L'esercito delle auto blu record in Italia: quasi 650 mila
Questo trend in crescita contrasta con "la legge del 1991 che limitava l'uso esclusivo delle auto blu ai soli ministri, sottosegretari e ad alcuni direttori generali Le auto blu nel 2009 sono cresciute del 3,1% raggiungendo il tetto record di 626.760 unità. A rilevarlo è un censimento di Contribuenti.it, il sito dell'Associazione contribuenti italiani che, con il suo sportello, conduce annualmente un'analisi del parco delle auto blu e che per il conteggio ha analizzato le auto blu utilizzate in qualunque modo dalla pubblica amministrazione.
Nella classifica dei Paesi che utilizzano le “auto blu” l’Italia è la regina incontrastata, seguita a grande distanza dagli Usa con 72mila, Francia con 61mila, Regno Unito con 55, Germania con 54mila, Turchia con 51mila, Spagna con 42mila, Giappone con 30mila, Grecia con 29mila e Portogallo con 22mila. “Gli amministratori pubblici” ha detto Vittorio Carlomagno, presidente Contribuenti.it, “in Italia hanno superato ogni limite. Bisognerebbe tassarli come utilizzatori di fringe-benefit.”
L'associazione, tra l'altro, fa notare che questo trend in crescita contrasta con "la legge del 1991 che limitava l'uso esclusivo delle auto blu ai soli ministri, sottosegretari e ad alcuni direttori generali: da allora si sono sempre proposte regolamentazioni e tagli, mai effettuati".
Il Codacons ha proposto di ridurre il parco circolante delle auto pubbliche imponendo alla Pubblica amministrazione di sostituire il ricorso alle auto di servizio con l'uso dei Taxi, perlomeno nei casi in cui l'auto blu costituisca un fringe-benefit per chi la possiede. In un momento di crisi economica sarebbe opportuno razionalizzare le risorse verso le auto blu, cercando semmai di favorire quelle delle forze dell'ordine. Chissà se il Governo ne farà un cavallo di battaglia con la stessa foga con cui ha tagliato la scuola pubblica.
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