LA BARBARIE CHE AVANZA
Scritto il 06/07/10 alle 02:30:39 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
Cronaca e AttualitàOmicidi in aumento, al nord e in famiglia. Rapporto Eures-Ansa: è donna una vittima su quattro
ROMA - I 'femminicidi' hanno subito un "incremento significativo" nell'ultimo decennio: la maggioranza delle vittime restano gli uomini, ma le donne uccise sono passate dal 15,3% del totale nel periodo 1992-'94 al 23,8% del biennio 2007-2008. E' quanto si ricava dall'ultimo rapporto Eures-Ansa su "L'omicidio volontario in Italia". Secondo il rapporto resta una "forte prevalenza delle vittime di sesso maschile" (che nell'ultimo biennio in esame rappresentano il 76,2% del totale), ma l'aumento dei femminicidi é un dato di fatto "riconducibile - si legge nella ricerca - al decremento degli omicidi della criminalità organizzata (che colpisce quasi esclusivamente gli uomini) accompagnato da una progressiva maggiore incidenza dei delitti in famiglia (all'interno dei quali le principali vittime sono donne)".

Se ci si ferma all'ultimo anno disponibile, il 2008, si osserva che la vittima è una donna in un caso su 4 (il 24,1%. Ma, in percentuale, l'anno peggiore dell'ultimo decennio è stato il 2006: le donne uccise furono 181, pari al 29,4%). Ed è il Nord, "dove sono più frequenti gli omicidi in famiglia", a registrare la quota prevalente delle vittime di sesso femminile - 70, pari al 47,6% delle 147 uccise nel 2008 in Italia - a fronte del 29,9% al Sud (44 vittime) e del 22,4% al Centro (33 vittime). Al Sud la distribuzione delle vittime vede prevalere nel 2008 gli uomini sulle donne di oltre 70 punti percentuali (attestandosi i primi all'86,3% e al 13,8% le seconde), ma lo scarto di genere si riduce significativamente al Centro (66% le vittime uomini e 34% donne) e al Nord (rispettivamente 63,9% e 36,1%). Disaggregando i dati a livello regionale, gli uomini registrano un numero di vittime superiore a quello delle donne in quasi tutte le regioni italiane: fanno eccezione soltanto l'Umbria e il Molise, in cui prevalgono nel 2008 le vittime di sesso femminile (5 a fronte di 2 vittime tra gli uomini in Umbria e 2 contro nessuna vittima tra gli uomini in Molise). La regione che detiene il triste record dei femminicidi è la Lombardia (26, pari al 17,7% del totale), seguita dalla Toscana (15, pari al 10,2%), dalla Puglia (14, pari al 9,5%) e dall'Emilia Romagna (12 femminicidi, pari all'8,2%). In termini relativi sono però la Liguria, il Molise e l'Umbria a registrare il rischio più alto, rispettivamente con un indice di 1,3, 1,2 e 1,1 omicidi ogni 100 mila donne (la media nazionale è di 0,5 omicidi ogni 100 mila donne). [...]

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2010/07/03/visualizza_new.html_1849387081.html

Commenti a questo articolo:
 
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Scritto il 06/07/10 alle 11:38:11 GMT pubblicato da Anonimo
La colpa è della tolleranza dei giudici e dell'aumento degli immigrati

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