IL MONDO E’ UN MERCATO, LA VITA E’ UN COMMERCIO
Scritto il 31/05/09 alle 23:51:35 GMT pubblicato da Armando_Manocchia
Articoli e OpinioniCome potete non capire che ciò che dà vita, vivibilità, vivacità, vitalità e sicurezza ad una città è proprio la bottega, il negozio, l’artigiano
Imola, Piazza Matteotti, la storia è finita, anzi no, inizia con la sua inaugurazione il 12 giugno, quando i vincitori, (il potere) festeggeranno con un eccezionale evento, l’obiettivo raggiunto, i vinti (533 ragazzi morti per la nostra Patria) continueranno a riposare con la speranza di non essere mai più disturbati, mentre i convinti, (comitati) resteranno in attesa se non di rivedere lì l’obelisco, convinti almeno di una conferma delle loro ragioni.
 
Non si sono viste le file davanti ai negozi (come tutti speravamo),  dopo la riapertura della Piazza, quasi come a testimoniare che della demagogia condita di retorica ne è stata fatta a sufficienza. Lasciamoci alle spalle quello che è stato e cerchiamo di capire come si può rivitalizzare questo centro commerciale naturale e possibilmente facciamolo fare a chi è portatore d’interesse.

Fermo restando che qualsiasi manifestazione va bene, pur di offrire l’opportunità ai cittadini di fare un giro in centro, rimane  il fatto che non sempre il tempo aggiusta tutto, ci sono situazioni come questa, dove avviene il contrario e di tempo ne è passato fin troppo, da quando, circa quindici anni fa, la Piazza fu rapinata del mercato con l’obiettivo di riqualificarla. Il mercato ambulante è sempre stato lì, dove per molti aspetti, è il luogo naturale. Anche se, quello che non trovo per nulla naturale, (un giorno se volete vi spiego perché) è che sia svolto tre giorni alla settimana, d’altronde il nome stesso lo dice: “mercato settimanale”.

C’è conflitto d’interessi, ma credo che debba ritornare, subito dopo l’inaugurazione, al posto preposto e cioè in Piazza. Perché è il luogo preposto, naturale, ovvio, logico, l’attuale collocazione, provvisoria da quindici anni e ad alto rischio per la sicurezza pubblica, è un parcheggio  e, anche se a pagamento, è di servizio al centro storico, quindi al commercio, più di tutti gli altri messi assieme.

Riportando il mercato in Piazza, si libera il parcheggio per coloro che vogliono usufruire e vivere il centro, il comune prende lo stesso i proventi dall’occupazione degli spazi, ma in più si consente ad Area blu di incassare la sosta tre giorni in più e fare in modo che in certe fasce orarie la sosta sia gratuita, in altre, scontata e non ultima, diminuire proprio  la normale tariffa oraria, in quanto, con tutto il rispetto, Imola non ha nessun motivo di far pagare più che in altre città. Se veramente la Giunta comunale con il Sindaco in testa vogliono  il bene di questa città, non possono continuare a fare scelte in danno del commercio del centro storico e della città stessa.

E’ arrivato il momento in cui molte, troppe persone, sono state coinvolte in discorsi, idee e progetti per la rivitalizzazione del centro storico che non solo, sono stati delusi, ma vi hanno rimesso notevoli capitali. Ora, commercianti, piccoli imprenditori, le piccole aziende, le partite iva e non “i ladri” diventato luogo comune, “gli evasori” per i fisco e la PA, e i “clienti a rischio” per il settore creditizio, sono più stanchi del commercio stesso e non sono più disposti a farsi prendere in giro. Non potete pensare o pretendere di avere sempre ragione, la maggioranza di voi non ha mai lavorato, non sa cosa significa avere un impresa e i fatti lo dimostrano.

Mentre i centri commerciali al di là della crisi bene o male vanno avanti, gli altri chiudono, tra 100 gironi, saranno più i negozi chiusi di quelli aperti e voi infischiandovi di tutto e di tutti siete pronti a fare un altro centro commerciale. Ma ci fate o ci siete? Come potete non capire che ciò che dà vita, vivibilità, vivacità, vitalità e sicurezza ad una città è proprio la bottega, il negozio, l’artigiano, il bar e l’insieme di tutto questo. Volutamente non menziono le cosiddette associazioni di categoria, penso di loro ciò che penso dei sindacati, mentre i sindacati sono “l’alternativa al lavoro”, le associazioni sono” l’alternativa all’imprenditoria”.

Armando Manocchia

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