Rom A Torino un ''muro'' divide serbi e bosniaci
Scritto il 26/10/10 alle 13:11:38 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
ImmigrazioneLa difficile convivenza in un campo nomadi. Odii balcanici, trasferiti nell'italianissima Torino

Da una parte i serbi, cristiani. Dall'altra i bosniaci, musulmani. In mezzo una cancellata di ferro a rappresentare un muro di odio che divide i 260 dexikanč (serbi) e i 150 khorakhanč (bosniaci), costretti a condividere il campo nomadi di Strada dell'Aeroporto nel capoluogo piemontese. La storia č stata raccontata oggi dal quotidiano cittadino, la Stampa. A pagare le tensioni e l'odio, soprattutto i bambini. "Quelli di lą sono sporchi, hanno il moccio al naso. Serbi e bosniaci non si devono mischiare", afferma Patrick Georgevic, serbo venticinquenne. "Si comprano - continua - auto da trentamila euro e mandano i figli lerci a a scuola. Sono degli schifosi. Non devono salire sullo stesso pulmino dei nostri figli". Dalla parte bosniaca difendono i propri figli. "Prendono botte, insulti razzisti. Non si puņ essere trattati cosģ", dicono le mamme musulmane. Il pulmino č una delle ragioni dell'odio. Ce n'č solo uno e spesso, racconta l'autista, č teatro di risse e di brutti episodi

 "Loro non ci lasciano vivere - dice la bosniaca Maria Salkanovic -, si sfogano sui nostri figli. Dicono che puzzano, che sono brutti. E allora qui siamo tutti d'accordo: vogliamo un pulmino solo per la nostra etnia, un pulmino per i musulmani". Gli odii sono antichi, ma secondo Carla Osella delll'Aizo (Associazione italiana zingari oggi) i conflitti degli anni '90 c'entrano poco con le tensioni di oggi. "Non credo - spiega - che c'entrino le vecchie divisioni, quanto le nuove tensioni che si sono create al campo. Forse mancano figure carismatiche di riferimento, qualcuno che sappia tenere a bada le rivalitą".

http://www.apcom.net/newsesteri/20101026_100401_47aa1af_101069.html

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