Concessione dei palazzetti della Vela e di Gardolo alla comunità islam
Scritto il 03/07/09 alle 13:22:08 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
Immigrazionele palestre non sono un luogo deputato alla preghiera
Il sindaco: palestre libere e gli islamici pagano
«Pregare è un diritto»
Andreatta replica alla Lega: nessun favore, le regole valgono per tutti.
 
TRENTO. Fino a ieri aveva lasciato che a parlare fosse l'assessore Paolo Castelli, in quanto assessore allo sport responsabile delle palestre. Il sindaco Alessandro Andreatta avrebbe voluto tenere la questione sotto traccia considerata la delicatezza del tema-moschea e visto che sulla concessione dei palazzetti della Vela e di Gardolo alla comunità islamica per la preghiera del venerdì la giunta ha dovuto fare i conti con la contrarietà di un altro assessore, Fabiano Condini (Patt), ma alla fine ha dato il via libera. Una decisione che ha scatenato la protesta della Lega, che ha accusato la giunta di «comportamento carbonaro» e ha depositato nelle due circoscrizioni la richiesta di assemblee pubbliche sull'argomento.

Interpellato ieri a margine della conferenza stampa, il sindaco ha risposto che «non c'è nessuna carboneria»: «Da gennaio ho sempre ripetuto la mia posizione, sia durante le primarie che poi in campagna elettorale. Trento è una città della convivenza e con questo intendiamo dire che è opportuno che si dialoghi tra appartenenti a religioni diverse. Da sei mesi lo dico in tutti i passaggi, ma se serve lo ripeto».

«Asis - ha chiarito Andreatta - poteva autonomamente assegnare le palestre alla comunità islamica, così come i Testimoni di Geova utilizzano lo stadio Briamasco e le sale circoscrizionali e altre comunità cattoliche organizzano eventi nelle palestre. O si cambia il regolamento, oppure - come io ritengo - il regolamento va bene e allora vale sempre e per tutti, senza distinzioni».

All'obiezione leghista che le palestre non sono un luogo deputato alla preghiera, il sindaco ha replicato: «Non c'è alcun impedimento, i musulmani pagano per avere a disposizione la palestra le due ore del venerdì e lo fanno al di fuori della programmazione dell'attività delle società sportive nel caso di Gardolo, mentre alla Vela questo utilizzo è compatibile con l'uso della palestra per la scuola».

Per il Carroccio «l'uso improprio delle palestre farà sì che gli utilizzatori trentini, per la maggior parte giovani, non si riterranno più degni di praticarvi attività sportive». Secca la risposta del sindaco: «Gli spazi ci sono e vengono concessi nei momenti liberi della palestra. Tanto più che in palestra, dopo la preghiera, non resta depositato nulla».
La partita, c'è da scommetterci, non si chiuderà qui. La prossima tappa potrebbero essere le assemblee di quartiere.

espresso

Commenti a questo articolo:
 
 Sono o no
Scritto il 06/07/09 alle 10:33:27 GMT pubblicato da giuliana
vietati assembramenti con finalità eversive? Le loro preghiere comunitarie che ci vogliono imporre, non sono assolutamente un obblgo religioso. Sono solo uno strumento da loro adottato per rimarcare l'appartenenza non alla nazione che li ospita, ma alla nazione islamica destinata a sostituirsi a tutte le nazioni. Sono usate per sottolineare il legame e la sottomissione alla legge islamica, che è l'esatto opposto della nostra.

L'articolo e i commenti sono pubblicati sul sito: Una via per Oriana
La responsabilità dei commenti è dei rispettivi autori.