Versione dei Jihadisti: 'Grazie Allah per il terremoto in Abruzzo'
Scritto il 09/04/09 alle 20:07:11 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
Islam"Finalmente hanno avuto anche loro giorni neri. Oh Allah, uccidili e falli vagabondare"

"Finalmente hanno avuto anche loro giorni neri. Oh Allah, uccidili e falli vagabondare": ecco uno dei tanti commenti che in questi giorni appaiono di continuo sui siti internet arabi, sui forum e blog islamisti, come sta riportando l’agenzia Adnkronos/Aki.

Fanatici seguaci di al-Qaeda, jihadisti e semplici lettori islamici si sprecano in ringraziamenti e preghiere ad Allah affinché possa continuare l’opera di morte e distruzione derivata dal sisma in Abruzzo. Dopo aver assistito alle tragiche immagini trasmesse anche dalle Tv arabe, si è subito attivato il cancan della rete, palesando i sentimenti di una – speriamo esigua, ma ne dubitiamo – parte del mondo musulmano verso l’Occidente.

"Oh Allah, rendi stabili presso di loro il terremoto e le disgrazie, maledici l’Europa, Israele e gli Stati Uniti", implora Ashiq al-Irhab, nickname che in arabo vuol dire Desideroso del terrorismo, e lo si legge sul forum di al-Falluja, il quale attualmente ospita molte dichiarazioni di questo tenore.

"Oh Allah, fai salire queste cifre, distruggi i nostri nemici e aiuta i musulmani" supplicano i vari utenti, tra cui l’autore di questo post che si fa chiamare Figlio della Palestina. Su alcuni forum, come al-Shura, vengono continuamente aggiornate le cifre delle vittime, e ogni aumento di morti viene salutato dai lettori con la speranza di un suo ulteriore incremento.

Il signor Nureddin al-Zanki così commenta: "La nostra arma è più forte del fucile, è l’arma delle invocazioni e più ne facciamo più aumenta il bilancio delle vittime. È un’arma più forte di quelle possedute da al-Qaeda".

Stessa musica sui forum Ansar e Mujahidin, dove le disgrazie che colpiscono l’Occidente sono sempre state viste – e non fa eccezione questa – come la punizione divina di Allah verso il mondo degli infedeli non musulmani. Ovviamente a fronte di tutto questo non sembra esserci da parte delle autorità islamiche un parallelo e magari superiore atteggiamento di condanna per un tale mal’interpretato fervore politico-religioso, quasi che a imam e mullah esso possa addirittura far piacere, il che non vogliamo credere.

Di contro al succitato comportamento delle comunità arabe ne emerge poi un altro che non è male ricordare. Lo stato democratico di Israele ha una superficie di circa 20.000 chilometri quadrati, ossia inferiore a quella della Sicilia, con una popolazione di sette milioni d’abitanti. Vive in perenne condizione di allarme militare e sociale, sotto minacce insostenibili e impensabili per qualsiasi altro paese civile. Il 6 aprile scorso, tuttavia, il governo israeliano ha offerto spontaneamente tutto il suo aiuto possibile allo stato italiano per l’emergenza terremoto. L’Occidente, dal suo canto, continua a mandare aiuti alle organizzazioni palestinesi conniventi col terrorismo...

Andrea B. Nardi - 9 Aprile 2009
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