Al Cardinale Angelo Scola un monito dal Marocco |
| Scritto il 30/07/10 alle 12:52:12 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana |
Il burqa, i matrimoni forzati, la sottomissione della donna all’uomo rappresentano un gradino importante per la scalata finale del fanatismo e non hanno alcun valore religioso, nè tantomeno possono considerarsi un retaggio culturale Il Segretario del Partito Nazional-democratico, Mohamed Ziane, ed ex Ministro incaricato dei Diritti Umani in Marocco, in risposta alle dichiarazioni del Cardinale Angelo Scola in merito alla legge anti-burqa afferma che “la lotta non è contro i simboli esterni del fanatismo e dell’estremismo, ma contro i loro promotori.” “Se esistono gli estremisti, - continua Ziane - che decidono di vivere in uno spazio serrato e chiuso, è un problema loro, ma se, vivendo male nei paesi di origine, sperano di condurre la propria vita all’estero, allora diventa un obbligo adeguarsi alle regole della società ospitante.” Nel suo monito il Segretario del PND marocchino sprona a non abbassarre la guardia di fronte a queste esaltazioni del male radicale “e non permettere mai di disperdere e moltiplicare organizzazioni criminali di tale portata all’interno delle realtà occidentali al fine di diffondere il fanatismo e ostentare così i suoi simboli per farci abituare alla loro presenza e infine accettarli.” – aggiunge l’ex ministro. Dal Marocco dunque si eleva un importante avvertimento rivolto ai paesi europei e alla nostra Italia, sempre più multietnica e sincretica, a rischio come il resto del continente di una brusca inversione di rotta che naviga a favore dell’estremismo islamico, delle disuguaglianze tra i generi e della discriminazione intollerante nei confronti delle altre religioni. Il burqa, i matrimoni forzati, la sottomissione della donna all’uomo rappresentano un gradino importante per la scalata finale del fanatismo e non hanno alcun valore religioso, nè tantomeno possono considerarsi un retaggio culturale. Il burqa è prigione politica e necessita di una legge che liberi l’Occidente dalle prime sbarre invisibili, che ci stanno serrando contro. La legge che dobbiamo imporre non può essere considerata inefficace o, peggio, anti-democratica. Le disposizioni che devono chiarirsi e applicarsi al più presto si esplicitano nel loro servizio di tutela dei diritti umani, delle parità. Il pluralismo e la democrazia diventano invece dei tappabuchi, significanti privati del loro significato, che calmano e tranquillizzano chi della democrazia e del pluralismo ne ha fatto coriandoli. Non possiamo ammettere che esista una legge mansueta e tollerante nei confronti di ciò che rappresenta il suo esatto contrario. Il radicalismo appartiene ad ogni cosa, stato di pensiero e ragione sociale, ma esiste anche la componente moderata dei pensieri della cultura e della religione, quella che combatte ogni giorno per difendere donne e bambini dai maltrattamenti, dal loro inumano commercio e dalle violenze psico-fisiche che subiscono quotidianamente. L’attacco suicida è di certo la componente terminativa dell’integralismo, soltanto la turpe sintesi di una filosofia del terrore generata dal fanatismo, la sua tesi, e dall’antitesi di egemonia suprema sul mondo. Come spiega anche Ziane, “l’Islam che è religione del perdono, dell’enunciazione e dell’accettazione degli altri non può ammettere che la criminalità si occupi un posto in cielo. Tra il costruttore del autobus e colui che lo fa esplodere, solo il primo può aspirare al paradiso.” E conclude – “I manipolatori di questi "uomini bomba" credono con ogni certezza, che il crimine compiuto li conduca alla salvezza, in raltà dovrebbero smettere di mostrarsi generosi con i loro mandanti e anzicchè farsi convincere a saltare in aria, lasciare questa opportunità proprio a loro.” Con le sue parole Mohamed Ziane non solo risponde alle dure affermazioni di Scola sull’inefficacia della legge anti-burqa e l’inconsistenza della corrente musulmana moderata, ma per di più incita l’Occidente a non cedere di fronte alle logiche del falso multiculturalismo, nè tantomeno a concedere ai sovversivi della religione islamica spazi che rischiano di diventare culle di terrorismo e paura per l’intera umanità. Souad Sbai Deputato Pdl |
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