REPUBBLICA: SOLO PETTEGOLEZZI E MEZZE VERITA' CONDIZIONATE
Scritto il 31/08/09 alle 15:40:38 GMT pubblicato da Riccardo
Articoli e OpinioniTenta di uccidere tutta la famiglia e "la gente che lo conosce dice che è stata la mancanza di lavoro a farlo impazzire": LA GRANDE BALLA
Mi riferisco alla tragica notizia di Reggio Emilia pubblicata questa mattina:
Senza lavoro stermina famiglia "Venite, li ho ammazzati tutti"
Ovviamente repubblica, che di "giornale" non ha ormai più nulla, invece di concentrarsi sulla tragicità della notizia, ci propina chiacchiere di quartiere.
http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/cronaca/uccide-famiglia/uccide-famiglia/uccide-famiglia.html
ponendo l'accento sul fatto, quasi a volerne giustificare il gesto, che il presunto assasino fosse un disoccupato.
Messaggio occulto: poveretto, senza lavoro, colpa del governo, colpa di Berlusconi.
Repubblica, ci hai rotto, ormai lo sappiamo a memoria che se gli orsi bianchi al polo non fanno più il bagno è sempre colpa di Berlusconi. Cambia disco.

Lo schifo però si raggiunge quando, pur di avvalorare le proprie fantomatiche tesi, ci si butta sul pettegolezzo anonimo:
"la gente che lo conosce dice che è stata la mancanza di lavoro a farlo impazzire".
La gente chi? Quando? Dove? Ma che razza di giornalismo è questo?


Riporto invece la stessa notizia, scritta da un giornalista vero, che dice:
"REGGIO EMILIA 31/08/2009 - Un padre simpatico, «anzi simpaticissimo», e una famiglia «dove non sembrava ci fosse nessun problema», e dove i soldi non parevano certo essere una preoccupazione. È questo il quadro tracciato da due amici di Thomas, una delle vittime della strage familiare di Reggio Emilia. Due ragazzi, Fabio e Mattia, sono arrivati attorno alle 12.30 davanti alla casa a tre livelli teatro della tragedia. Entrambi sono increduli. «Il padre era simpatico, anzi simpaticissimo, anche lui aveva avuto un'infanzia movimentata e scherzava spesso con noi», hanno raccontato i due.

I ragazzi non sapevano di eventuali problemi economici della famiglia, anche se sapevano che sia padre sia figlio erano in cassa integrazione. «Erano 'in cassà - hanno detto - ma non quella totale, a volte li chiamavano quando c'era bisogno». I ragazzi però non ricordano esattamente da quanto tempo il padre non lavorasse. «Aveva avuto qualche tempo fa un incidente in moto - ha spiegato Mattia - dopo non ha più lavorato perchè non camminava bene, poi l'azienda è fallita e lui era andato in cassa. Ma col fatto che l'incidente non era stata colpa sua era stato risarcito, ha preso un "ciocco" di soldi. Stavano anche facendo dei lavori in casa - dice indicando dei cumuli di detriti edili che ci sono vicino a una finestra - Thomas dava una mano, hanno rifatto tutto l'impianto idraulico e la cucina. I soldi non erano un problema»."
http://www.cronacaqui.it/news-mattanza-a-reggio-emilia--era-un-padre-simpaticissimo-i-soldi-non-erano-un-problema-_26180.html

Capito? Aveva preso un botto di soldi e stava rifacendo i lavori in casa!!
Altro che depresso per la disoccupazione.
Fine della prima parte.
----------------------------

"Raccontano che sia Davide che il figlio Thomas erano in cassa integrazione «ma non quella totale, a volte li chiamavano quando c'era bisogno»."
da http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=21440&sez=HOME_INITALIA&npl=&desc_sez=
Quindi non era affatto un disoccupato!! repubblica, vergognati!!
---------------------------------

Era depresso? E cho lo ha stabilito?
Non risulta da nessuna parte.
"Il sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio ha detto che il Comune non aveva mai avuto segnalazioni dai servizi sociali su problemi della famiglia Duò, né segnalazioni dalle forze dell'ordine per gesti di violenza."
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=71443&sez=HOME_INITALIA&npl=N
----------------------------

Questa strage, così com'è raccontata, è un'immensa balla.
4 persone, 3 adulti e un bambino, vengono colpiti nella stessa casa.
Nessuno di tutti ha gridato? Nessuno ha sentito gli altri gridare?
Non sono stati aggrediti con una pistola con silenziatore, ma con coltello e martello.
Non possono essere stati tramortiti al primo colpo. Devono aver gridato, qualcuno di loro deve essersi svegliato.
Come mai 3 adulti non sono riusciti a fermare un solo aggressore?

E soprattutto: come cavolo hanno fatto a sapere immediatamente che era pieno di farmaci e alcool, secondo quanto riportato dai giornali?
Gli hanno fatto il testo tossicologico "seduta stante"?

Tutta la storia non sta in piedi. Non credo affatto che quest'uomo abbia sterminato la famiglia.
Non so cosa sia successo, ma non certo la balla che ci raccontano.
Questo genere di delitti sta diventando un modo per condizionare la gente.
Ma dove vogliono portarci? E chi?

L'articolo e i commenti sono pubblicati sul sito: Una via per Oriana
La responsabilità dei commenti è dei rispettivi autori.