Vendola autorizza illegalmente l’inceneritore di rifiuti
Scritto il 19/05/10 alle 14:26:49 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
PoliticaLa sentenza ufficiale è stata emessa senza diritto di appello: l’impianto “s’ha da fare” e basta
In molti hanno creduto e forse sperato che l’inceneritore Marcegaglia in provincia di Foggia (località Paglia) non si facesse più ma la realtà è ben diversa. La sentenza ufficiale è stata emessa senza diritto di appello: l’impianto “s’ha da fare” e basta.

Pazienza se l’ iter autorizzativo è palesemente illegale e se l’ impianto sputerà nell’aria di Capitanata senza interruzione, e chissà per quanti decenni, diossine cancerogene e veleni chimici a valanga. L’assessorato all’ ecologia della regione Puglia senza interpellare i cittadini ha offerto il beneplacito alla costruzione. Infatti il 15 aprile 2010 si è tenuta l’ultima conferenza di servizi: presenti l’ assessorato all’ecologia, l’ Arpa Puglia, il consorzio di bonifica,  i comuni di Manfredonia e Cerignola, (unico ente che ha dato parere negativo all’ impianto insieme ad Alleanza Popolare per Cerignola), l’amministrazione provinciale di Foggia, la Prefettura di Foggia, l’autorità di bacino, Alleanza Popolare per Cerignola, il Settore Rifiuti e Bonifiche e naturalmente la società rappresentata da Roberto Garavaglia.

Insomma chi dovrebbe in teoria tutelare la salute pubblica e l’economia agricola è pronto a tutto pur di garantire l’assoluta bontà dell’affare marcegagliano realizzato con denaro pubblico. I più diretti interessati, ovvero i cittadini residenti a Borgo Tressanti – rappresentati dall’ Associazione  Culturale Giovani per l’Ambiente – ancora una volta non sono stati invitati all’incontro tecnico. Inoltre risultavano assenti: il settore all’agricoltura A.U.S.L. di Foggia (Ufficio Parchi e tutela delle Biodiversità), e i comuni di Foggia, Orta Nova, Carapelle, Zapponeta. Presidente Vendola come mai a cittadine e cittadini destinati a subire sulla propria pelle il pericoloso inquinamento è stata negata la possibilità di manifestare una motivata contrarietà a questo pericoloso impianto?

Tra l’altro l’ impianto ha subito un ulteriore modifica per tanto non osiamo immaginare quanti rifiuti bruceranno. I “politici” eletti dal popolo dove sono nel momento del bisogno? Le associazioni di categoria – C.I.A., COLDIRETTI,  UNIONE AGRICOLTORI – dove sono quando bisogna difendere il territorio, l’agricoltura e la salute dei cittadini e consumatori?

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