IN CARCERE GLI ASSASSINI DIVENTANO STAR: LIBRI, FILM E DENARO
Scritto il 08/12/09 alle 15:48:58 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
Cronaca e AttualitàAlì Agca (attentato al Papa) libero il 18 gennaio. Vuole a vivere in Italia  e pretende 2 milioni di euro per un'intervista
Roma, 7 dic. - (Adnkronos/Ign) - Dopo 28 anni di carcere, il 18 gennaio 2010 Mehmet Ali Agca, l'attentatore di Giovanni Paolo II, avrà finito di scontare tutta la sua pena e tornerà libero.

Ma non intende vivere in Turchia. Come spiega oggi il quotidiano "la Repubblica", l'ex Lupo grigio ha intenzione di venire a vivere in Italia. Ed è già caccia alla prima intervista da uomo libero: più di cento testate lo vogliono incontrare. Ma per l'esclusiva lui pretende due milioni di euro.
INVECE CI VORREBBERO 2 MILIONI DI LEGNATE

Il giorno della sua liberazione definitiva Agca avrà da pochi giorni compiuto 52 anni. Il rilascio avverrà per termine della pena: non quella riguardante l'attentato al Papa, per cui nel 2000 ricevette la grazia d'allora presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, e fu estradato in Turchia, ma quella sull'omicidio del giornalista Abdi Ipekci, direttore del quotidiano Milliyet, avvenuto due anni prima degli spari a Piazza San Pietro.

Agca, dopo qualche settimana di riposo (RIPOSO? sarebbe interessante di sapere in che modo si è stancato in carcere), vuole partire per Roma. Il suo proposito è quello di andare in Vaticano e di mettersi a pregare sulla tomba di Giovanni Paolo II, il pontefice dell’Est che cercò di assassinare e che lo perdonò ancora nel faccia a faccia avvenuto nella sua cella, due giorni dopo il Natale del 1983.

A detta di tutti Agca ha avuto un comportamento irreprensibile in carcere e da poco si è anche convertito al cristianesimo. La sua richiesta di ottenere la cittadinanza in Portogallo, è stata respinta dal governo di Lisbona.

Un altro obiettivo dell'ex lupo grigio è fare un libro. Agca ha scritto pure a Dan Brown, l’autore de ‘Il simbolo perduto’, per una sorta di ‘Codice Vaticano’. A questo punto si aspetta il seguito naturale del progetto: un film.
Ma a Mehmet Ali Agca tutti chiederanno una sola cosa: rivelare il perché di quella pallottola che il 13 maggio 1981 ferì Giovanni Paolo II.

''Nessuno saprà mai la verità di Mehmet Alì Agca. Una verità che l’ex lupo grigio non dirà mai a nessuno. Sono passati quasi trent’anni da quel 13 maggio 1981 e il mistero avvolge ancora quello che è stato definito il ‘processo del secolo’. Un processo che ha visto Agca protagonista in tutti i sensi, geloso come era e come sarà in futuro, della sua verità”. Ad affermarlo è l’avvocato Giuseppe Consolo, parlamentare del Pdl ed all’epoca difensore del cittadino bulgaro Serguej Ivanov Antonov, caposcalo della Balkan Air a Roma, accusato anche se poi assolto con formula piena per essere uno dei presunti complici della cosiddetta pista bulgara.

''Una cosa è certa - rimarca Consolo riguardo la prossima scarcerazione in Turchia dell'attentatore di Giovanni Paolo II - Agca il prossimo mese uscirà dal carcere. Ma la sua verità rimarrà immutata ed immutabile, per sempre avvolta nell’enigma nonostante l’assoluta estraneità ai fatti, e di questo sono convinto al di là del verdetto della Cassazione che ha comunque assolto con formula piena, Antonov, Ayvazov e Vassilev : tre cittadini innocenti....''.

http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Ali-Agca-libero-il-18-gennaio-La-foto-con-lo-sparo-a-Wojtyla-lesclusiva-mondiale-dellAdnkronos_4079284837.html

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