Sanatoria badanti a rischio falsi, Una su due assunta da stranieri
Scritto il 03/11/09 alle 01:06:32 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
ImmigrazioneLa Cisl: gravi irregolarità nelle domande. I dubbi della polizia
MILANO - Primo indizio: «Il 40% dei da­tori di lavoro è straniero»; quanti potranno essere, a Mila­no, gli immigrati con una colf o una badante? Secondo indizio: tra le perso­ne che hanno fatto richiesta co­me colf e badanti ci sono don­ne e «anche molti uomini». Le une e gli altri provengono da nazioni che poco se non nulla c’entrano con questi lavori do­mestici. La Cina, il Senegal, il Pakistan, l’Egitto. I sindacalisti della Cisl esper­ti di stranieri hanno comincia­to l’esame, dettagliato, delle 43 mila domande tra città e provin­cia della regolarizzazione per colf e badanti. E i sospetti che avevano accompagnato la vigi­lia e il periodo (settembre) del­la sanatoria hanno trovato le prime conferme. Si era parlato di truffe, di falsificazioni. C’era­no stati per esempio imbianchi­ni, autisti e muratori improvvi­samente risultati (grazie a dato­ri di lavoro compiacenti oppu­re pagati) colf e badanti. Ora dai sindacati la stima è questa: almeno una pratica su tre (for­se, più probabile, una su due), risulterà falsa e pertanto andrà annullata. «E il tanto propagan­dato obiettivo di sanare posizio­ni irregolari e combattere il la­voro nero — dice Maurizio Bo­ve, della Cisl — non sortirà gli effetti dirompenti e da qualcu­no tanto attesi». Gian Carlo Blangiardo, demo­grafo ed esperto dell’Ismu, l’Isti­tuto che studia la multiculturali­tà, sottolinea le conseguenze negative dell’«effetto richia­mo».

Ogni grande manovra di regolarizzazione suscita frain­tendimenti e aspettative gonfia­te e sbagliate nella comunità de­gli immigrati. «I quali — spiega Blangiardo — chiamano amici e parenti, li esortano a venire in Italia, convinti che andrà tutto bene». Nel trafficato spa­zio, recintato e vigi­lato, che a Cascina Gobba il fine setti­mana ospita il «mer­cato dell’Est» (pull­man carichi di per­sone e pacchi da Ro­mania, Bielorussia, Moldavia, Ucraina), danno conferma di un aumento degli arrivi di donne, arri­vi cominciati a me­tà settembre e pro­seguiti. Le donne sono in particolare ucraine. Tutte fuori tempo mas­simo per accedere alla sanato­ria e così destinate a ingrossare il florido mercato delle clande­stine. «Il processo di regolarizzazio­ne — ricorda Blangiardo — in origine è stata un’iniziativa ap­prezzabile. Poi ci si è persi per strada». Generando «perplessi­tà » nelle forze dell’ordine, co­me dice Mauro Guaetta, neose­gretario milanese del Siulp, il sindacato di polizia col mag­gior numero di iscritti.

Ai poli­ziotti capita di fermare immi­grati già controllati decine e de­cine di altre volte; con la diffe­renza che adesso questi immi­grati raccontano d’essere diven­tati «badante»; tirano fuori il ce­dolino che attesta la presenta­zione della domanda. Per chi è appunto in ballo con la sanato­ria, c’è la sospensione del reato di clandestinità. E se è vero che, aggiunge il Siulp, «non vie­ne lesa la nostra operatività», qualche problema e rallenta­mento nell’azione quotidiana degli agenti viene registrato. I termini per la presentazio­ne delle pratiche sono scaduti il 30 settembre. Da lì ai prossimi mesi, gli stranieri (e i datori di lavoro) verranno convocati. Ci sarà un incontro, una verifica di persona (in Prefettura). I di­sonesti potrebbero essere sco­perti. Forse. A Milano e provin­cia, il territorio in Italia in cima alla classifica delle richieste, le pratiche che andranno in porto potrebbero essere meno 25 mi­la. In città, le stime dicono colf e badanti clandestine sono 50 mila, certamente non meno.

Andrea Galli
http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/09_novembre_2/sanatoria-badanti-rischio-falso-1601944889054.shtml

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