TREVISO 'SIETE CATTOLICI': TRE RAGAZZI BASTONATI DA ALBANESI
Scritto il 14/01/10 alle 02:15:32 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
Immigrazione«Siete infedeli. Se foste mie figlie vi avrei già uccise. Prostitute». La prima minaccia alle ragazze. «A te taglierei la gola - la seconda rivolta all’amico - ma avremo presto la resa dei conti. Finirete male. Uno di noi è di troppo sulla terra»
Bastonati perché cattolici
. È accaduto, come riferisce oggi "Il Gazzettino" la notte di Capodanno a Cappella Maggiore, centro vicino a Vittorio Veneto. L’incubo lo hanno vissuto tre giovani, due sorelle albanesi e un italiano, mentre stavano festeggiando in casa il nuovo anno, insieme a una ventina di amici, italiani e non, alcuni dei quali picchiati da una banda di albanesi tanto da dover ricorrere ai medici del Suem. Ma l’incubo si è rinnovato due giorni dopo: a notte fonda, un individuo si è introdotto nell’abitazione e ha tirato due pugni al volto al padrone di casa, mentre stava dormendo. Ora i tre giovani vivono nel terrore.

«Siete infedeli. Se foste mie figlie vi avrei già uccise. Prostitute». La prima minaccia alle ragazze. «A te taglierei la gola - la seconda rivolta all’amico - ma avremo presto la resa dei conti. Finirete male. Uno di noi è di troppo sulla terra». «Queste sono alcune - raccontano Rica Lorena e Suela - delle parole che ci hanno scagliato contro». Ad accendere la miccia, il baccano proveniente dal veglione organizzato dai ragazzi (autorizzati dai vicini). Ma le differenze culturali, religiose e di stile di vita avevano creato da tempo un solco profondo tra le due "famiglie", incrinando i rapporti di buon vicinato. Giunte in Italia da piccole, Suela e Lorena sono cattoliche e ora abitano da sole. Una scelta inaccettabile per i vicini, sempre albanesi ma musulmani. «Ci giudicano male - spiegano le sorelle - perché ci siamo adeguati alla cultura italiana». Da qui l’esplosione di rabbia.

«Alla mia richiesta - precisa Massimo Feltrin, il coinquilino - di esprimersi in italiano il vicino mi ha preso per il collo e mi ha detto: ti taglio la gola». Subito dopo sono arrivati i rinforzi: un gruppo di albanesi con quattro auto, armati di mazze e martelli. «Erano in cinque - chiarisce Lorena - e hanno dato una mazzata sulla schiena a un nostro amico. Un’amica l’hanno colpita alla gamba. Hanno picchiato anche me e mia sorella». Due giorni dopo, di notte, un individuo si è introdotto in casa dopo aver forzato una finestra e ha colpito Feltrin mentre dormiva, lasciandolo privo di sensi e con la faccia insanguinata. Indagano i carabinieri, allertati dai ragazzi che cercano una nuova casa.

http://www.leggo.it/articolo.php?id=41103

L'articolo e i commenti sono pubblicati sul sito: Una via per Oriana
La responsabilità dei commenti è dei rispettivi autori.