Noi, circondati da prostitute e sbandati
Scritto il 24/08/08 alle 10:27:09 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
Immigrazionea Borgo dei Massimi hanno assoldato vigilanza privata

Percorri la vecchia Portuense che corre parallela all'autostrada Roma-Fiumicino. La scena del crimine la trovi quando ti lasci alle spalle il Serpentone e la strada diventa una vetrina del sesso di ogni colore, lottizzata dal racket. Nere ai margini boscosi della salita che conduce al Borgo dei Massimi, case chic ricavate da vecchie stalle, affittate a un occhio della testa, dove fino a due decenni fa abitavano solo hostess e piloti Alitalia.

Ma nei pressi dell'imponente cancellata che sbarra l'ingresso del comprensorio vip la strada è solo dei transessuali. «Qui la sicurezza ci costa fior d'euro al mese di condominio per pagarci vigilanza privata notturna e portieri a guardia di giorno» dice Francesca, 46 anni, subito dopo aver appreso la notizia della feroce aggressione, verificatasi qualche centinaio di metri più in là. «Ma almeno qua dentro possiamo stare tranquilli» dice.

Per arrivare al punto del massacro, bisogna superare il cavalcavia sul gra, lasciarsi alle spalle il centro sportivo da ricchi, ridiscendere e oltrepassare la cava transennata che corre il rischio di diventare la Malagrotta bis. E quando vedi un casolare diroccato sei arrivato nel punto dove si prostituiscono le ragazze bianche. È poco prima di via Arzana, che resta sulla sinistra, mentre l'aggressione è avvenuta qualche metro prima nella radura verde all'altezza di un casolare diroccato, in un tratto di strada buio dove i due turisti si erano fermati a riposare. «È lì che stazionano due prostitute bianche, sempre in coppia» spiega un residente di Spallette, periferia del XV Municipio in forte espansione edilizia, cantieri e villette mono e trifamiliari, affittate a 500 euro a persona, si susseguono su un lato della Portuense, su stradine in salita a terrazze degradanti.

Qualcuno, prima degli arresti, aveva azzardato: «vedrai che li avranno puniti perché hanno osato accamparsi in una zona ritenuta loro». «Qui di giorno è uno schifo, guardi cosa succede su via Portuense, siamo circondati dalle prostitute» stigmatizza Elena Dagoli, sessantenne vissuta sempre in zona che abita una bella villa sulla salita prima di ridiscendere a Ponte Galeria. La zona è verde, a tratti coltivati, ci sono aziende agricole e le ville più grandi e belle le abitano solo i romani. A Spallette, invece, sui citofoni leggi molti cognomi romeni. «È tutta gente che lavora, fanno i muratori» racconta Angelo, trasferitosi da un anno da Ponte Mammolo «perché troppo pericoloso».

Più giù Ponte Galeria, ormai multietnica. «Ci sono cinesi, rumeni e stranieri in genere» continua. E sbandati, imboscati nelle radure. «Un campionario si vede sull'autobus 701 - dice - con la birra in mano già di primo mattino».
G. M. Col.

fonte IL TEMPO

Commenti a questo articolo:
 
 tutti muratori  o magnaccia
Scritto il 25/08/08 alle 10:32:21 GMT pubblicato da giuliana
Fino a quando non si pone un freno alle costruzioni di case per dare un tetto a chiunque transiti sul suolo italiano, saremo sempre più invasi da mano d'opera a basso costo da impiegare nell'edilizia. Pare che in Italia ci sia solo bisogno di muratori e già questo mi sembra un buon richiamo per favorire l'invasione di gente senza arte nè parte. E noi, quando non avremo più territorio da sprecare, cominceremo a mangiare mattoni...
Stiamo irrimediabilmente distruggendo ciò che era la nostra ricchezza.
E' giusto un censimento delle prostitute, controlli medici e pagamento  delle tasse. Servirebbe a far uscire allo scoperto le situazioni di sfruttamento. Con la guardia di finanza alle costole sarebbe più difficile rappresentare un'esca appetibile per le migliaia di delinquenti stranieri che fino ad ora sono stati lasciati liberi di schiavizzare tante ragazzine.

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