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Scritto il 11/01/10 alle 00:09:57 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana |
![]() Non occorreva una preparazione particolare per capire che quel testo non era adatto alla lettura di bambini eppure agli alunni di una IV elementare dell’Istituto comprensivo “La Giustiniana”, di via Silla, sulla Cassia, la lettura di un romanzo “vietato ai minori” è stato dato come compito per le vacanze. Se n’è accorta una mamma. Parolacce, insulti, vignette che raffigurano sesso orale con un minore. Nulla a che vedere con le fiabe di Andersen. Il libro è uno dei 10 titoli forniti alla scuola dall’XI Dipartimento del Comune di Roma nell’ambito del progetto dedicato a Stefano Gay Tachè, il bimbo ucciso nell’attentato terroristico di Al Fatah alla Sinagoga di Roma nell’82 di cui il Comune ne ha acquistate 250 copie. Il romanzo è finito in 4 classi dell’Istituto ma prima che il Comune desse ordine di ritirarlo era stato sdoganato anche in altre scuole. «Il 14 dicembre - afferma la dirigente scolastica - era in programma un corso di formazione legato al progetto del Comune che però è slittato al 15 gennaio, è mancato il tempo, altrimenti si sarebbe evitato l’errore”. Ti sto cercando, questo il titolo del testo finito nelle mani sbagliate, aveva superato il parere di una Commissione ad hoc formata tra l’altro da esperti dell’Ufficio scolastico regionale e della Comunità ebraica. «Il libro è segnalato - fa notare Laura Marsilio, assessore capitolino alla Scuola - anche nel sito dell’Unicef e gode di recensioni molto positiva. Ne parla bene anche il giornalino delle Edizioni Paoline. Purtroppo, però, per via del linguaggio e di certi disegni, non è idoneo per dei bambini di 9 anni. Diffonderlo è stato un errore imperdonabile». La notizia, gli ulteriori dettagli e la completa dichiarazione dell’assessore Marsilio sono su Il Messaggero.it di oggi, domenica 10 gennaio http://www.vignaclarablog.it/201001108925/cassia-scuola-elementare-la-giustiniana-romanzo-ose-compito-per-le-vacanze-natalize |
Commenti a questo articolo: |
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Scritto il 11/01/10 alle 22:31:31 GMT pubblicato da Anonimo |
tra l'onu e l'unicef non so chi fa più schifo. ma come un libro porno approvato dall'unicef e dalle edizioni paoline? che schifo |
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Scritto il 12/01/10 alle 14:15:31 GMT pubblicato da Paolo |
Il libro in questione è un bellissimo testo che parla di immigrazione. La pagina incriminata ritrae la proposta di un anziano signore che prima aveva salvato il protagonista, un giovane marocchino, sbarcato in Italia alla ricerca del padre di cui non ha più notizie da un anno, ma il ragazzo scappa. Quindi il messaggio è positivo, ossia che ci sono pericoli che vanno evitati A GAMBE LEVATE. Logicamente mettere semplicemente in mano a un bambino questo bel graphic novel è un errore, perché va accompagnato nella lettura e spiegato. Peccato che gli insegnanti lo abbiano distribuito senza alcuna loro mediazione, che era certamente necessaria. |
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Scritto il 12/01/10 alle 15:59:15 GMT pubblicato da Daniele |
Ti sto cercando NON è un libro pornografico, ma uno splendido graphic novel che narra la storia di un ragazzo immigrato clandestinamente alla ricerca del padre scomparso. Nel suo viaggio si imbatte in situazioni - purtroppo - reali: lo sentiamo, vediamo e leggiamo ogni giorno... Il problema è che forse serviva più attenzione nella selezione e nella mediazione della lettura per un pubblico così piccolo. Ma non crediate che ragazzi di 9, 10 anni non abbiamo gli strumenti per metabolizzare simili storie; però vanno affiancati. |
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Scritto il 13/01/10 alle 21:54:05 GMT pubblicato da Anonimo |
"Parolacce, insulti, vignette che raffigurano sesso orale con un minore" ma che cavolo ci trovate di educativo? non si possono esprimere gli stessi concetti senza porcate? |
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