SE C'ENTRANO GLI IMMIGRATI I SOLDI SI TROVANO
Scritto il 19/08/09 alle 20:20:07 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
Europa degli idiotiDopo le nozze saltate il Comune rimborsa gli stranieri - Verona, l’attacco di Famiglia Cristiana. Il Comune sceglie di dare un indennizzo alle coppie miste per i matrimoni non celebrati
VERONA — «Nella città del­l’amore le nozze non s’hanno da fare». Dopo l’attacco di Famiglia Cristiana per i sì degli immigrati saltati per effetto del decreto Ma­roni («Una legge scritta da don Rodrigo) punge il direttore don Sciortino che bacchetta anche la città di Giulietta («ironia della sorte, è Verona che ha aperto le danze»), riflettori puntati sulla città scaligera. Tutti i comuni d’Italia sono alle prese con la no­vità che prevede l’obbligo di for­nire la documentazione che certi­fica la regolarità dei futuri sposi, a partire dal permesso di soggior­no. Nella «rossa» Bologna, il sin­daco del Pd Del Bono, in questi giorni ha dato disposizione all’uf­ficio di stato civile di fare control­li su tutte le future unioni civili previste fino alla fine del 2009. Ma palazzo Barbieri, in effetti, ha anticipato tutti: alla mezzanotte e un minuto di sabato 8 agosto (momento in cui il pacchetto si­curezza è divenuto operativo) l’amministrazione era già pronta ad attuare le nuove regole. Così già la prima settimana erano sal­tati dieci matrimoni tra stranieri, circa la metà di quelli previsti.

«Non siamo don Rodrigo» ri­sponde l’assessore ai Servizi De­mografici, Daniele Polato, dopo l’editoriale di Famiglia Cristiana. «Anzitutto – spiega – va chiarito che noi stiamo semplicemente applicando una legge nazionale, votata dal parlamento, perciò qui non sta succedendo nulla di diverso rispetto a quanto accade nel resto del Paese. Dopo di che vale la pena far sapere che stia­mo cercando di rendere la novità meno traumatica possibile, con­tattando noi i diretti interessa­ti». In pratica il Comune ha avvisa­to telefonicamente tutti gli stra­nieri che avevano prenotato la ce­rimonia nella prossime settima­ne, per far sapere loro cosa ri­schiano se non hanno il permes­so di soggiorno. «Per il periodo successivo – prosegue l’assesso­re – stiamo inviando raccoman­date informative con ricevuta di ritorno, così che ciascuno possa organizzarsi per tempo. Ci augu­riamo che non saltino altri matri­moni, gli immigrati hanno 180 giorni di tempo, quello delle pub­blicazioni, per mettersi in rego­la». Ma non solo. Il Comune ha an­che deciso a questo punto di rim­borsare le coppie di immigrati che le hanno disdette. «Fra tutti quelli che abbiamo contattato praticamente nessuno ha fatto problemi una volta informati del­la normativa. E ho dato disposi­zione perché chi ha annullato le nozze che aveva prenotato, ovvia­mente prima dell’entrata in vigo­re del decreto, sia rimborsato dal Comune».

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