L'autista si difende in Questura: ho agito secondo le regole
Scritto il 28/12/09 alle 13:33:46 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
Immigrazione«Ho solo agito come previsto dal regolamento: se uno non ha il biglietto non può restare sull'autobus»
Così, l'autista dell'Actt, sospettato di aver cacciato due bambine di 9 e 13 anni dal bus, si è giustificato davanti agli agenti della Digos. Ieri è stato convocato in questura.

La vicenda della due bambine di origine senegalese che abitano a Villorba, ha scatenato una valanga di polemiche. Il padre delle piccole, lunedì ha presentato in questura una querela contro il dipendente dell'Actt.
Secondo il racconto del genitore, l'autista visto che le bambine che stavano tornando a casa, avevano i soldi per acquistare un solo biglietto, voleva che una delle due scendesse dal bus. Una ha 13 anni, l'altra appena 9. Le piccole, che sarebbero ancora scioccate, avrebbero anche riferito di essere state offese, con insulti di tipo razzista.
Quando la figlia più grande, gli ha chiesto di farle la multa ma di non farla scendere, l'autista non ha più fatto ripartire il bus dove c'erano diversi passeggeri. Tutto questo finché un'insegnante della bambina più grande, che si trovava sullo stesso mezzo, dopo averla riconosciuta e aver capito di cosa si trattava si è offerta di pagare lei quell'euro e mezzo che mancava. Solo così, l'autobus è ripartito e le bambine non sono state lasciate al freddo e in mezzo alla neve.
Ieri, in questura sono stati convocati sia l'autista che l'insegnate che è intervenuta. E' stata quest'ultima a ricostruire davanti agli agenti la scena spiegando di essersi resa conto che era accaduto qualcosa, perché l'autobus si era bloccato per qualche minuto in piazza dei Signori. Visto che non ripartiva, ha voluto capire cosa stesse succedendo e ha notato una sua alunna discutere con l'autista. A quel punto, si è avvicinata e ha capito: alla bambina mancavano i soldi, un euro e mezzo, per pagare uno dei due biglietti per lei e la sorella. Non ci ha pensato un attimo e ha pagato lei un biglietto. Solo a quel punto, bimbe e passeggeri sono finalmente ripartiti. Ma la questione non è finita lì. Al ritorno, le piccole hanno raccontato tutto al padre che lunedì ha presentato denuncia.
E ieri autista e insegnante sono stati sentiti dalla Digos. Da parte sua il dipendente dell'Actt, pur negando gli insulti razzisti ha però ammesso il contesto facendo appello al regolamento. «Sull'autobus si può rimanere solo se si paga il biglietto e una delle due bambine non ce l'aveva». Punto e basta. La Digos invierà un fascicolo al capo della Procura di Treviso Antonio Fojadelli che valuterà eventuali responsabilità.

http://espresso.repubblica.it/dettaglio-local/%C2%ABla-bambina-doveva-scendere%C2%BB/2118151

Commenti a questo articolo:
 
 BUON SENSO CERCASI
Scritto il 28/12/09 alle 14:24:10 GMT pubblicato da Anonimo
credo che l'autista, oltre al regolamento avrebbe potuto usare il buon senso. Ma che il padre vada a fare la denuncia non ci sta, semmai, l'unico a dover essere denunciato è proprio lui, per abbandono di minori....

 ma come?
Scritto il 28/12/09 alle 16:38:59 GMT pubblicato da Anonimo
a 10 anni le fanno sposare e poi sono troppo piccole quando conviene a loro?
Le piccole sarebbero scioccate?!!?? ma non fateci ridere. sarebbero molto più scioccate se fossero nate e vissute in senegal, dove il bus se lo sognavano...
E la digos perde tempo su queste stronzate?

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