SIT-IN A ROMA CON L'ON. FRANCESCO MARIA GIRO |
| Scritto il 09/04/08 alle 09:02:21 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana |
Sit-in propositivo a Roma - 4 aprile 2008 - TUTTI I DETTAGLI Come già anticipato il 6 aprile ( http://www.unaviaxoriana.it/cgi-bin/uvpo/index.cgi?action=viewnews&id=178 ) vi esponiamo nei dettagli il contenuto dell'incontro con l'onorevole Giro avvenuto il 4 aprile 2008. PROPOSTE PER IL FUTURO GOVERNO – da realizzare con disegni o decreti legge urgenti. Principi fuori discussione: libertà di pensiero, di parola, di critica, di espressione, di informazione, di satira su tutto anche sulla religione, qualsiasi essa sia, E’ implicito che sono escluse: calunnia, diffamazione, incitazione all’odio razziale, ideologico o religioso. Tutte problematiche che si debbono regolare nelle sedi competenti dei tribunali. INTERVENTI SULL’ECONOMIA E SUL SOCIALE Adeguamento dei redditi più bassi fra i quali le pensioni con calcolo inversamente proporzionale, cioè esattamente speculare al sistema delle tassazioni che aumenta proporzionalmente all’aumento del reddito, poiché l’aumento di una pensione di 300 euro al calcolo della svalutazione che non supera mai l’1 per cento produce un aumento di 3 euro al mese ed è impensabile che possa servire ad adeguarsi al reale costo della vita. Raddoppio immediato delle pensioni di invalidità civile che sono in assoluto le più basse di qualsiasi altra pensione. Un invalido civile al 100% percepisce 257 euro mensili, non raggiunge nemmeno l’equivalente di una pizza al giorno. Cambiamento della legge sulle pensioni che fanno riferimento ai parenti degli extracomunitari con 65 anni d’età e che hanno redditi inferiori ai limiti previsti dalla legge, (x ricongiungimento) ricevono un assegno sociale di 395,59 € mensili che al compimento di 70 anni (ridotti fino a 65 anni in ragione di un anno di età ogni cinque anni di contribuzione) diventano 580,00 € mensili”. Che poi sono liberti di tornare nel paese d’origine senza che qualcuno possa verificarlo. A tutt’oggi si calcola siano stati erogati già più di 50.000.000 di euro. (Denuncia il Segretario Generale del Co.I.S.P.: “Non esistono controlli per queste categorie di stranieri. l’autorità comunale non può, fare azioni di accertamento preventivo. I possessori di questi titoli non sono più soggetti al rinnovo della dichiarazione di dimora abituale all’Anagrafe civile (D.P.R. 223/1989), come per coloro che hanno invece il permesso di soggiorno. Non rischiano, la cancellazione dall’anagrafe del loro comune, né sono previsti accertamenti dall’Ufficio Immigrazione delle Questure,che non svolgono più attività di polizia giudiziaria ed investigative, ma solo attività amministrativa.”) Questo è un principio discriminatorio e prevaricante nei confronti degli italiani che versano nelle medesime condizioni ai quali non viene riconosciuto eguale trattamento. Prelazione come diritto dell’assegnazione delle case popolari agli italiani o con un sistema proporzionale di un rapporto di 75% agli italiani e 25% agli extracomunitari. Il principio è già più che equo, perché la popolazione immigrata non supera il 10%. I parametri usati fino ad ora sono ampiamente discriminatori nei confronti degli italiani che non riescono più ad avere l’assegnazione di una casa popolare, anche in considerazione del fatto che agli italiani i figli costano più che agli immigrati, per cui subiscono una forma di razzismo socio-economico. Caso simbolo Genova: signora anziana, vedova sfrattata, con pensione al minimo, trova davanti a lei 938 assegnazioni delle quali 930 ad extracomunitari ed 8 a italiani. Prelazione per l’iscrizione negli asili nido e negli asili infantili dei bambini italiani, poiché è assolutamente discriminatorio nei loro confronti che gli vengano preferiti i figli di immigrati clandestini non in regola con le leggi, che poi finiscono sulla strada a questuare o a delinquere. E’ necessaria una legge che intervenga su queste famiglie e le obblighi al ritorno ai paesi d’origine, con l’alternativa di tenere i bambini in Italia, affidati a Istituti per la protezione dell’infanzia o a famiglie italiane o straniere che sono in grado di provvedere alla loro crescita e al loro mantenimento nel rispetto dei diritti dell’infanzia, togliendo ai genitori che li mettono in queste vergognose condizioni la patria potestà. Tale discriminazione si riversa anche sugli immigrati regolari con il principio adottato in questi ultimi anni La prostituzione per strada deve essere proibita, è invasiva della vita sociale e degli spazi comuni, crea enormi danni alla comunità. Deve essere svolta legalizzandola entro luoghi riservati (dentro le proprie abitazioni o centri specializzati,) e tutti coloro che si prostituiscono debbono pagare le tasse, poiché usufruiscono degli stessi sistemi sociali a cui tutti gli altri cittadini ricorrono. Quello che accade oggi è una discriminazione nei confronti dei cittadini lavoratori che pagano anche le spese sociale per chi si arricchisce con la prostituzione, danneggiando la società civile. SALUTE Cambiare il rapporto con il medico di base che aveva miglior operabilità durante la prima repubblica, nella seconda sono state introdotti meccanismi dannosi per la salute come le note CUF – i farmaci generici, l’obbligatorietà del medico di base di prescrivere accertamenti richiesti inutilmente da specialisti tendenti ad ingrassare strutture private e aziende farmaceutiche, a scapito dell’indispensabile, che non viene quasi più fornito. Aprire ambulatori gestiti dalle Regioni o dallo Stato con medici dipendenti a turno di 6 ore ciascuno, aperti per 12 ore al giorno, con turnazione di riposo settimanale, per coprire l’intera giornata raccordarsi con le strutture sanitarie dello stato e conseguente abolizione del bollino d’urgenza. Autocertificazione di malattia e controlli veri sulle assenze dal lavoro. (il certificato medico è ormai superfluo) SICUREZZA Potenziamento di tutte le forze di polizia dello Stato, sia nella quantità, che nelle strutture dei presidi, nel potenziamento dei mezzi tecnologici e di ogni mezzo che serve per perseguire il crimine e garantire sicurezza ai cittadini, compreso divise e mezzi di trasporto. Maggiore operatività e possibilità di intervenire sugli eventi di crisi, senza che su esse prevalgano diktat preventivi di politici con l’ordine di non intervenire, ma solo di arginare le violenze che spesso finiscono per riversarsi su passanti e negozianti vittime innocenti, che vengono discriminate a favore di frange minoritarie e violente. Espulsione immediata degli immigrati che commettono reati e a coloro che vengono in Italia senza il passaporto o documenti che ne certifichino con sicurezza la provenienza. Rinvio al paese degli extracomunitari irregolari in carcere in Italia (piuttosto paghiamo noi la loro carcerazione là) Espulsione immediata di quegli immigrati che vengono in Italia attraverso organizzazioni mafiose e malavitose, alimentano il malaffare, il commercio di uomini e favoriscono la schiavitù di uomini, donne, bambini e si pongono in concorrenza abnorme con i cittadini italiani che non hanno la possibilità di accettare i compromessi che accettano i clandestini, per le diverse condizioni sociali nelle quali versano. E’ inaccettabile riportare gli italiani alle condizioni miserevoli in cui versavano prima e dopo la guerra mondiale e non capire questa lampante verità significa commettere atto razzista contro gli italiani, derubarli dei diritti che si sono conquistati attraverso le generazioni, privarli della dignità e del rispetto nel mondo del lavoro e in tutto quello che ne consegue. Espulsione dei rom che vivono ai margini delle città in accampamenti costruiti sul suolo pubblico, di espedienti, dal piccolo furto, all’accattonaggio, e che ricorrono all’assistenza sociale di sovvenzioni e pensioni alle quali gli italiani poveri non riescono ad accedere. Nuovamente in queste forme di assistenzialismo buonista esiste il principio del razzismo a danno gli italiani, che li subiscono. Fermo di polizia e arresto per coloro che fuggono dopo aver provocato un incidente con vittime sul terreno, siano esse ferite o morte, poiché all’errore o alla colpa si aggiunge un altro delitto, dovuto alla mancanza di volontà di assumersi le proprie responsabilità. Negare il soccorso alle proprie vittime è un atto delinquenziale che va punito severamente. Eliminazione totale della legge precedente che prevedeva l’arresto solo di coloro che sono stati colti sul fatto. Convalida obbligatoria da parte dei magistrati verso coloro che hanno commesso questi reati; in alternativa della convalida del magistrato, può essere sostituita dal fermo di polizia equiparato alla convalida, effettuato della questura intervenuta sull’incidente e a cui sono noti i fatti. Per coloro che commettono incidenti alla guida come conseguenza dell’uso di stupefacenti e di bevande alcoliche, per cui si evidenzia come comportamento abituale, le spese sanitarie debbono ricadere sulle loro spalle e non essere a carico della sanità nazionale e società civile per cui lo Stato dopo essere intervenuto a favore delle vittime, si potrà rivalere su di loro. E’ un principio di civiltà, poiché aiuta a prevenire e questo principio deve essere esteso anche verso La prevenzione dei crimini, anche se frutto di incoscienza. RESPONSABILITA’ E UN PRINCIPIO ASSOLUTO VERSO CUI SI DEVE ANDARE E NON SEMPRE E SOLO VERSO DIRITTI, SLEGATI DAI DOVERI. La prevenzione deve essere indirizzata verso tutto ciò che riguarda la sfera sociale: salute, lavoro, famiglia, sicurezza sulla strada, ecc. rendendo la società più responsabile e consapevole dei propri mezzi e dei propri limiti, oltre che dei propri inalienabili doveri. GIUSTIZIA Condanne più severe per le violenze contro le persone, sia che arrivino a sfociare nell’omicidio, sia per i casi fortuiti le vittime sopravvivano, in quanto chi tenta di uccidere non ha alcun merito se il suo tentativo va a vuoto e la vittima si salva. Un tentativo di omicidio intenzionale, va giudicato come un omicidio. Ritorno all’ergastolo e nel caso di patteggiamento che riduce la pena, è inaccettabile che si applichino le stesse regole di chi ha subito un processo normale. Per troppi casi di omicidio i colpevoli scontano in carcere poco più di 6 anni. Le vittime, da innocenti, sono state condannate a morte e i loro cari all’ergastolo della sofferenza, senza sconti di pena e proprio nei reati contro le persone, i giudici dovrebbero avere a disposizione uno strumento legale per il quale il processo penale sia nel contempo anche civile e possa essere dato al giudice la possibilità di emettere una sentenza di “risarcimento esecutivo”, che avrà il compito di compensare con un “briciolo di giustizia” chi ha sofferto un grave danno. Questo sistema diventa rieducativo per chi ha inflitto i danni e scopre che si pagano e si può attuare seguendo questo esempio: Nell’ipotesi di rapinatori che durante una violazione di domicilio per commettere furto, picchiano a morte una persona e lasciano il coniuge in condizioni di dover ricorrere alla sedia a rotelle, debbono essere condannati a una pena detentiva di lavoro che raggiunga i 30 anni, ma sconteranno la pena da persone semilibere, prestando lavoro presso comunità socio-sanitarie o persone affette da sindromi invalidanti, la sera potranno tornare a casa propria e riceveranno una retribuzione della quale la metà dovrà essere versata alle vittime e ai loro eredi e per evitare la fuga, un microcips deve essere impiantato per il controllo, in alternativa un bracciale da polso o da caviglia e qualora i colpevoli dovessero fuggire, se ripresi resteranno in carcere il resto della vita, ovviamente lavorando e versando il 70% di quanto verranno retribuiti alle loro vittime, perché al reato iniziale se ne sono aggiunti altri. Questo principio però non può essere adottato nei confronti di serial killer, pedofili e violentatori seriali, in quanto tendenti a reiterare il crimine. N.B. Dovrebbe essere possibile fare ricorso al perdono, che però è riservato esclusivamente alle vittime e ai loro famigliari, che possono donarlo, ma soltanto dopo che i colpevoli abbiano scontato almeno la metà della loro condanna. Condanne più severe per coloro che vengono scoperti alla guida drogati o in preda all’alcool, poiché tale comportamento esprime la consapevolezza di commettere reato, la totale incoscienza e insensibilità del pericolo che rappresentano poiché sono potenziali omicidi, come le tragedie quotidiane dimostrano. MAGISTRATURA Riforma della magistratura permettendo l’applicazione della volontà dei cittadini italiani che si sono espressi attraverso un referendum per cui si è stabilita la responsabilità dei giudici: chi sbaglia paga. Tutto ciò che è stato applicato fino ad oggi è stato una prevaricazione contro gli italiani che hanno subito discriminazione, dai magistrati che pretendono il dogma dell’infallibilità. Divieto ai magistrati di comparire in TV durante le inchieste in atto, di avvertire gli organi di stampa prima che l’avviso di garanzia sia stato recapitato agli interessati, e a responsabilità dei magistrati si estende ai, loro collaboratori affinché osservino questi principi di civiltà legale e civile. Riduzione dei tempi processuali e snellimento delle pastoie burocratiche, compreso il linguaggio che è incomprensibile per le persone comuni, e questo può avvenire cambiando la formula, per esempio: stabilire il principio che la vittima viene rappresentata dallo stato e la procedura contro chi ha commesso reati deve essere fatta anche in nome della vittima e deve già essere previsto il risarcimento per evitare le tre fasi civili. (già anticipato in un capoverso precedente) ISTRUZIONE CULTURA E’ necessario tornare a un sistema di insegnamento che prevede i voti e gli esami di riparazione o la bocciatura per chi non raggiunge il minimo dei voti,anche durante gli anni della scuola ì“dell’obbligo.” (Chi è promosso senza preparazione adeguata non sarà in grado di affrontare nulla al di sopra di ciò che non ha saputo superare ed è destinato al fallimento nei programmi scolastici e nella vita in seguito) LA MATEMATICA DEVE ESSERE INSEGNATA TRADIZIONALMENTE L’INSIEMISTICA E’ UN FALLIMENTO PERCHE’ PRIVA GLI ALLIEVI DI USO DELLA LOGICA. (E’ la matematica che forgia la filosofia e non il contrario) L’insegnamento obbligatorio della lingua italiana, della storia e costumi italiani agli extracomunitari anche attraverso corsi aggiuntivi da fare dopo le ore scolastiche nelle scuole dello stato che già ci sono, perché in presenza di allievi assolutamente impreparati si rallenta l’apprendimento degli allievi italiani in quanto subiscono una penalizzazione che si traduce sempre in discriminazione a loro danno. ISLAM Controllo del numero di moschee clandestine che esistono in Italia, chiusura di quelle nelle quali sono già accaduti episodi che hanno a che fare con il terrorismo, l’incitamento alla violenza e all’odio religioso, sociale, politico e razziale, verso gli occidentali. Chiusura anche di quelle non in regola con i permessi e i regolamenti che esistono sul territorio, come ambienti non posti in sicurezza, o gestite in maniera non conforme alle leggi italiane e alla Costituzione italiana. Chiusura anche di quelle moschee chiuse a tutti i cittadini non italiani e in quelle nelle quali si pratica la segregazione razziale fra uomini e donne, perché è un atto di razzismo sessuale e razzismo contro chi non è islamico. Nelle moschee si deve predicare in italiano, le prediche e le moschee debbono essere aperte a tutti coloro che desiderano accedervi, donne comprese che non debbono essere discriminate con la segregazione razziale dei sessi praticate nei paesi d’origine, e gli appartenenti ad altre religioni ai quali viene impedito l’ingresso. In tutti i templi di qualsiasi altra religione in Italia l’ingresso è libero, poiché la Costituzione Italiana non discrimina fra le religioni alle quali assegna eguale dignità. Il contrario è un atto ideologicamente razzistico. La costituzione italiana e i diritti dell’uomo sono conquiste dalle quali non si torna indietro. I bilanci debbono essere trasparenti, le dottrine alle quali fanno riferimento possono essere diverse ma nessuna può essere affidata alla gestione di gruppi integralisti come l’UCOII. Le macellazione rituale islamica può seguire i dettami religiosi islamici, ma agli animali deve essere riservato il trattamento umanitario che viene riservato a tutti gli altri animali che vengono macellati normalmente, nell’assoluto rispetto delle regole igienico sanitarie italiane. La macellazione rituale deve essere proibita in ogni luogo che non sia predisposto al rispetto di regole nazionali. Come nei giardini, nei prati, nei cortili, e negli spazi pubblici, ma anche sui balconi di casa, e gli animali non possono essere appesi in vista per far sgocciolare il sangue, poiché sono azioni che mancano di rispetto agli animali e alle persone di altra religione obbligate ad assistere e subire usi e costumi che violano i loro diritti, rendendo di fatto queste azioni ideologicamente razzistiche. Niente spreco di denaro pubblico per le scuole statali dove si insegna l'arabo. Niente spreco di denaro pubblico per sovvenzionare corsi d’italiano, di storia e di cultura generale dentro le moschee. Queste materie si insegnano nelle scuole italiane, pubbliche o private, in corsi serali o diurni, aperti a tutti gli immigrati e non solo agli islamici. Il contrario diventa un atto razzistico e produce separatismo fra i sessi e separatismo fra stranieri islamici, stranieri di altra religione e italiani. Nessuna separazione nelle classi fra maschi e femmine, anche nelle materie di insegnamento come: musica, canto, ballo, ginnastica, nuotare, correre a piedi o in auto in base alla religione, perché già l’obbligare una ragazzina di 8-12 anni a vestirsi dalla testa ai piedi le impedisce di fruire degli stessi diritti dei suoi coetanei restando emarginata e non può integrarsi con la società italiana. Questo è razzismo contro le bambine di famiglia islamica e i bambini italiani. Obbligo dello studio della lingua italiana, con l’accettazione e il rispetto degli usi e costumi italiani, per coloro che vengono a lavorare in Italia, per tutti gli appartenenti della famiglia, con l’eccezione degli anziani e dei pensionati che si sono ricongiunti con le proprie famiglie, per il quali lo studio della lingua e dei costumi si può rivelare una vessazione o un problema insormontabile. Divieto assoluto del ricongiungimento con quelle mogli con le quali è stato contratto matrimonio in un paese islamico, se l’immigrato ha contratto nuovamente matrimonio in Italia e nel caso le mogli fossero più di una, di provenienza da paesi islamici, solo una può essere accreditata per il ricongiungimento e per gli assegni famigliari. La poligamia in Italia è un reato e l’ammetterla per cause religiose aliene alla nostra cultura laica, crea di fatto una forma di razzismo nei confronti degli uomini italiani che non possono ricorrere alla poligamia e nei confronti delle donne che hanno subito la poligamia fuori dall’Italia o in Italia, siano di provenienza da Paesi islamici che italiane convertite. Qui siamo in Italia questo razzismo e discriminazione contro le donne è inaccettabile. Nei casi di maltrattamento e vessazioni delle donne coniugate o di segregazione dentro casa, da parte di un uomo di provenienza islamica, ovunque il matrimonio sia stato contratto, va applicata la legge italiana e non la sharia, questo vale anche per i figli, che debbono essere liberi di scegliere se e con chi sposarsi e se o meno cambiare religione. Il contrario è una forma di razzismo nei confronti della società,delle leggi e della costituzione italiana, che deve valere come parametro assoluto, nessuno può essere obbligato a subire il contrario. ALTRE IMPORTANTI SITUAZIONI da valutare nel tempo Cambiamento sistema elettorale: noi vogliamo le primarie e vogliamo votare deputati nominali e non vogliamo che sia la dirigenza della coalizione a sceglierli. Innalzamento della soglia minima per entrare in Parlamento e nessun rimborso per chi non è stato eletto. Nessuno può entrare in lista se ha militato a qualsiasi titolo, in formazioni antistato, soprattutto se è stato processato e condannato come ideologo terrorista o militante. Eliminazione dal Parlamento e dal Senato dei soggetti sopradescritti, senza riconoscere loro alcun emolumento e pensionamento che non sia quello equiparato ai comuni cittadini. -Ripristino delle regole per i conti correnti bancari e gli assegni che c’erano prima del governo Prodi, i pensionati e coloro che hanno redditi minori, sono stati penalizzati in modo assurdo, il controllo sulle persone è di stampo soviet ed è inaccettabile. -Lotta contro le banche per l’abolizione del signoraggio - Bankitalia deve tornare in mano allo stato e la Banca Europea si deve fare da parte e recedere dal credito che vanta. -Vogliamo conoscere i nomi degli azionisti delle grandi aziende (unipol, unicredit, san paolo, fintecna ecc..) Vogliamo sapere con chi abbiamo a che fare. -Bilanci e spese statali, regionali ecc.. debbono essere resi pubblici e trasparenti, ma anche scritti in maniera che gli italiani possano comprenderli. Una Via Per Oriana La richiesta dell’associazione di dedicare una Via alla grande scrittrice in Roma o un palazzo statale, come una sala dei palazzi della politica e impegno a fare la stessa cosa nelle città governate dal centrodestra. Gruppi Impegnati – Liberali Protezione del lavoro degli imprenditori italiani, sfavoriti dall’aggressività cinese, progredire verso il federalismo. Co.I.S.P. - sindacato di Polizia potenziamento dell'apparato di sicurezza delle forze di polizia e dei mezzi tecnologici che sono obsoleti e inadatti ai tempi odierni, riconoscimenti economici nel lavoro e rispetto dell'impegno delle forze di polizia umiliate per le condizioni nelle quali sono obbligati a operare. ADRIANA BOLCHINI GAIGHER presidente nazionale O.D.D.I.I. Direttore responsabile Lisistrata |
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