisibile giudizio di gravità dei reati in questione - scrive il Csm - i magistrati ritengono che il carcere deve essere deciso da un giudice dopo una valutazione processuale complessiva e non, come demanda il dl, dalla polizia giudiziaria o dal pm. Estendere ai reati a sfondo sessuale la stessa norma che regola l'obbligatorietà del carcere per i reati di mafia è una forzatura, sotto il profilo tecnico, irrazionale e irragionevole". Bene, invece, l'estensione del gratuito patrocinio alle vittime di reati di natura sessuale, a prescindere dal loro reddito.

http://www.repubblica.it/2009/03/sezioni/politica/dl-sicurezza-4/csm/csm.html

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