SUDAMERICANI UCCIDONO EGIZIANO: RIVOLTA A MILANO |
| Scritto il 14/02/10 alle 03:05:03 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana |
A Via Padova una guerriglia, auto ribaltate, vetrine sfondate, motorini rovesciati e gruppi di nordafricani a caccia di peruviani ed ecuadoriani, slogan contro gli italiani Almeno un centinaio di stranieri ha dato vita a Milano a una rivolta, nella zona periferica di via Padova, dopo l’omicidio di un giovane egiziano da parte di sudamericani. Gruppi di nordafricani hanno spaccato auto e danneggiato negozi prevalentemente gestiti da sudamericani. I gruppi di nordafricani infuriati hanno aggredito anche alcune persone, in particolare di etnia latino-americana. E’ stata una serata di rivolta interetnica quella avvenuta a Milano, dove in via Padova, una delle “casbah” cittadine, la comunità nordafricana ha dato vita a disordine e aggressioni dopo l’uccisione del giovane egiziano accoltellato da alcuni sudamericani. La lunga arteria stradale sembrava quasi il teatro di una guerriglia, auto ribaltate, vetrine sfondate, motorini rovesciati e gruppi di nordafricani che a 20-30 si muovevano nelle vie laterali a caccia di peruviani ed ecuadoriani. La polizia è riuscita con difficoltà a contenere la situazione, proprio perché, dopo l’esplosione della rabbia questi gruppetti di facinorosi hanno continuato a imperversare con un mordi e fuggi di continui danneggiamenti. Secondo la ricostruzione della questura l’episodio che ha dato vita alla rivolta è avvenuto alle 17.40. Un gruppo di latinos e tre amici, due egiziani e un ivoriano, che si trovavano tutti sullo stesso autobus in via Padova, hanno cominciato a sfottersi e minacciarsi. Appena i tre nordafricani sono scesi dal mezzo il gruppo di sudamericani li ha seguiti e raggiunti accoltellando uno di loro, Hamed Mamoud El Fayed Adou di 19 anni, che è morto sul posto nonostante i tentativi dei soccorritori di rianimarlo. Ferito uno dei suoi due amici, L.K. ivoriano di 21 anni, ma per fortuna solo lievemente ad un braccio. Il terzo, cugino della vittima, è riuscito invece a scappare ed è illeso. I due sono stati poi accompagnati in Questura dove sono stati sentiti a lungo dalla Squadra Mobile confermando questa versione dei fatti. Al momento pare che gli investigatori cerchino cinque giovani sudamericani a cavallo dei 20 anni. Non era passata nemmeno mezz’ora dalla morte del giovane egiziano quando, partendo proprio dal punto dove era caduto sotto le lame dei suoi aggressori, è scoppiata la rabbia dei suoi connazionali e amici. Un centinaio di loro, che presidiava il luogo dove si trovava il cadavere, hanno cominciato a fronteggiare la polizia che nel frattempo si era schierata per impedire passaggi in direzione del centro, ma ad un certo punto, come se si fossero improvvisamente organizzati, gli arabi hanno fatto dietro front, si sono infilati in una via laterale e hanno cominciato a spaccare tutto quello che trovavano sulla loro strada di fatto girando dietro via Padova e sbucando di nuovo sulla strada principale dopo lo schieramento di polizia. Anche lì poi, fino alla centrale piazza Loreto, hanno scatenato la loro ira sui negozi sudamericani e sulle auto parcheggiate. “A me hanno rotto solo una panca – racconta la titolare italiana di un bar – ma qui adesso c’è un clima di odio razziale e temo per quello che potrà accadere nei prossimi giorni”. Al momento non ci sono fermi di polizia, anche se intorno alle 22.00, un folto gruppo di nordafricani sbucato improvvisamente da una via è stato circondato dalle forze dell’ordine, che li ha perquisiti prima di accompagnarli a gruppi in Questura e anche a bordo di un autobus dell’Atm. E mentre due giovani arabi camminando sul marciapiede facevano un inequivocabile gesto minacciando di tagliare la gola ad un gruppo di giovani latino americani, nel punto in cui è morto il giovane egiziano i suoi amici bruciavano il sangue ancora sul posto dopo avergli gettato sopra dell’alcol al grido di “vendetta, vendetta”. De Corato: “Siamo al far west” “Credo che il migliore termine per rappresentare la situazione che si è determinata in via Padova è quella di far west tra bande di nordafricani e sudamericani. Il conto però lo pagano i milanesi: auto distrutte, vetrine dei negozi distrutti, decine di uomini della polizia impegnati da quasi due ore”. Lo ha detto il vicesindaco di Milano, Riccardo De Corato. “Questo accoltellamento testimonia che i numeri dell’immigrazione quando sono troppo alti è difficile governali – ha proseguito il vicesindaco – . E’ evidente che per Milano, che ha duecentomila extracomunitari regolari e 40mila clandestini, è un numero enorme. Il 15,4% della popolazione milanese è fatta di extracomunitari e via Padova, che è la via più multietnica di Milano, testimonia che con questi numeri è difficile governare l’immigrazione. E non si dica che Milano è una città chiusa”. Penati: “Responsabile è chi governa” Filippo Penati, capo della segreteria politica di Pier Luigi Bersani e candidato del Pd a governatore della Lombardia, interviene sull’omicidio del giovane egiziano e gli scontri successivi tra immigrati a Milano criticado le parole del vicesindaco Riccardo De Corato. “Sono 15 anni che De Corato e la destra governano la città di Milano – afferma Penati – e l’unica cosa che ha da dire, di fronte ai tragici fatti accaduti in via Padova, è che Milano è il far west e che le risse sono all’ordine del giorno”. Per Penati, “non è accettabile che quando governa il centrosinistra il problema dell’ordine pubblico è colpa del governo, mentre quando il centrodestra governa, sia a livello locale che nazionale, non si sentono investiti da nessuna responsabilità”. SALVINI, ESPULSIONI CASA PER CASA – L’eurodeputato della Lega Nord Matteo Salvini ha invocato il pugno duro contro gli immigrati, sollecitando espulsioni a tappeto. “Ho già segnalato al ministro Maroni questa situazione di emergenza – ha detto Matteo Salvini – occorrono controlli ed espulsioni casa per casa, piano per piano”. Salvini, che siede anche in Consiglio comunale di Milano, ha già rivolto al sindaco Letizia Moratti la richiesta di una seduta straordinaria dell’assemblea cittadina da convocare proprio in via Padova. Il Carroccio, intanto, ha già organizzato per venerdì prossimo una manifestazione con i comitati e i cittadini nei luoghi degli scontri. http://www.altroquotidiano.it/?p=29235 Foto tg24.sky.it |
Commenti a questo articolo: |
Sono sudamerica e sono di accordo con l'espulsione |
| Scritto il 15/02/10 alle 21:06:52 GMT pubblicato da Marissa |
| Sono sudamerica e sono di accordo con l'espulsione, vivo in Italia di 10 anni e non è giusto che per colpa di alcuni poi paghiamo tutti. Questi persone devono essere mandati via, si necessita controllo casa per casa, dobbiamo ritornare quando in Italia si viveva con serenità. |
La responsabilità dei commenti è dei rispettivi autori. |