STRAGE ITALICUS Commistione tra servizi segreti deviati e Pci
Scritto il 01/08/10 alle 12:45:15 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
Giustizia e IngiustiziaL'ex terrorista Tuti: ''Porta all'Italicus la verità sull'omicidio di Alceste Campanile''

Roma, 31 lug. (Ign) - La strage dell'Italicus? ''E' l’unica dove ci sono molti e concordanti indizi su una commistione tra servizi segreti deviati e, questa volta, non i soliti partiti governativi, o il Movimento sociale…ma il partito comunista''. Parola di Mario Tuti, che per quell'eccidio che il 5 agosto del 1974 fece 12 morti e una cinquantina di feriti è stato processato, condannato e poi assolto.

Ma questa non è la sola rivelazione dell’uomo nero del terrorismo neofascista degli anni Settanta. In un'intervista rilasciata a Pino Casamassima e pubblicata sul blog di Ugo Tassinari ''Fascinazione'', Tuti mette in relazione la bomba esplosa all’uscita di una galleria di San Benedetto Val di Sambro sul treno partito da Roma e diretto al Brennero con l'omicidio di Alceste Campanile, dietro la quale, sostiene, ''ci sono implicazioni innominabili''. Su Campanile, dice l'ex terrorista, la verità, ''quella vera, porta dritto dritto all’Italicus''.

Insomma, secondo Tuti, ricostruisce Casamassima, nell’attentato all’Italicus sarebbe coinvolto il Pci, e Alceste Campanile sarebbe stato soppresso ''perché sa troppo e non ci si può fidare di uno come lui, fra l’altro eccessivamente esuberante ed esposto a Reggio Emilia''.

Tuti porta alcuni elementi a sostegno della sua tesi, che, a suo avviso, vengono a comporre un puzzle che lascia poco spazio ai dubbi. ''Nel corso del processo in cui ero imputato - racconta - venne fuori un biglietto della polizia di Reggio Emilia che facendo riferimento ad una fonte confidenziale, e quindi protetta anche di fronte alla magistratura, riproponeva per la strage dell’Italicus una pista legata ad ambienti dell’intellighenzia di sinistra di quella città, e che era già stata indicata all’inizio delle indagini, ma poi lasciata cadere''.

''Quando le persone indicate in quel biglietto furono chiamate a testimoniare, una di queste, tale Scolari, docente nella facoltà frequentata da Alceste, e dirigente del Partito Comunista, si suicidò durante la notte, impiccandosi e lasciando un biglietto molto confuso, in cui ricordava appunto la sua dedizione al partito e l’angoscia per la citazione a testimoniare'', sottolinea l'ex terrorista secondo cui ''alla base di quel gesto estremo doveva esserci qualcosa di molto grave e sporco''. Anche perché, sottolinea, ''tutti i giornali e i telegiornali diedero ampio rilievo alla notizia. Non solo, ma lo stesso processo per l’Italicus venne sospeso perché il pubblico ministero era corso a Reggio Emilia per consultarsi coi suo colleghi''. Poi, ''quel biglietto coi nomi è sparito''.

''I risultati sono sotto gli occhi di tutti - aggiunge - Furono prese le misure necessarie per far cadere ogni cosa: infatti, nessuno menzionò più l’episodio di Scolari e, se ci fai caso, quella dell’Italicus è la strage meno ricordata di tutte'' perché ''è l’unica dove ci sono molti e concordanti indizi su una commistione tra servizi segreti deviati'' e ''partito comunista''. D'altra parte, aggiunge, ''quando un colonnello dei carabinieri si prende senza battere ciglio una condanna a 4 anni per proteggere la loro 'traduttrice' iscritta al partito comunista, nonché compagna di un resistente greco, come l’Aiello…''.

Per Tuti, dunque, ricomponendo il ''puzzle che comprende il suo professore suicida, il biglietto del padre in cui coinvolgeva appartenenti al Pci, l’oscuramento mediatico di quella strage, il colonnello dei carabinieri e, infine, le plurime e discordanti confessioni di Bellini'' emerge chiaramente ''la storia vera dell’Italicus e di Alceste Campanile''.

Tornando alla pista nera dell’Italicus, l'ex terrorista racconta: ''Dopo la mia assoluzione nel processo di primo grado, come richiesto anche dallo stesso pubblico ministero e dalle parti civili delle vittime, che non conclusero contro di noi - a parte le parti civili istituzionali come il comune di Bologna, il cui avvocato, Montorsi, ex ufficiale dei carabinieri, sarà poi indagato insieme a Gelli -, in Appello, dopo le dichiarazioni dei cosiddetti pentiti neri, vale a dire Calore, Vinciguerra, Bonazzi, Izzo: tutti concordi nell’escludere non solo la mia colpevolezza per la strage, ma anche il semplice coinvolgimento coi servizi o la massoneria, venni invece condannato! Formidabile, no?''.

E aggiunge: ''Mentre dopo l’assoluzione per l’Italicus venni mandato nei cosiddetti 'braccetti della morte' che erano il grado estremo di durezza repressiva in Italia, tipo Guantanamo per intenderci, stranamente, dopo la condanna in Appello per un delitto così grave e infamante, venni mandato nel miglior carcere d’Italia: Porto Azzurro! Quasi una sorta di scambio, che, implicitamente, mi diceva: “tieniti la condanna, tanto da qui con un paio d’anni di buona condotta esci...”.

http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Lex-terrorista-Tuti-Porta-allItalicus-la-verita-sullomicidio-di-Alceste-Campanile_761172320.html

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