''L'ho picchiata perché lo dice il Corano'' ma la Cassazione condanna
Scritto il 15/08/09 alle 20:09:14 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
Giustizia e IngiustiziaConfermati i dieci mesi nei confronti di un musulmano, residente a Forlì, che malmenava la moglie, giustificandosi col suo credo religioso. "La fede islamica non autorizza il maltrattamento", sottolinea la Corte
Forlì, 12 agosto 2009 - Maltrattava la moglie sostenendo che "lo prescrive il Corano". Ma i mariti di fede musulmana non sono autorizzati dal loro credo religioso a picchiare o maltrattare le proprie mogli. Semmai, è vero il contrario: i loro stessi precetti religiosi indicano che non si può usare violenza verso le donne.

Lo ha sottolineato la Corte di Cassazione, con una sentenza, la numero 32.824, con cui ha respinto la tesi di un marito musulmano, residente a Forlì.

Con il pronunciamento della Suprema Corte è stata confermata la condanna a dieci mesi di reclusione per l'uomo, accusato di 'maltrattamenti' (lesioni e minacce) nei confronti della moglie.

Nella sentenza della Cassazione si osserva che ''la fede islamica, ove pure non sancisca la parità dei sessi nel rapporto coniugale, tuttavia non autorizza i maltrattamenti da parte del marito e, anzi, pone a fondamento della sua autorevolezza proprio il dovere di astenersene''.

In ogni caso le ''convinzioni religiose'' dei mariti sono ''ininfluenti'' quando si tratta di giudicare i loro comportamenti.

http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/forli/2009/08/12/217975-picchiata_perche_dice_corano.shtml

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