CINESI: Praticavano aborti sul tavolo da cucina per 300 euro
Scritto il 29/01/10 alle 01:25:36 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
ImmigrazionePer una delle due non si tratta di una prima volta visto che nel 1994 era già stata condannata a Reggio Emilia per esercizio abusivo della professione medica
MILANO - I carabinieri hanno scoperto una clinica clandestina per cinesi dove venivano effettuati da i tre ai sette aborti a settimana. E' stato scoperto grazie ad un servizio della trasmissione televisiva "Le Iene". Il costo dell'operazione era di 300 euro: 250 euro per l'intervento e 50 per i medicinali. Il finto ambulatorio si trovava in un appartamento di via Paolo Sarpi ma dopo l'arrivo delle Iene è stato spostato in via Perini (zona Quarto Oggiaro).

Tra le pazienti c’erano anche molte minorenni che non andavano negli ospedali per paura di essere denunciate perché irregolari. Le operazioni venivano effettuate anche se il feto aveva superato i 90 giorni di gestazione previsti dalla legge. Sono stati denunciati alle autorità competenti due donne cinesi di 40 anni e un uomo di 38, che erano considerati i gestori. Su di loro è rivolta l'accusa di associazione a delinquere finalizzata alla pratica di aborti clandestini. Per una delle due non si tratta di una prima volta visto che nel 1994 era già stata condannata a Reggio Emilia per esercizio abusivo della professione medica.

Sono stati denunciati anche altri due cinesi di 35 e 40 anni, titolari di una erboristeria in via Paolo Sarpi. Qui le donne venivano per avere i recapiti telefonici dei gestori della clinica. L'iter prevedeva un appuntamento, nel giro di mezza giornata si contrattava il prezzo per poi venire operati dopo poche ore. Per non sporcare il letto dell'abitazione, gli aborti venivano effettuati sul tavolo della cucina. Alle pazienti, una volta terminata l'operazione, veniva raccomandato di non rivolgersi agli ospedali in caso di problemi.

Sono stati trovati e sequestrati alcuni ferri da chirurgo sporchi di sangue ed altri, accatastati in una valigia, nell'appartamento di via Paolo Sarpi e nell'erboristeria limitrofa.

http://www.notiziarioitaliano.it/italia/cronaca/30472/abortivano-sul-tavolo-da-cucina-per-300-euro-milano.html

Commenti a questo articolo:
 
 domanda
Scritto il 29/01/10 alle 12:41:06 GMT pubblicato da Anonimo
Se nel 1994 era già stata condannata a Reggio Emilia per esercizio abusivo della professione medica, che cosa ci faceva ancora in Italia? perché npon è stata espulsa?

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