Saviano risponde a Marina Berlusconi
Scritto il 24/01/11 alle 07:43:55 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
Giustizia e IngiustiziaOrrore è isolare e delegittimare i magistrati

''Orrore mi fa chi sta colpevolmente e coscientemente cercando di delegittimare e isolare coloro che in questi anni hanno contrastato più di ogni altro le mafie''. Roberto Saviano replica così alle feroci critiche di Marina Berlusconi che ieri ha usato proprio la parola ''orrore'' per attaccare lo scrittore 'reo' di aver dedicato ai pm di Milano la laurea ad honorem in Giurisprudenza conferitagli dall'Università di Genova.

Quella di ieri ''è stata una giornata per me indimenticabile'' dice Saviano a 'la Repubblica'. ''Credevo fosse fondamentale impostare la lezione, che viene chiesta ad ogni laureato, partendo proprio dall'importanza che il racconto della realtà ha nell'affermazione del diritto. Soprattutto quando il racconto descrive i poteri criminali. Senza racconto non esiste diritto'' afferma l'autore di 'Gomorra'.

''Proprio per questo - spiega - ho voluto dedicare la laurea honoris causa ai magistrati Boccassini, Forno e Sangermano del pool di Milano. Marina Berlusconi dichiara che le fa orrore che parlando di diritto si difenda un magistrato. Così facendo avrei rinnegato ciò per cui ho sempre proclamato di battermi. Così dice, ma forse Marina Berlusconi non conosce la storia della lotta alle mafie, perché difendere magistrati che da anni espongono loro stessi nel contrasto all'imprenditoria criminale del narcotraffico non vuol dire affatto rinnegare''. ''Non c'è contraddizione - osserva Saviano - nel dedicare una laurea in Giurisprudenza a chi attraverso il diritto cerca di trovare spiegazioni a ciò che sta accadendo nel nostro Paese''.

''Mi avrebbe fatto piacere - continua - ascoltare nelle parole di un editore l'espressione "orrore" non verso di me, per una dedica di una laurea in Legge fatta ai magistrati. Mi avrebbe fatto piacere che la parola 'orrore' fosse stata spesa per tutti quegli episodi di corruzione e di criminalità che da anni avvengono in questo paese, dalla strage di Castelvolturno sino alla conquista delle 'ndrine di molti affari in Lombardia. Ma verso questi episodi è stato scelto invece il silenzio''.

''Orrore - dice Saviano - mi fa chi sta colpevolmente e coscientemente cercando di delegittimare e isolare coloro che in questi anni hanno contrastato più di ogni altro le mafie. Ilda Boccassini, coordinatrice della Dda di Milano, ha chiuso le inchieste più importanti di sempre sulle mafie al Nord. Pietro Forno è un pm che ha affrontato la difficile inchiesta sulla P2 ed ha permesso un salto di qualità nelle indagini sugli abusi sessuali, abusi su minori. Antonio Sangermano, il più giovane, ha un'esperienza passata da magistrato a Messina, recentemente ha coordinato un'inchiesta, una delle prime in Italia, sulle "smart drugs", le nuove droghe''. ''Accusarli, isolari, delegittimarli, minacciare punizioni significa inevitabilmente indebolire la forza della magistratura in Italia, vuol dire togliere terreno al diritto. Favorire le mafie. Ecco perché - conclude Saviano - ho dedicato a loro la lezione''.

adnk

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