Libere tv di sinistra |
| Scritto il 24/02/10 alle 11:01:56 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana |
Ex direttore Claudio Caprara, licenziato perché non "troppo osservante" A leggere l'acidissimo post di Mario Adinolfi sulla fine di Red Tv c'è da rimanere davvero sorpresi. Premessa: Red Tv è la tv satellitare voluta da Massimo D'Alema, Adinolfi ne è il vice direttore, e oggi è uscita la notizia della cassa integrazione per i 14 dipendenti. Nel racconto di Adinolfi c'è di tutto. Intanto, secondo i soliti luoghi comuni, sembra di leggere un racconto scritto da qualche "resistente" del Tg4 di Emilio Fede, o più in generale della Mediaset berlusconiana e di regime. E invece no, è "solo" una televisione di sinistra. Precisamente di Massimo D'Alema. La cassa integrazione è dovuta al taglio dei fondi sull'editoria voluto da Tremonti, ma - precisa Adinolfi - "Red Tv è l'unica a mandare subito i suoi dipendenti in cassa integrazione, perché "gli imprenditori" che in questi anni hanno lavorato sul meccanismo fondi pubblici e anticipazioni bancarie per via del diritto soggettivo, in assenza di tale diritto non vogliono mettere a rischio dei denari loro per tenere in vita il canale". Ma Adinolfi racconta ben altro. Come della cacciata dell'ex direttore, Claudio Caprara, licenziato perché non "troppo osservante". Oppure come tutti i programmi di approfondimenti politico cancellati dal nuovo direttore (a conduzione "di famiglia della fondazione" di D'Alema). Oppure il racconto del licenziamento del redattore "costretto alle dimissioni perché aveva osato esprimere una critica", o dei due tecnici "allontanati per una risposta non consona al direttore". E D'Alema che dice? Sarà vicino ai lavoratori? Per niente: "non si fa né sentire né vedere". Ah, questi leader di sinistra imparano presto... http://www.la7.it/blog/post_dettaglio.asp?idblog=DAW_-_Cambia_il_tuo_punto_di_vista_7&id=4174 |
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