Violenza sulle donne in Pakistan |
| Scritto il 12/01/08 alle 11:47:39 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana |
Violenza sulle donne In Pakistan da Ansar Burney Trust http://www.ansarburney.org Secondo le stime circa il 70 per cento delle donne in Pakistan subisce l'esperienza di violenza domestica. Questa violenza può variare dalle percosse alla tortura, alla violenza sessuale, fino alla rottura delle ossa. Nei casi più gravi esse vengono anche sfregiate con l'acido o arse vive. Le vittime di questi abusi sono intrappolate in una società in cui le percosse ricevute da un membro della famiglia di sesso maschile sono una consuetudine e dove l'indipendenza e il divorzio sono un tabù. Le vittime sono spesso intrappolate in un circolo vizioso in cui esse sono vittime di abusi due volte: prima dei loro stessi mariti e poi delle persone a cui esse si rivolgono per chiedere aiuto (tra cui poliziotti, giudici e persino mullah (religiosi). In molti casi, la violenza contro la donna è usata come uno strumento per condurre la vittima al suicidio. In altri casi vengono progettati incidenti (tipicamente la manomissione di una cucina stufa e la sua conseguente esplosione quando viene utilizzata) per provocare la morte delle vittime. In alcuni casi la vittima viene cosparsa di benzina e poi data alle fiamme. Anche questi episodi vengono fatti passare per incidenti o suicidi, con la complicità dei membri della famiglia del marito, pronta a garantire e testimoniare. Questi omicidi sono commessi di solito quando si verificano divergenze tra la vittima e il marito o la sua famiglia, ma soprattutto quando il marito e la sua famiglia ritengono che la dote e i doni concessi alla ragazza per il matrimonio sono insufficienti; oppure se il marito vuole sposarsi di nuovo oppure ancora se lui e la sua famiglia attendono un'eredità alla morte della moglie. Ansar Burney Trust stima che fino a 2 anni fa in Pakistan, ogni settimana ben 4 donne sono state bruciate vive. Le indagini della polizia erano condotte con trascuratezza e le eventuali azioni penali, se ci sono state, sono avvenute a seguito dell' intervento delle organizzazioni per i diritti umani, come Ansar Burney Trust. Secondo le nostre indagini, nella stragrande maggioranza dei casi in cui le donne hanno perso la vita a causa della violenza domestica, è stato per mano dei loro mariti. Negli altri casi sono state prevalentemente vittime di padri o fratelli. Alcune delle donne che chiedono il divorzio o la separazione subiscono la mutilazione (i loro mariti o compagni, disonorati da tale richiesta, tagliano loro il naso, le orecchie e vengono rasati completamente i capelli). Un'altra forma di violenza comunemente inflitta alle donne in Pakistan è la violenza sessuale. Si calcola che ben otto donne - la metà di esse minorenni - siano violentate in Pakistan quotidianamente, in parte a causa della generale inesistenza dei diritti delle donne in Pakistan. I motivi dello stupro sono vari. Molte volte sono una vendetta contro la famiglia delle vittime, poichè le donne sono comunemente ritenute le custodi dell'onore della famiglia. In altri casi, lo stupro di una donna viene ordinato come punizione (usanza tramandata da secoli dal vecchio "Punchait" e "Jirga", sistemi locali costituiti da anziani) per i crimini commessi da altri membri della sua famiglia. Molti assalti sessuali sulle donne si verificano mentre esse si trovano in custodia dalla polizia, situazione attualmente meno frequente grazie agli sforzi di Ansar Burney Trust, che ha effettuato un monitoraggio del trattamento delle donne nelle stazioni di polizia, nelle carceri e nei manicomi. Le donne che mostrano indipendenza o che lavorano sono costantemente molestate sessualmente, molte volte dagli uomini, come i membri del personale poichè l'indipendenza e il lavoro fuori di casa sono visti come segni di "indecenza". Questo genere di molestie non riguarda solo le donne di ceto basso o medio, ma anche donne membri del parlamento hanno riferito di molestie da parte uomini delle loro circoscrizioni elettorali. Il lancio dell'acido è un altro dei maltrattamenti inflitti alle donne per "dare loro una lezione". In molti casi, uomini che avevano chiesto di sposare una donna, solo per essere stati rifiutati, si sono vendicati gettando acido sul viso e sul corpo della ragazza, per infliggere dolore e sofferenza alla vittima che li avrebbe disonorati, rifiutando la loro proposta. Altre volte, i fondamentalisti religiosi hanno riversato dell' acido anche addosso a donne estranee alla loro famiglia soltanto perchè le ritenevano troppo moderne e occidentalizzate, anche se avevano solo indossato i jeans invece del tradizionale abito pakistano. Ansar Burney Trust stima che in Pakistan in media ogni settimana una donna viene sfregiata con l' acido, benchè da anni si lotti contro questa usanza. Nella battaglia contro la violenza inflitta alle donne, la Ansar Burney Trust ha fatto sentire la sua voce per una maggiore sensibilizzazione, per un più umano trattamento delle donne nella società pakistana e per attirare l'attenzione sulla loro sofferenza e il loro dramma. Il Trust fornisce gratuitamente alle vittime i servizi medici e la chirurgia ricostruttiva per le loro ferite, la piena protezione, il sostegno legale per perseguire i responsabili e una casa-rifugio dove le donne possano vivere senza timore di altre persecuzioni. Versione originale in inglese http://www.ansarburney.org/womens_rights-violence.html |
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