Buone notizie dall'Iraq: gli sciiti aiutano i cristiani |
| Scritto il 01/12/10 alle 12:17:59 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana |
Una perla che va segnalata: l’amministrazione della regione irachena di Najaf ha offerto aiuto e sostegno ai cristiani invitandoli a non lasciare la terra irachena Nel tragico flusso di cattive notizie (attentati, bombe, persecuzioni) che ci arrivano dall’Irak, Paese diventato anche a causa di una sciagurata guerra che la Santa Sede fece di tutto per scongiurare, la sentina di ogni terrorismo, questa è una perla che va segnalata: l’amministrazione della regione irachena di Najaf, la città santa degli sciiti che sorge 160 chilometri a sud di Baghdad, ha offerto aiuto e sostegno ai cristiani invitandoli a non lasciare la terra irachena. Questo l’articolo pubblicato oggi sul Giornale da Roberto Fabbri. Com’è noto proprio i cristiani dell’Irak sono oggetto di una sanguinosa campagna terroristica di matrice ultraislamica, culminata un mese fa nell’assalto a una chiesa nel cuore della capitale. «Abbiamo chiesto ai cristiani di non abbandonare il Paese emigrando all’estero – spiega lo sceicco Faid al-Shamri, presidente del consiglio regionale di Najaf -. La nostra amministrazione ha inviato una circolare a tutte le province affinché consentano a tutti i cittadini cristiani di trovare casa e lavoro nella zona. Si tratta di iniziative che non contrastano con la Costituzione né con gli insegnamenti islamici, che ci obbligano a lavorare per la sicurezza dei cristiani proteggendoli da ogni attacco». E’ la prima volta, una regione irachena prende ufficialmente posizione a favore dei connazionali cristiani perseguitati dai terroristi islamici di Al Qaida, offrendo loro rifugio in nome dell’unità nazionale. Anche il rettore dell’università di Kufa (altra città santa sciita che si trova nella regione di Najaf) offre aiuto ai cristiani iracheni perseguitati. «Siamo disponibili – dice Abdel Razzaq al-Isa – a trovare un posto di lavoro per gli insegnanti cristiani e a ospitare i loro studenti nel nostro ateneo». Al-Isa spiega che l’università di Kufa sosterrà concretamente l’iniziativa del consiglio regionale «perché il nostro intento è quello di proteggere l’unità dell’Irak». Ecco dunque il perché della disponiblità a «offrire gratuitamente i nostri servizi e il trasporto pubblico per tutti gli studenti cristiani che verranno da noi per sfuggire alle minacce dei terroristi». Come si ricorderà in passato si era ventilata l’ipotesi, appoggiata anche dagli americani, si creare un’enclave cristiana al nord del Paese. Una sorta di “riserva”. Idea contro la quale si pronuncia la Chiesa irachena, dato che i cristiani vivono in queste terre da duemila anni e convivono da secoli con l’islam. http://blog.ilgiornale.it/tornielli/2010/12/01/buone-nuove-dallirak-gli-sciiti-aiutano-i-cristiani/ |
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