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Scritto il 28/05/10 alle 11:16:16 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana |
![]() ![]() [...] Martedì, in commissione di Vigilanza Rai, la deputata del Pd ha portato un emendamento per l’istituzione di un osservatorio sulla rappresentazione femminile nel servizio pubblico radiotelevisivo e il Parlamento l’ha approvato. Lo scopo è quello di «superare stucchevoli stereotipi che ormai ingolfano i media italiani». A stringere, significa: basta con ’ste minigonne e ’ste scollature in televisione che offendono la dignità della donna, di tutte le donne. E ci mancherebbe, siccome non è nostra intenzione rivoltare il mondo a testa in giù, dello sforzo ringraziamo sentitamente Giovanna Melandri, sul serio. Chissà quale sarà la traduzione reale dell’intento, chissà quante donne dello star o del sotto star system riusciranno a trovare disposte a ricoprirsi, ma intanto la Melandri ci sta provando. Decide di muoversi oggi, malgrado la tv sia la stessa di quando al Governo ci stavano «loro», ma la ringraziamo ugualmente. Purché la sua esigenza di moderazione, la sua opera di bonifica, non siano, tanto per cambiare, una sottesa accusa alla goffaggine stilistica di questi tempi nuovi, di questo Governo, insomma. I post comunisti che la Melandri rappresenta sono passati dai sovietici tailleur di Nilde Iotti alle compagne Alba Parietti e Sabrina Ferilli, hanno imposto il permissivismo, hanno difeso L’espresso con le donne nude e incinte in copertina, hanno accusato la Dc bacchettona e promosso la «famigliastra», per non stare a riparlare di quella vecchia e trita storia dei reggiseni e delle gonnellone hippy indossate dalle sessantottine senza slip sotto. Per Walter Veltroni Quel gran pezzo dell’Ubalda, tutta nuda e tutta calda, è stato una pietra miliare del cinema italiano. Perciò loro vengono anche da questa recente storia qui, e qualcosa vorrà dire. E questa è anche la loro storia da ben prima che Berlusconi irrompesse sulla scena televisiva con il suo Drive In e le sue Veline che da oggi «parlano, ma solo sul digitale» come dice Gad Lerner che non pronuncia «La5» perché parte anche «La7d». Lerner che oggi fa vedere anche a L’Infedele, in certe puntate giudicanti e indignate, che però fanno il record di ascolti, le desnude delle cronache, le «disposte» del piccolo schermo. Le disapprova, ne prende le distanze, ma le fa vedere. Perché da un certo disinteresse si ricava un guadagno. Dai varietà vogliono togliere le tette e i sederi, che sono le tette e i sederi del 2010 esattamente come c’erano le tette e i sederi negli anni Cinquanta e Sessanta e Settanta... Un tempo a far scandalo o a surriscaldare il pubblico bastavano la tv di Bernabei con le gambe delle Kessler, oppure l’ombelico scoperto nel Tuca tuca della Carrà. Oggi tocca salire di volume con tutto, e scendere con le scollature. C’è tanta di quella carne in video, che manco nelle vetrine di Peck che, tanto per intendersi, è una gastronomia milanese. E va benissimo allungare le donne e cucire le maglie di Monica Setta e di tante altre, per carità. Va meno bene che tutto questo chiasso di cosce sia solo colpa del berlusconismo, che questo stordimento di seni sembra vada in onda solo con il Biscione sotto. La sinistra non è meno attenta a scegliere con cura le proprie icone, a sedurre con le sue donne, però è più abile. Come in molte cose con cui ha una dimestichezza antica. La sinistra è più concettuale anche nel vestire gli istinti. La destra è più naïf nello svestirli. Intanto non si è mai vista una con le carie ad Annozero. Non si è mai visto Santoro ignorare l’estetica delle sue inviate: dalla Jebreal alla Borromeo passando per la Granbassi. E non si è mai visto Lerner chiudere le sue elitarie puntate a certe signorine invischiate con la vicenda Tarantini, con Vallettopoli e con altre faccende pruriginose. Perfino lui ha lasciato che le sue linde telecamere si soffermassero, stazionassero, ragionassero su certe incresciose faccende. Però era sempre carne che veniva da lontano. Che faceva ben vedere dove stava il male: verità di «forme», falsità d’intenti. Rivestiamole. Tutte però. http://www.ilgiornale.it/spettacoli/basta_scollature_rai_la_mossa_melandri_abbottonare_televisione/28-05-2010/articolo-id=448611 Cara melandri, comincia ad imporre i "buoni costumi" a te stessa, alla parietti e a luxuria. Poi ne parliamo. la morigerata melandri foto da http://hurricane_53.ilcannocchiale.it/2009/01/18/anche_la_melandri_cerca_di_far.html |
Commenti a questo articolo: |
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Scritto il 28/05/10 alle 12:02:23 GMT pubblicato da Anonimo |
Dopo essersi alleati con i radicali i quali affermano che la pedofilia è solo un orientamento sessuale, adesso vengono a darci lezioni di moralità? |
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Scritto il 28/05/10 alle 12:37:41 GMT pubblicato da Anonimo |
Per anni hanno propagandato ogni genere di lerciume, dalla vagina è mia e me la gestiscio io, ai reggiseni bruciati in piazza, divorzio, aborto, sfacelo degli embrioni ed ora fanno i moralisti? |
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Scritto il 28/05/10 alle 13:58:48 GMT pubblicato da Anonimo |
possiamo stare ancora senza velo? |
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Scritto il 28/05/10 alle 14:04:32 GMT pubblicato da Anonimo |
vai a farti una decina di plastiche e non ci ropere i c... |
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Scritto il 28/05/10 alle 15:18:11 GMT pubblicato da Anonimo |
i diavoli che spargono l'acqua santa. sono senza vergogna |
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