Nervesa, il sindaco chiude la moschea
Scritto il 21/08/09 alle 15:04:54 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
IslamGli islamici, con aria di superiorità e sicuri di se', pensano che sia un giochetto. Ma quanta boria !!
Il primo cittadino leghista ha revocato l'agibilità ai locali. La comunità islamica: «Giochetti che non servono più»
TREVISO (20 agosto) - Un fulmine a ciel sereno, il giorno prima dell'inizio del Ramadan: il sindaco leghista di Nervesa della Battaglia, Fiorenzo Berton ha revocato l'agibilità dei locali usati come moschea dalla comunità musulmana.

«In passato ero arrivato ad un compromesso con i musulmani che - spiega Berton - ho consentito l'uso nel rispetto delle norme igienico-sanitarie ma, con mia sorpresa, i musulmani non hanno rispettato i patti». «In numerosi casi - aggiunge - è stata riscontrata nella moschea una presenza tale da superare il limite consentito, utilizzando in maniera impropria i locali: ho perciò dato istruzione al tecnico di revocare l'agibilità».

Nelle motivazioni della revoca viene sottolineato che i locali, di proprietà della società “Bbtr” di Montebelluna e concessi all'Associazione culturale “Pace” di Nervesa, prevedevano una capienza massima di 35 persone. Ma, rileva il sindaco, in più occasioni è stata riscontrata «maggiore e ripetuta presenza rispetto a quanto stabilito».

Dato «il ripetuto e deliberato utilizzo dei locali in maniera impropria e la mancata ottemperanza degli obblighi prescritti al fine di preservare le condizioni minime di sicurezza», il provvedimento sindacale fa quindi «divieto assoluto di utilizzo dei locali».

«Ormai sono "giochetti" che non servono più a ottenere consenso elettorale, la gente ha cominciato ad aprire gli occhi». Abdallah Kezraji, esponente della comunità islamica di Treviso, commenta così la decisione del sindaco di Nervesa della Battaglia. «Ci sono cose più grandi da affrontare, come la crisi economica, il lavoro che manca e il carovita - osserva Kezraji - Spero dunque che questi politici, a cominciare dal sindaco Berton, pensino a ben altro. Anche perché il diritto a professare la propria fede è scritto nella Costituzione italiana e i musulmani che vanno a pregare sono cittadini di Nervesa».

Kezraij è un esperto di questi "giochetti" perché la comunità islamica di Treviso - sottolinea - ha in corso da anni un braccio di ferro con l'amministrazione comunale, che ha sempre negato un luogo di preghiera, costringendo i fedeli musulmani a una "peregrinazione" continua da un luogo all'altro: «Per il Ramadan - annuncia - andiamo a pregare nella zona industriale di Marghera dove c'è una delle più importanti sedi di preghiera del Veneto e nominiamo Massimo Cacciari - scherza - nostro sindaco "virtuale"».

http://www.gazzettino.it/articolo.php?id=70281&sez=NORDEST

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