All'Iveco troppi stranieri: carpiscono i segreti del mezzo da guerra
Scritto il 20/07/09 alle 12:10:12 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
Immigrazionel'ordigno che ha fatto saltare in aria il Lince provocando la morte di Di Lisio e il ferimento di suoi tre commilitoni, probabilmente era tarato in modo molto preciso allo scopo
Il leghista Divina: sul «Lince» islamici possibili spie
Il Pd: affermazioni razziste e xenofobe
 
BOLZANO. «Alla Iveco, dove si costruisce il Lince, più del 60% delle maestranze sono stranieri.
Mi chiedo come un mezzo così particolare, impiegato in un'area di guerra, sia assemblato e costruito anche da operai provenienti da diversi paesi, tra cui molti vicini o affini alla religione islamica o di aree attigue agli scenari di guerra».

Lo afferma il senatore della Lega Nord Sergio Divina che preannuncia un'interrogazione al ministro della Difesa, nella quale chiede di sapere «se i brevetti e le informazioni sulle caratteristiche tecniche dei mezzi militari, in particolare del Lince, sono a questo punto sicuri». Divina chiede «maggiore riservatezza e una più oculata scelta delle maestranze.

Il Lince (il mezzo a bordo del quale si trovava il caporalmaggiore Alessandro Di Lisio, ucciso nell'attentato di martedì, ndr) a detta di molti è un mezzo supersicuro. Ma quando si costruisce un mezzo del genere si conosce spessore delle lamiere, posizionamento della torretta e altro ancora. E' probabile, poi, che queste informazioni via via comincino a circolare e la conoscenza di alcuni punti di vulnerabilità possono essere individuati da soggetti ostili alla nostra missione».

Infatti, aggiunge, «l'ordigno che ha fatto saltare in aria il Lince provocando la morte di Di Lisio e il ferimento di suoi tre commilitoni, probabilmente era tarato in modo molto preciso allo scopo». «Chiederò dunque al ministro - conclude - se ci può essere fuga di notizie su piani riservati e sensibili per la sicurezza delle nostre missioni negli stabilimenti dove si producono mezzi e armi usati nelle aree dove siamo presenti e come avviene il reclutamento di manodopera straniera».

L'Iveco Spa, da Torino, ieri ha fatto sapere di non voler prendere posizione, ritenendo quanto affermato da Divina «non corrispondente al vero». Mentre il responsabile del forum immigrazione del Pd altoatesino, Fernando Biague, commenta: «Le affermazioni di Divina alimentano razzismo e xenofobia. Come Pd esprimiamo solidarietà a tutti

http://espresso.repubblica.it/dettaglio-local/«alliveco-troppi-stranieri»/2104727

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