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Scritto il 08/07/08 alle 10:19:04 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana |
![]() SIAMO TUTTE HINA SALEEM, non abbiamo scampo i nostri uomini continuano a vivere come cavernicoli - 16/09/06 - Hina Saleem, la bellissima pachistana che voleva vivere da italiana, assassinata dal padre aiutato dai maschi della sua famiglia. – La vigliaccheria maschile si evidenzia sempre in queste circostanze, ove non esiste parità nella forza e alla vittima “predestinata” non viene lasciata mai una via d’uscita, in perfetto stile misogino. Ho voluto tornare a riflettere su questa morte orrenda, come sono orrende le morti degli innocenti, a tutte le latitudini e sotto tutte le religioni o le bandiere politiche, come sono orrende le morti inflitte a coloro a cui non è dato nemmeno il diritto di scegliere della propria vita, ma obbligato a un percorso voluto da altri che non permettono altra soluzione, che rinunciare a se stessi, in nome di pretese istanze prioritarie, che sono sempre decise dai maschi. Hina era d’origine pachistana e di religione islamica, quindi è facile cadere nella demagogia e addossare all’islam questa morte, ma non reputo che la cosa sia liquidabile semplicemente in questi termini. Certo sarebbe comodo farlo. Nelle società islamiche la condizione femminile, per quelli che sono i nostri standard, convinzioni e valori, ci troviamo spesso costretti a prendere atto del fatto che molte regole precludano di gran lunga alle donne un percorso sociale che le ponga, almeno nei termini delle leggi, entro spazi paritari con i maschi delle loro comunità. Per l’universo femminile queste leggi, scritte categoricamente da uomini, sono per lo più strutturate in modo che le donne non riescano ad ottenere uno status paritario, nemmeno all’interno di un matrimonio o quando si separano e nemmeno per l’educazione dei figli, per i quali loro sono solo le esecutrici di un mandato, secondo le idee dettate dai propri mariti. Le donne, almeno per quello che ne sappiamo, nelle società islamiche vivono dentro una specie di protettorato che va dalla peggiore vessazione che impedisce loro persino l’istruzione scolastica e il diritto a scegliere se o meno sposarsi e con chi farlo. Tale scelta è affidata ai membri maschili della propria famiglia, che spesso nega il diritto di rifiutare un pretendente che non amano o verso il quale provano repulsione, in altre è ancora peggio. Se un pretendente, che non ha ancora chiesto il permesso alla famiglia della prescelta, riceve un rifiuto, spesso la uccide o la sfregia. In altre il protettorato maschile, che in realtà è un padronato, arriva a negare loro persino il diritto a possedere un documento, senza il consenso dei maschi della famiglia ai quali sono affidate, come si affida un animale ad un guardiano di uno zoo. E’ proibito loro guidare, fare sport, viaggiare, dedicarsi a creatività artistiche per le quali si dovrebbero esibire in pubblico, anche solo nel canto, nel teatro e addirittura non possono portare il cane ai giardini, ma il delitto d’onore non rientra in questi parametri. Il delitto d’onore è appannaggio, purtroppo di tutte le culture maschiliste che in realtà sono misogine e quali non lo sono? Le tre religioni monoteiste lo sono ed anche quella induista non è da meno, i buddisti cinesi danno alle donne forse lo stesso riconoscimento e diritti che ricevono gli uomini? E quelli indiani? E i sik? gli scintoisti? E i giapponesi che camminano un passo avanti le loro compagne, le cui abitazioni tradizionali vengono costruite con il soggiorno più basso rispetto all’entrata, perché il marito scenda dall’alto verso la moglie quando rientra in casa e lei lo accolga da un piano più basso? Le culture tribali e animiste dell’Africa pongono forse le donne sullo stesso piano dei maschi? E’ proprio da loro che si realizzano le violenze peggiori, a partire dalle bambine, fra mutilazioni genitali e matrimoni combinati nei quali vengono letteralmente vendute, non hanno praticamente via d’uscita. E da noi, qui in Europa e in America, in Russia? Quanti delitti efferati ancora oggi accadono contro le donne. Qualcuno si è già dimenticato di Jennifer Zacconi, quella povera ragazza massacrata di botte e sepolta ancora viva, perché l’amante che l’aveva messa incinta non voleva cambiare il proprio status di vita, visto che era già sposato con figli? http://www.lisistrata.com/cgi-bin/tgfhydrdeswqenhgty/index.cgi?action=viewnews&id=303 ed eravamo nel maggio di quest’anno, non nella preistoria. Nel novembre del 2005 due delitti ci hanno colpito: a Chivasso e ad Oristano, due uomini che non si conoscono, uccidono entrambi la moglie con un’arma da fuoco http://www.lisistrata.com/2005specialedossier/023guerraalladonneII.htm In Pachistan in Bangladesh ed in India le violenze sulle donne sono qualcosa di inenarrabile, non ci si trova soltanto davanti ad omicidi d’onore, ma a vere e proprie mutilazioni e torture spaventose disumane http://www.lisistrata.com/2005specialedossier/023guerraalledonneII-2.htm Nell’America del sud non è che le donne subiscano un destino migliore e lì non possiamo certo attribuire all’islam qualche colpa che non ha. In questi paesi le donne, oltre alla violenza famigliare, che potete stare certi non manca mai, sono spesso vittime di rapimenti entro i quali spariscono letteralmente, come inghiottite dalle tenebre. Sembrerebbe che vengano rapite per scopi sessuali e poi assassinate senza pietà perché la polizia non possa risalire agli assassini, ma sembra anche che la polizia e le autorità non si diano grande pena per risolvere questo problema, che spesso resta persino privo degli onori della cronaca. http://www.lisistrata.com/2005specialedossier/023guerraalledonneII-2.htm Anche negli Stati uniti, in Canada e in Australia le cose non sono certo molto migliori. L’OMS nel rapporto annuale del 2005 riferisce che una donna su 6 subisce violenza nel mondo e che questa violenza appare in aumento, anche se non è chiaro che l’aumento sia reale o che le denunce siano state portate alla luce in modo da aver alzato la percentuale. Il vero problema della questione femminile e delle violenze che le donne subiscono grazie ai maschietti della sua specie, dipende da barbari retaggi tribali e nuovi integralismi religiosi, che diventano una miscela peggiore dell'acido che spesso viene usato per distruggere l'anima e la personalità femminile, alla pretesa supremazia del maschio, che riesce solo a dimostrare la sua insufficienza a ricorrere all'uso dell'intelligenza e non della forza fisica, l'unico dono che questi uomini hanno avuto dalla natura. Purtroppo sono tantissimi e di fatto dimostrano la loro inferiorità. Dobbiamo prenderne atto che: è vero che l’Islam ci mostra una società che repressa nelle espressioni sessuali ha istituzionalizzato l’orgasmo collettivo dando libertà di operare e di trarre godimento dalle perversioni, senza che i carnefici sessisti e maniaci sessuali si rendano consapevoli delle loro perversioni, lasciando perciò le loro coscienze "pulite" poiché le punizioni corporali pubbliche, che vanno dalla fustigazione all’impiccagione, http://www.lisistrata.com/2005attualita/018guerraglobalealledonne.htm altro non sono che forme sado-maso travestite da moralismo, ma dobbiamo capire che ciò che colpisce le donne non è la religione islamica, la quale non ha certo istituzionalizzato il delitto d’onore ma è l’uomo che continua a farlo, perpetuando la sua permanenza nelle caverne della preistoria, dalla quale sembra proprio non voler uscire. Noi dobbiamo stanarlo e non permettergli più di farci del male, cominciamo a difendere le nostre figlie ed insegniamo loro a difendersi dai maschi. Proseguiamo nell’insegnare ai nostri figli a rispettare quelle che saranno le loro compagne e non tolleriamo da loro nulla che non tollereremmo da altri o dalle caverne non usciremo più. Adriana Bolchini Gaigher Lisistrata |
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Scritto il 31/08/08 alle 23:41:53 GMT pubblicato da giuliana |
è consacrata dalle parole di Allah nel Corano, come pure nel Corano vengono legittimate le punizioni nei confronti delle donne. La legge italiana, al contrario, garantisce l'uguaglianza tra uomo e donna e pari dignità. Non dobbiamo mai dimenticare questa differenza di fondo destinata a creare non poca confusione tra i ragazzi islamici che, frequentando la nostra scuola, vi riceveranno un certo tipo di insegnamento la cui validità verrà puntualmente negata non appena faranno ritorno in famiglia. Sono sicura che la maggior parte degli italiani disapprovi ogni forma di violenza, soprattutto sulle donne, cosa che invece viene considerata normale in altre culture. La strada verso il baratro è tutta in discesa, per questo dobbiamo difendere a spada tratta le nostre leggi e pretendere la loro osservanza più scrupolosa, a cominciare da chi è ospite e sappiamo in partenza che non ha alcuna intenzione di cambiare le sue "tradizioni". |
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Scritto il 15/09/08 alle 01:26:46 GMT pubblicato da lisistrata |
signora Giuliana, concordo con lei che l'inferiorità femminile è consacrata nel corano e che ai maschietti islamici viene permesso testualmente di battere le loro mogli o di lasciarle sole nel letto, ecc.... e qui sta proprio la differenza, fra ciò che una legge prevede come normale e ciò che un'altra legge ritiene reato. Resta il fatto che nell'islam molte delle atrocità che si commettono sulle donne non dipendono dall'islam in se' in quanto religione, ma dal fatto che i tribalismi delle popolazioni conquistate dall'islam -non dobbiamo dimenticare che è una religione politicizzata al punto che non è più una semplice religione, ma un vero e proprio progetto politico- non sono stati modificati se non per togliere ogni libertà. Per fare un esempio: le popolazioni tribali e animiste africane, vivevano libere almeno nei costumi, poi applicavano alla donna consuetudini aberranti come l'infibulazione o l'escissione del clitoride e la tribù poteva uccidere le donne ritenute indegne, e l'islam si è preoccupato subito di modificare i costumi vestendo donne e uomini da capo a piedi (ovviamente in particolare le donne) infischiandosene se a quelle latitudini il coprirsi in quel modo funereo rappresenta un cattivo rapporto fra il corpo, l'ambiente e la salute, ma non hanno preso nessun tipo di provvedimento contro la pratica dell’infibulazione e dell’escissione del clitoride, che fanno danni oggettivi spaventosi, quando non conducono alla morte le puerpere, pure se nel corano non ci sono mutilazioni previste per le bambine, ma al contrario si cerca di offrirle al futuro marito in salute e integre, sapendo che poi lui avrà praticamente potere di vita e a volte persino di morte sulla propria moglie e se la madre viene vista come una figura di tipo angelico, così non si è intervenuti sul potere della famiglia e della tribù che anche solo per un sospetto di impurità assassinano una giovane. Questi sistemi li vediamo applicati dal Pakistan all’India, dall’Afghanistan alla Palestina, dall’Eritrea al Sudan, insomma là dove si è stabilito l’islam si è cancellata la libertà precedente alla sua venuta, ma si sono conservate le forme tribali a danno della donna. Il che significa soltanto che la religione islamica viene abusata come fosse un elastico, che viene rilasciato o tirato secondo ciò che conviene al maschio che pretende di fare rispettare precetti coranici. Vi è da dire anche che alle donne è proibito praticamente tutto, eppure Maometto non andava in aereo, ma a dorso di mulo o cammello. Non aveva la televisione, e le raffigurazioni erano proibite, ma noi vediamo i vari mullah, i mufti, gli imam, fanatici o meno essere presenzialisti in ogni spazio televisivo, viaggiare sugli aerei, portarsi il telefonino e guidare rombarti automobili e dove vanno a vivere le case si riempiono di parabole. Si sono mai domandati cosa ne avrebbe pensato il profeta? Certo che no, ma sanno tutto quello che il profeta “avrebbe proibito alle donne”. Se poi estendiamo i precetti che sono vere leggi e non precetti religiosi, come vogliono farci credere, ci rendiamo conto del ridicolo della proibizione di certa carne, infatti mangiare carne di maiale in Danimarca è indispensabile, nel deserto non solo se ne può fare a meno, è dannosa perché carne troppo calorica e nutriente. Il problema sono le caverne dalle quali non vogliono uscire e vogliono trascinarci dentro pure noi. Grazie per aver letto e commentato l'articolo. |
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