La sinistra, i neocomunisti, ovvero i comunisti senza comunismo
Scritto il 19/02/10 alle 00:37:51 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
PoliticaL'epoca del comunismo ortodosso, rigorosamente fondato sul marxismo-leninismo, si è ormai conclusa praticamente ovunque; anche la Cina è ormai "capitalista"
Il comunismo però non è morto, ma per sopravvivere è stato costretto a mutare in modo drastico e sconcertante; l'Italia, che è stata il paese dell'occidente con il più potente partito comunista, è l'emblema di questa sopravvivenza e mutazione.
 
Gli obiettivi, sia ben chiaro, sono rimasti in gran parte gli stessi di prima, perseguiti però dai Neocom in modo differente, apparentemente secondo le regole del gioco democratico, con un linguaggio e uno stile del tutto diversi quando non addirittura irriconoscibili.
 
Anche i nomi e le sigle sono cambiati e alcune parole chiave sono state abbandonate: quasi nessuno parla piú di comunismo, di marxismo, di popolo, di lotta di classe o di classe operaia.
Il nuovo vocabolario privilegia parole come: gente, maggioranza, libertà, democrazia, immigrati, diritti sociali, lavoratori, meno abbienti, etc...
 
Cosí, a parte alcuni gruppuscoli nostalgici, i grandi movimenti e i partiti della sinistra hanno svecchiato il loro vocabolario e la loro immagine.
 
Certi stereotipi e linguaggi sono stati conservati solo da alcuni movimenti catto-comunisti, ecologisti, alternativi o affini, piú o meno docili nei confronti della grande leadership politica neocom.
 
Dal ceppo originario dei comunisti insomma derivano sostanzialmente due specie: i "comunisti senza comunismo" e i "vetero-comunisti duri e puri".
 
Il crollo del comunismo dunque si rivela essere semplicemente una metamorfosi, una trasformazione caratterizzata dall'abbandono della mitologia socialcomunista, ma non certo del potere effettivo.
 
L'obiettivo primario dei Neocom rimane il potere politico, accompagnato dall'egemonia culturale e mediatica tenacemente perseguite, anche a prezzo della manipolazione delle coscienze e dello scardinamento dei principi etici e morali* in una convinta pretesa "messianica" di giustizia sociale e di progresso.
 
*Si veda il tentativo da parte dei Necom, dei vetero-comunisti e dei dipietristi di sostituire al principio costituzionale della "presunzione di innocenza" fino al terzo grado di giudizio, quello della "presunzione di colpevolezza" in caso di un semplice avviso di garanzia.

http://kontroinformazione.myblog.it/archive/2010/02/12/la-sinistra-ovvero-i-neocom-ovvero-i-neocomunisti-ovvero-i-c.html

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