Parla la prima donna velata 'consigliera' di Obama
Scritto il 23/04/09 alle 10:58:21 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
PoliticaMugahed: "informo il presidente di come pensano i musulmani".
Ma davvero? Obama non ha la TV? Non li legge i giornali? L'11 settembre non gli è bastato per capire? CI VOLEVA UNA VELATA PER SPIEGARGLIELO!!


Roma, 17 apr. (Apcom) - Si chiama Dalia Mugahed, ed è la prima donna musulmana col velo che entra alla Casa Bianca con l'incarico di 'consigliera' del presidente americano Barack Obama. Il sito web della tv satellitare araba al Arabiya, presenta così la ricercatrice musulmana di origini egiziane che lo scorso 6 aprile è stata scelta dalla Casa Bianca per far parte del Consiglio consultivo sulla fede del presidente Usa, in rappresentanza di 25 confessioni religiose. Mugahed, che in arabo significa 'combattente' parla del suo nuovo incarico al sito on-line dell'emittente saudita, e conferma di essere "fiera" di essere "l'unica musulmana del Consiglio che cerca di aiutare il presidente a conoscere le religioni e il loro ruolo per risolvere i problemi sociali invece di vederle come fonti di problemi". "Come consigliera musulmana del presidente - ha aggiunto - il mio lavoro si concentra sullo studio del modo di pensare dei musulmani e della loro visione del mondo, e quindi informo il presidente anche delle aspettative dei musulmani". Musulmani che secondo Mugahed, "negli ultimi anni sono stati visti come fonte di problemi e che devono correggersi. Ma ora vogliamo dire che ci sono idee e capacità dei musulmani per contribuire a dare soluzioni" ai problemi che affliggono l'umanità. Mugahed, tra le altre cose, è anche autrice di un libro intitolato: "Chi parla di islam, per delega? E cosa pensa un miliardo di musulmani?". Il volume espone una ricerca durata 6 anni e oltre 50mila interviste in 35 paesi musulmani. Nel Consiglio consultivo voluto da Obama, ci sono rappresentanti come Anju Bhargava, fondatrice di 'Asian Indian Women of America' e Harry Knox, capo del programma 'Human Rights Campaign' per la difesa dei diritti di "gay e lesbiche".

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