In Italia 2 ex detenuti di Guantanamo
Scritto il 30/11/09 alle 22:29:06 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
Cronaca e AttualitàSono arrivati a Milano, dal penitenziario di Guantanamo, due tunisini coinvolti in indagini nazionali sul fronte del terrorismo islamico
Secondo le prime indiscrezioni i due uomini saranno trattenuti nei penitenziari milanesi. L’operazione segue un accordo preso in passato tra il governo italiano e quello americano sulla detenzione dei detenuti di Guantanamo. I due detenuti - spiega il ministero della Giustizia - sono Adel Ben Mabrouk e Mohamed Ben Riadh Nasri, entrambi originari della Tunisia. Sono stati posti in stato di custodia cautelare a disposizione dell’Autorità giudiziaria. «Entrambi i detenuti - precisa una nota - sono oggetto di ordinanze di custodia cautelare delle autorità giudiziarie italiane e saranno processati in Italia».

Nasri Riadh, alias Abou Dujana, è coinvolto in un’inchiesta milanese che risale al 2007 condotta dal pm Elio Ramondini. Nei suoi confronti era stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Guido Saldini. In quell’indagine Nasri Riadh veniva indicato come promotore e organizzatore se non addirittura capo dei tunisini a Jalalabad in Afghanistan da dove manteneva rapporti costanti con la struttura in Italia, e in particolare a Milano. Secondo i giudici delle indagini preliminari il tunisino organizzava la logistica dei mujaheddin provenienti dall’Italia accogliendoli la cosiddetta casa dei fratelli tunisini per poi inviarli nei campi di Farouk e Kalden dove veniva addestrati all’uso delle armi e la preparazione alle azioni suicide.

In più, secondo gli inquirenti milanesi, Nasri Riadh organizzava e finanziava il rientro dei mujaheddin in occidente e in particolare a Milano curando anche gli aspetti relativi ai titoli di viaggio e ai documenti di identità. Per finire, promuoveva e raccoglieva, sempre secondo gli inquirenti milanesi, i finanziamenti provenienti dall’Italia al fine di finanziare l’attività di addestramento e i suoi aspetti logistici. L’accusa nei confronti di Riadh, come del secondo tunisino in arrivo in Italia, è di associazione per delinquere, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e altri reati aggravati dalla finalità del terrorismo. «Rifiutiamo di fare qualsiasi commento e avevamo raccomandato il riserbo assoluto sulla vicenda». È quanto ha affermato, con tono risentito, il procuratore aggiunto di Milano Armando Spataro riguardo all’arrivo a Milano dei due tunisini detenuti a Guantanamo e accusati dalla magistratura milanese di terrorismo internazionale.

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200911articoli/49911girata.asp

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