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Scritto il 17/09/10 alle 00:51:16 GMT pubblicato da Armando_Manocchia |
![]() ![]() L’islam ha elementi religiosi, politici, economici, sociali e militari. La componente religiosa è la base di tutti gli altri componenti. L’islamizzazione di un Paese politicamente e islamicamente corretto come l’Italia ha inizio quando il numero dei musulmani è abbastanza alto da creare le condizioni che permettono di richiedere privilegi religiosi. Fino a che la popolazione musulmana rimane intorno o inferiore al 2%, i musulmani, sono considerati come una minoranza che ama la pace, l’amore e la tolleranza e viene rifiutata l’idea che sia una minaccia per gli altri cittadini. Secondo dati aggiornati al 2009 la situazione nel mondo è questa. Stati Uniti - musulmani 0.6%; Australia - musulmani 1.5%; Canada - musulmani 1.9%; Cina - musulmani 1.8%; Italia - musulmani 1.5%; Norvegia - musulmani 1.8%. Quando raggiungono dal 2% al 5%, cominciano a fare proseliti tra le minoranze e i musulmani cosiddetti moderati e cominciano a reclutare sia nelle città che nei paesi, piccoli centri e nelle carceri, individui violenti, teppisti, facinorosi, ribelli, radicali, estremisti, fondamentalisti e chi più ne più ne metta. Questo è quello che accade in Danimarca - Musulmana al 2%, in Germania – musulmana al 3.7%, nel Regno Unito – musulmana al 2,7%, in Spagna – musulmana al 4%, ed in Thailandia - musulmana 4.6%. Tra questi ve ne sono una parte, intorno al 5%, che esercitano un'influenza sproporzionata rispetto al loro numero. Giusto per fare un esempio: spingono per l'introduzione di prodotti halal, per garantire così nuovi posti di lavoro ai musulmani, consentire loro di aumentare la pressione sulle catene di supermercati e garantire che i prodotti halal siano presenti sugli scaffali, fino a diventare minacciosi se i supermercati non sono conformi. Ciò si è già verificato. In Italia, dove non ci vogliamo far mancare nulla, furbescamente abbiamo anche dato vita al marchio halal Italia. In Francia i musulmani sono 8%, nelle Filippine sono il 5%, in Svezia i musulmani sono il 5%, in Svizzera sono al 4.7%, nei Paesi Bassi sono al 5.5%. Perfino in Trinidad & Tobago i musulmani hanno raggiunto il 5.8%. Quando raggiungono queste percentuali son permanente pericolosi perché da minoranze diventano lobbying che pretendono di stabilire la sharia - la legge islamica- inscindibile dalla loro pseudo religione nei loro ghetti per questioni minori. Vorrei ricordare a proposito che l’ultimo obiettivo degli islamici non è più quello di invadere l’Occidente e islamizzarlo, è superato in quanto il processo è stato avviato e niente e nessuno lo fermerà, ma ora lo scopo è quello di pretendere di instaurare la sharia in tutto il mondo. Quando i musulmani raggiungono il 10% della popolazione, tendono ad aumentare gli atti di anarchia e ribellione per protestare contro le loro condizioni di vita. A Parigi, abbimao l’esempio delle Banlieu. Qualsiasi azione contro i musulmani o che offenda l'Islam, finisce in risultati tragici che vanno dalle rivolte e le minacce, come ad Amsterdam con le minacce a Geert Wilders per il documentario Fitna, le caricature di Maometto e per ultimo le risposte alla micaccia di bruciare il corano a Groun Zero. Queste tensioni esistono ogni giorno, soprattutto nelle zone musulmane: In Guyana dove i musulmani sono il 10%, in India - musulmani al 13.4%, Kenia - musulmani al 10% e in Russia – dove i musulmani hanno raggiunto il 15% della popolazione. A partire da 20% o più, il paese “ospitante” può aspettarsi violenti disordini anceh solo per un sì o un no, alla creazione di milizie della jihad, assassini sporadici, e l'incendio di chiese e sinagoghe. Qualsiasi pretesto è buono per fare ciò, come in Etiopia dove i musulmani sono il 32,8%. Con il 40% della popolazione musulmana le Nazioni subiscono massacri diffusi, attacchi terroristici e continue lotte tra milizie rivali, come avviene ad esempio in Bosnia dove i musulmani hanno raggiunto il 40%, in Ciad i musulmani sono maggioranza il 53,1%, come in Libano dove i musulmani sono al 59.7%. Dal 60%, in poi i non musulmani sono perseguitati, avviene sporadica la pulizia etnica (genocidio). Il charie è usato come arma, e la "jizya", imposta che grava sui "infedeli" sia messo in atto, tale che: In Albania - Musulmani 70%, in Malesia - musulmani il 60,4%, in Qatar - musulmani 77.5%, in Sudan - musulmani al 70%. Quando un paese raggiunge l'80% dei musulmani, le onde di intimidazione e jihad sono una pratica quotidiana. Assistiamo inermi alla caccia agli infedeli, alla pulizia etnica e persino a genocidi da parte di questi Stati, al fine di ottenere il 100% di musulmani, come è stato sperimentato ed è in qualche modo nel processo di realizzazione in: Bangladesh - musulmani 83% in Egitto - musulmani 90%, a Gaza - musulmani 98.7%, in Indonesia - musulmani 86.1%, in Iran - musulmani 98%, in Iraq - musulmani 97%, in Giordania - musulmani 92%, in Marocco - musulmani 98.7%, in Pakistan - musulmani 97%, in Palestina - musulmani 99%, in Siria - musulmani 90%, in Tajikistan - musulmani 90%, in Turchia - musulmani 99.8% e negli Emirati Arabi Uniti dove i musulmani sono al 96%. L’obiettivo del 100% - la pace di "Dar-es-Salaam" (pace in casa dell'Islam). In teoria, dal momento in cui tutti sono musulmani le "madrasse" sono le uniche scuole ammesse e il Corano regola la vita dei cittadini di Paesi quali: l’ Afghanistan - musulmani 100%, l’Arabia Saudita - musulmani 100%, la Somalia - musulmani 100% e lo Yemen dove i musulmani anche qui sono il 100%. Ora qualcuno potrebbe pensare che una volta che hanno raggiunto il 100% e tutti sono musulmani, essi vivano in pace, amore e tolleranza. Niente affatto, purtroppo, neanche in questi paesi il 100% musulmani, la pace non si realizza mai perché gli islamisti più radicali, i fondamentalisti, vogliono soddisfare la loro sete di sangue uccidendo i più moderati, i meno estremisti i meno radicali. Oggi, 1,5 miliardi di musulmani sono il 22% della popolazione mondiale. Ma il loro tasso di natalità sovrasta i cristiani, indù, buddisti, ebrei (ad eccezione di Israele), e quella di tutti gli altri credenti e non credenti. Così i musulmani supereranno il 50% della popolazione mondiale entro la fine di questo secolo. "Prima dei nove anni, ho imparato le regole di base della vita musulmana. Io ero contro mio fratello, io e mio fratello contro mio padre, la mia famiglia contro i miei cugini e il clan, il clan contro la tribù, la tribù contro il mondo, e tutti noi contro gli infedeli ". Leon Uris, 'La Haj' |
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