LETTERA DI ARMANDO MANOCCHIA AI LETTORI
Scritto il 29/09/10 alle 15:05:46 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
LettereIl coraggio, si sa, non si compra sugli scaffali di un supermercato
Gentili Lettori,
questa è una lettera che, come Presidente dell'Associazione "Una Via per Oriana", da me fondata immediatamente dopo la scomparsa della nostra indimenticabile e impavida giornalista, desideravo scrivere per spiegarvi la situazione che, da qualche tempo, stiamo vivendo in Italia.  

Leggendo qui e là i giornali, ascoltando le notizie che da varie parti mi arrivano, ho notato che un certo sottobosco di persone così dette politiche ed intellettuali, si sta dando un gran da fare per attuare conferenze o mostre o altre manifestazioni consimili per ri-promuovere il nome di Oriana Fallaci al vasto pubblico.  Di ciò io sono pienamente contento poichè è quello che da diversi anni sto facendo pur avendo incontrato vari ostacoli per non so quali motivi: è così che è nato il Memorial che celebro annualmente nel giorno della morte a Firenze, è così anche che dono una borsa di studio e stabilisco premi per coloro che si sono distinti in taluni campi.  E, tutto questo senza cercare sovvenzioni da nessuna parte, con la confortante certezza di farlo perchè credo agli ideali che propugnava la grande fiorentina.  Ma non è il motivo principale per cui porto avanti la mia Associazione.

Quello che tale sottobosco non ha capito, forse perché non ha sufficiente intelligenza per soffermarsi sulla questione, è che Oriana non ha bisogno di pubblicità per innalzarsi nella stima della gente, nè ha bisogno di fama e di celebrità: quelle se le è procurate da sola, con i suoi articoli, i suoi reportage, i suoi scritti.

Le persone che moltiplicano i loro sforzi al fine di elevare Oriana, non lo fanno per lei, lo fanno per loro stesse; cioè sperano che le luci che riverberano sulla nostra grande Fallaci si riflettano a stretto giro di posta su di loro in modo da illuminarli per eventuali progetti futuri sui quali fanno grande affidamento.

Se proprio desiderano professare la loro adorazione, consiglierei di battersi per ciò in cui lei credeva, li esorterei a mostrare la loro faccia ponendosi di traverso alla costruzione di decine di moschee, ponendo un solido muro davanti all'islamizzazione sistematica del nostro Paese e, di conseguenza, dell'Occidente, rispondendo fermamente al buonismo e alla connivenza imperanti  a tutti i livelli, informandosi ed informando gli italiani su cosa è veramente l'islam, chiudendo le frontiere alla silenziosa invasione del suddetto.

Questo, cari lettori, è ciò che io faccio giorno per giorno, portando avanti il mio credo e non un partito, lottando tenacemente contro insulti, minacce, ostruzionismi, boicottaggi e via elencando, non per Oriana soltanto e per il suo nome, no davvero, ma per quello in cui ella credeva. D'altra parte, comprendo benissimo, è molto più comodo osannare un nome piuttosto che lottare per un'idea.
Il coraggio, si sa, non si compra sugli scaffali di un supermercato.
 
Armando MANOCCHIA
Presidente dell'Associazione "Una via per Oriana"

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