In Italia è caduto lo stato di diritto, d’ora in poi sarà Far West
Scritto il 06/05/10 alle 01:04:11 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
Giustizia e IngiustiziaIeri un ministro della Repubblica italiana si è dimesso a causa di notizie diffuse dalla magistratura, nonostante il segreto istruttorio, alla stampa
Notizie riguardanti un cittadino italiano, nel pieno possesso dei suoi diritti – e pure qualcuno in più, dato che Scajola è parlamentare – e nemmeno indagato per alcun tipo di reato.

Notizia di oggi, il tutto avrebbe preso il via da una lettera sgrammaticata consegnata alla procura di Firenze.
Siamo al Far West.


Qui la lettera
http://www.libero-news.it/upload/thumbtruecut1273050695605_475_280.jpg

Se d’ora in avanti basta una lettera, un po’ di grancassa dei giornali e nemmeno un avviso di garanzia per sentirsi estromessi da un incarico pubblico, aspettiamoci di tutto.
Scajola, stando a ciò che ha riferito ieri a Vespa in una lunga intervista, sicuramente ha peccato di superficialità, ha fatto sicuramente la figura del merlo. Ci è cascato con tutte le scarpe.
Ma da quand’è che viene messo sotto gogna mediatica il credulone e non il truffatore?

Insomma, in tutta questa assurda vicenda una cosa è sicura: Scajola non avrebbe dovuto dimettersi. Almeno finchè la sua posizione fosse rimasta quella di “persona informata dei fatti”. Comunque non si può pretendere che tutti abbiano la corazza di Berlusconi e resistano sotto stress come lui. Quindi pazienza, ormai s’è dimesso, ma vedremo come finirà questa storia. Perchè mai come stavolta sarà rivelatore il finale della vicenda.
Nel caso Scajola ne esca completamente pulito, chi gli ridarà il ministero? Chi gli ridarà l’onorabilità? Il tempo? Il quieto vivere che gli è stato strappato da uno stormo di avvoltoi?
Nessuno, ovviamente.
E ci definiamo un Paese civile? Un Paese in cui vige lo stato di diritto?
Ma per favore!

In un Paese occidentale una persona nemmeno indagata non dovrebbe essere spinto a dimettersi dal peso del cicaleccio; in un Paese normale e dotato dello stato di diritto, i fascicoli di qualsiasi indagine rimangono segretati finchè i giudici non ne dichiarano la pubblicabilità; in un Paese civile non si seppellisce un cittadino non indagato sotto montagne di articoli, di virgolettati sbagliati, di opinioni, di “fatti” che fatti non sono (come ad esempio l’appartamento al primo piano da ristrutturare che diventa all’improvviso un attico super lussuoso).


Signori, ieri in Italia ha cessato di esistere lo stato di diritto. Tant’è vero che le pistole nelle fondine sono state riempite di nuovi proiettili. Si sa già che fuori dal saloon ci saranno altre sparatorie. Alcuni conoscono già i nomi dei contendenti, altri addirittura sanno i nomi dei morti.
Si parla di membri del PdL, del Governo, di “politici in vista” in generale… e già oggi risulta indagato per corruzione Denis Verdini. E alè!

Ovviamente in prima linea tra gli avvoltoi si piazzano Travaglio e il suo giornale di belve grondanti bava livorosa. Una banda di cosiddetti giornalisti che non più tardi di una settimana fa si sono spaventati e stupiti per una denuncia per diffamazione a loro carico intentata da Renato Schifani. Stupiti perchè il suddetto non ha mai smentito ciò che i loro articoli propugnavano – cioè che Schifani è un mafioso, amico di mafiosi, corrotto da mafiosi e via, la solita acconciatura – e ha invece molto saggiamente utilizzato subito il cannone: mi diffami? Perfetto, non perdo tempo a smentire o fare lanci d’agenzia, ti denuncio e ci vediamo in tribunale. Si sono stupiti ancor di più perchè il Presidente del Senato ha intentato una causa civile e non penale… ragazzi miei anche i bambini sanno che è mooolto più veloce fare una causa civile e strapparvi le mutande insieme al portafogli piuttosto che far passare 15 anni in una causa penale che comunque girerà alla giustizia civile la questione risarcimenti. Ma loro sono rancorosi e livorosi e quindi hanno argutamente letto in questa mossa la volontà di Schifani di non far indagare per bene su tutte le cose da loro scritte. Però sono anche spaventati. Perchè Schifani ha chiesto un risarcimento da paura (superiore al capitale sociale del Fatto) e non si sa mai che capiti loro un giudice non troppo amico (magari uno di quegli infedeli che non passa loro ogni atto giudiziario) che prenda sul serio – dannatamente sul serio – quella richiesta risarcitoria.
Finirebbero zampe all’aria.
Che tragedia, eh?! Poi chi rimarrebbe a trafugare faldoni dalle procure di mezza Italia? Solo Repubblica. Sai che smacco per Travaglio & C.?

Ma nel frattempo il giornalaccio succitato ha dato la stura al tiro al piccioneScajola e alle voci su prossimi “colpi di scena” e viene spontanea la domanda: hanno trovato il metodo alternativo per far cadere Berlusconi? Colpire uno a uno i suoi sodali? Con accuse pilotate dalla trama verosimile o palesemente falsa, poco importa. Perchè tanto ormai siamo nel Far West.

Si faccia avanti il prossimo pistolero…

PS: ah, nel mentre, state alla larga da D’Alema, pare che abbia proiettili dumdumvadaafarsifottere nel tamburo della sul Colt.

http://oa.xtreemhost.com/?p=1641

L'articolo e i commenti sono pubblicati sul sito: Una via per Oriana
La responsabilità dei commenti è dei rispettivi autori.