Marocchino massacra di botte moglie e figlio: dieci di anni di inferno |
| Scritto il 22/11/09 alle 16:26:32 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana |
Un 40enne voleva imporre così i dettami della religione islamica REGGIO. «Arrestate quell'uomo, picchia mia madre». Parole pronunciate tra le lacrime e con un filo di voce da un ragazzino di 10 anni che ha trovato, nelle maestre di scuola, chi ha ascoltato il suo dolore, le sue paure. «Quell'uomo», di cui ha parlato lo scolaro, non è altro che suo padre che da ieri mattina - grazie a un provvedimento firmato dal sostituto Marco Imperato - dovrà rimanere lontano dalla moglie e dal figlio. Una misura protettiva, che arriva dopo quasi dieci di anni di inferno. LA RELIGIONE. Questa storia, l'ennesima di maltrattamenti in famiglia, si fonda sulle inconciliabili culture diverse di due 40anni. Lui, marocchino, lei, la moglie, cattolica. La coppia si sposa nel 1993 in un paesino della Campania - regione nella quale la donna è nata - prima con rito civile, poi, forse dopo le insistenze della donna, anche con rito religioso in chiesa. L'uomo, nonostante sia di fede islamica, esaudisce i desideri della moglie, anche se, non rinnega il suo passato cullando dentro di sé un fermo rispetto per un'interpretazione della fede islamica che prevede - secondo la sua visione - il dominio assoluto dell'uomo nei confronti della «sua» donna. Dopo due anni di matrimonio, nel 1995, l'uomo trova occupazione come operaio in una ditta della Bassa reggiana e la coppia si trasferisce nella nostra provincia. Tutto prosegue nel migliore dei modi e - per stessa ammissione della donna - la coppia è felice. Poi, nel 1999, cambia tutto. Tutto si trasforma. Quella che poco tempo prima era una vita normale, per la donna diventa un incubo, fatto di minacce quotidiane, botte, frustate e una riduzione a una condizione di schiavitù. Il marito della donna cambia completamente il suo atteggiamento poco dopo la nascita del loro figlio. Marito e moglie si scontrano sull'educazione da trasmettere al loro piccolo. Lei vorrebbe che il figlio frequentasse la scuola pubblica, lui ordina che venga iscritto in un istituto nel quale vengono insegnati i principi islamici. Al piccolo è vietata la carne di maiale e ogni giorno, a qualsiasi piccola marachella, gli viene somministrata una razione di frustate. IL COLTELLO. Un inferno quotidiano, quello della donna e del bambino, che tutti i giorni subiscono le violenze dell'uomo che continua a considerare il suo comportamento «normale». Una normalità che lo stesso 40enne giustificherà poi alla polizia, spiegando che, nei confronti del figlio, non stava altro che applicando il metodo educativo che gli avevano insegnato i suoi genitori. Violenze continue, dicevamo, tanto che il piccolo, a soli sette anni, una sera impugna un coltello da cucina cercando di colpire il padre che in quel momento stava picchiando la moglie. La donna spesso si presenta con il volto tumefatto al pronto soccorso dell'ospedale e ogni volta inventa una scusa diversa per «coprire» il marito. «Sono caduta dalle scale», racconta ai medici che avviano però le prime segnalazioni alla polizia, segnalando agli investigatori dell'Anticrimine un caso di sospetti maltrattamenti in famiglia. LA FUGA. Poco prima dell'estate scorsa, la madre prende coraggio e, insieme al figlio, scappa e si rifugia da alcuni parenti in Campania. L'uomo, decide di perseguitare la moglie e raggiunge la donna appostandosi davanti alla casa dove viene ospitata. A quel punto, sono i parenti della 40enne a chiedere aiuto alla polizia che avvisa immediatamente i colleghi reggiani che trovano diversi riscontri di quanto denunciato dalla donna. Fino alla decisione, notificata ieri mattina all'uomo, di non poter lasciare la provincia di Reggio. Il 40enne straniero viene anche denunciato per maltrattamenti in famiglia, mentre gli agenti campani stanno invece continuando a indagare per cercare di capire se l'uomo, nelle sue sortite davanti all'attuale abitazione della donna, possa anche essere accusato di stalking. http://espresso.repubblica.it/dettaglio-local/massacra-di-botte-moglie-e-figlio/2114773 |
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