AMBULANTI, UNA RISORSA PER LA CITTA’
Scritto il 31/05/09 alle 23:55:58 GMT pubblicato da Armando_Manocchia
Articoli e Opinionii mercati settimanali, se come in questo caso, sono troppi, sono un danno per tutti
Presso il Comune di Imola, è tenuto un apposito registro nel quale sono iscritti gli ambulanti
frequentatori del mercato, distinti per tipologia di merce e per posto assegnato.
I venditori sono muniti di regolare permesso di occupazione suolo pubblico specificante il numero del posteggio, la superficie assegnata ed i generi che possono essere posti in vendita.

Tale permesso scade il 31.12 di ogni triennio, partendo dal 1979 e viene rinnovato mediante presentazione di istanza al Sindaco, redatta in carta legale, inoltrata dall’interessato non oltre il 30.09 dell’anno solare di scadenza. Per il triennio si considerano solo gli anni solari.

In base a questo registro, si evince che;  il 95% di loro, non sono imolesi e per l’85%  sono extracomunitari, il 75% maschi, il 25% donne. Il 75% di loro ha oltre 40 anni, il 15% meno di 40 e solo il 5% ha meno di trenta anni. Quello che è più evidente e a mio avviso in contrasto con le attività commerciali del centro storico, non sono solo gli extracomunitari, ma anche i non imolesi. Per scelte scellerate fatte da tempo, che non intendiamo qui ricordare, la città già soffre del fatto che i soldi spesi dai cittadini imolesi, non rimangono ad Imola.

Se a tutto questo, aggiungiamo anche il settore ambulanti, di non poco conto, in quanto sono 100 esercenti che a loro volta si moltiplicano per cinque tutte le settimane. Mi spiego meglio, anche se non ho ancora capito, per quale recondito motivo, a Imola si tengono 3 mercati settimanali, (martedì, giovedì e sabato). L’unica risposta che mi sono dato è che evidentemente qui si fa di ogni per distinguersi, vedi la situazione più o meno analoga del Circondario, esiste qui ed ad Empoli (neanche a dirlo, comunisti anche lì).

Sfido chiunque a trovare in Italia, più di una manciata di luoghi dove avviene questa anomala specificità. A parte questo, non è finita qui, l’assessore in carica, ha  voluto metterci un carico da undici, ed ha dato vita ad altri 2 mercati pomeridiani che si tengono al giovedì, Zolino e Pedagna. Quindi ogni settimana ci sono cinquecento banchi vendita, che volente o nolente, svolgono il loro operato in conformità alle leggi ed ai regolamenti e, anche se lasciano qualche cartaccia in qua e in là, dei loro incassi, salvo la gabella per l’occupazione di suolo pubblico, a Imola non lasciano nient’altro.

Da qualche anno a questa parte il livello di offerta qualitativa delle  merci, prodotti e articoli, del commercio in sede fissa ha subito una significativa flessione, mentre quello ambulante ha avuto una  ascesa. Questo ha fatto si che i prodotti offerti, per una considerevole percentuale, “che nessuno si senta offeso e nessuno si senta escluso”, si equivalgono. Credo però,che di colpe non ne abbia nessuno, il mercato e mercato. Questo livellamento porta però a dei conflitti d’interesse facilmente immaginabili. Ora, quello che è fuori dai coppi, non è solo  il fatto che ci siano troppi mercati settimanali, ma anche perché, in ragione di questi, viene negata la fruibilità di un parcheggio determinante per l’accesso in centro storico, per 3 giorni alla settimana.

Altra considerazione non di minore importanza, è l’attività economica che il parcheggio perde quando si svolge il mercato. Credo che  Area Blu, che gestisce il parcheggio, potrebbe utilizzare i proventi di questi 131 posti auto, moltiplicati per 3 giorni alla settimana, in soste gratuite in determinate  fasce orarie, scontate in altre e comunque ridotte in toto, perché eccessive.
Per riassumere, i mercati settimanali, se come in questo caso, sono troppi, sono un danno per tutti, per i commercianti in primis, per gli gli ambulanti poi e non ultima la città intera, un mercato settimanale invece, è  più che sufficiente, è una risorsa per tutti, prima di tutto per la città, poi per gli ambulanti e  i commercianti. Ovviamente il mercato si deve svolgere nel luogo naturale e cioè in Piazza Matteotti e Piazza delle Erbe.

Armando Manocchia

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