La mezzaluna e la svastica (di Dalin D., Rothmann J.F. )
Scritto il 03/06/09 alle 11:34:30 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
Libri e RecensioniI segreti e l'alleanza tra il nazismo e l'Islam radicale

La sconfitta dell’Impero ottomano durante la prima guerra mondiale segnò la fine del Califfato. Dopo secoli di trionfi e conquiste, l’Islam usciva sconfitto sul piano politico e militare. La Palestina era sotto mandato britannico. Gli ebrei di tutto il mondo vennero incoraggiati a raggiungere la loro «Terra promessa» in vista del futuro Stato ebraico.

Gerusalemme, sette secoli dopo le Crociate, non era più «Dar al-Islam».
In questo contesto, nel 1921, Hag ’Amin al-Husayni venne nominato mufti di Gerusalemme e divenne il più importante leader islamico del Medio Oriente. Ma chi era questo personaggio, così poco conosciuto in Occidente? Agiudizio di Dalin e Rothmann, al-Husayni fu l’assoluto protagonista della nascita del moderno fondamentalismo islamico e della lotta armata (’intifadah) contro gli ebrei condotta oggi da numerose organizzazioni terroristiche islamiche.

Personalità insieme affascinante e spaventosa, oratore incendiario, rampollo di una delle più notabili famiglie arabe della Palestina (ma dal curioso aspetto «occidentale»: aveva i capelli biondi e gli occhi azzurri), al-Husayni fu un visionario crudele che in nome del nazionalismo arabo e dell’antisemitismo strinse un’alleanza tattica con il nazismo in forza della quale 100.000 musulmani combatterono come volontari nelle divisioni tedesche. Tra i più accesi sostenitori della Soluzione Finale, si macchiò direttamente di atti feroci quale il sabotaggio dei negoziati tra i nazisti e gli Alleati per la liberazione di prigionieri tedeschi in cambio della fuga verso la Palestina di 4000 bambini ebrei destinati alle camere a gas.

Dopo la guerra, scampato a Norimberga, al-Husayni si divise tra l’Egitto, dove rinsaldò i rapporti con Sayyid Qutb e Hasan al-Bannah, rispettivamente il teorico e il fondatore dei Fratelli musulmani, e Beirut, dove pose sotto la sua ala protettiva un giovane che negli anni successivi diventerà un protagonista della politica mediorientale: Yasir ‘Arafat. Sulla base di una documentazione vasta e rigorosa e di numerosi documenti inediti, Dalin e Rothmann offrono il ritratto definitivo del «Führer del mondo arabo», ricostruiscono nei minimi dettagli la sua partecipazione alla guerra al fianco di Hitler e forniscono un importante contributo alla comprensione del passato e del presente del fondamentalismo islamico.
 
L'AUTORE
David G. Dalin è docente di storia americana presso la Stanford University. Autore di numerosi volumi, collabora regolarmente con le riviste «Commentary», «First Things» e «The Weekly Standard».

John F. Rothmann insegna alla University of San Francisco. Autore di numerosi volumi, svolge un’intensa attività di conferenziere sui temi della politica estera americana.

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