"L'Islam incompreso. Valutato con superficialità"
Scritto il 14/01/08 alle 20:14:31 GMT pubblicato da Annarita
Articoli e OpinioniNell'era della rapidità e dei ritmi forsennati, sembra davvero che ogni notizia debba andare a scadere nel breve spazio che le viene concesso. Così si confondono i ruoli, anzi si vanno perdendo, ed ecco che il momento, lo spazio da dedicare ad una riflessione su quanto ci viene propugnato a gran fretta non esiste quasi più. Eppure basterebbe davvero poco. Basterebbe ascoltare con attenzione e poi andare a ricercare il testo di ciò che è stato divulgato con fretta o con vergogna per la drammaticità del contenuto, del senso. Faccio un esempio: stamani il portale di Libero proponeva una notizia agghiacciante sotto il taglio frivolo del gossip. "Abbraccerò l'Islam. L'ultimo colpo di testa di Brit (Britney Spears): convertirsi per sposare Adnan", questo il titolo. Riporto fedelmente il contenuto di seguito.

LONDRA, 14 gen - Ci risiamo: Brit ne ha (quasi) combinata un'altra delle sue. Per fortuna, per adesso, solo a parole. Sembra infatti che la cantante pop, che domani dovrà presentarsi in tribunale, a Los Angeles, per tentare di riottenere la custodia dei figli Sean Preston (2 anni) e Jayden James (un anno)affidata all'ex marito Kevin Federline, ora stia pensando di convertirsi all'Islam. E tutto "per sposare" la sua ultima fiamma, il paparazzo britannico Adnan Ghalib che il 22 dicembre scorso riuscì a farsi invitare in casa Spears e che da allora ha conquistato un posto nel cuore di Britney. Tanto da accompagnarla nella sua fuga di 48 ore in Messico, tra mercoledì e giovedì.
La tesi è del settimanale britannico News of the World che proprio questa settimana ha dedicato al nuovo compagno dell'ex-Lolita un ritratto a davvero cupo e inquietante.
Secondo il domenicale, infatti, l'uomo, capace ormai di "manipolare cinicamente" la nuova compagna a suo piacimento, sarebbe in realtà interessato unicamente "ai soldi". Non solo. News of the World spiega anche che Ghalib avrebbe addirittura già architettato un piano per vendere alla stampa "foto in topless" della cantante e intende rivelare i «dettagli della (loro) vita sessuale con ampio uso di droghe e di come (la Spears) adori sentirlo rivolgersi a lei sboccatamente nel suo accento di Birmingham». Un parente di Ghalib, infine, ha raccontato a News of the World che il padre «lo ha ripudiato (ma) c'è ancora una possibilità perché lo riaccolga...se Britney diventasse musulmana e si sposassero».

Visto? Tutto scade. Nella rapidità e nel gossip il VERO senso della notizia sfugge: la conversione (presunta o meno) alla fede islamica. E' vero, il comportamento ultimo del personaggio lascia aperti tanti spiragli di discussione, ma non credo che interessi davvero il soggetto quando è latente La notizia nella notizia. Costa scomodarsi per elaborare il senso di queste parole che sembran gettate così al vento, costa accorgersi che l'Islam ci reputa bersagli, come al poligono di tiro, su cui colpire: possederci. La stessa "delicatezza mediatica" nella conversione alla fede islamica fu usata nel 1964 nei confronti di colui che nella memoria degli uomini, ancora a distanza di tempo, fatica ad entrarci col nome Muhammad Ali. Dopo la conquista del titolo "Campione del Mondo", avvenuta appunto nel 1964, Cassius Clay si convertì alla fede musulmana, aderì alla Nation of Islam e cambiò il suo nome in Muhammad Ali, e di tutto ciò non sappiamo il perché. Non viene mai detto, spiegato. La Spears cinguetta «per amore», gettando così abbondante fumo negli occhi di chi segue solo quella manciata di parole che annunciano il cambiamento radicale: il terremoto. Terremoto sì, perché la donna musulmana non può certo identificarsi con gli stessi diritti che gode una donna di qualsiasi altra fede; sarà un soggetto soggiogato da leggi scritte in una data che va perdendosi nella notte dei tempi ma che a piè di pagina recava la postilla "Libero arbitrio di riscriverle ed interpretarle". E tutto questo non è un mistero, anni di scorrimento d'inchiostro lo provano.
Il titolo che ho scelto per questo articolo  "L'Islam incompreso. Valutato con superficialità" è stato ben ponderato, ma la facilità con cui sempre vengon date certe notizie ha fatto saltare il tappo: alla sopportazione c'è un limite.
Oramai in troppi marcian sul luogo comune della rapidità della nostra era, della sua frenesia sbadata, così si assorbisce il bombardamento notiziario così come viene impostato, senza poterlo scegliere da noi Il modo in cui Informarci. Parlavo di ruoli nell'incipit, e i ruoli son proprio questi: chi divulga deve sempre rispettare chi riceve, altrimenti viene meno quel semplice processo che c'insegnò la Filosofia cioè Tesi, Antìtesi e Sintesi. Salta un procedimento e si scàrdina il processo della Ragione.
Le parole non sono state inventate solo per esser dette ma esistono anche per esser lette, teniamolo sempre a mente. Per noi stessi e per chiunque s'impegna a lasciarle scritte.

Annarita Castellani.

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