Dopo Santoro l'odio di Fini contro il premier |
Scritto il 30/01/11 alle 18:43:59 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana |
"I vostri figli isolino i bimbi berlusconiani" Sul sito di Generazione Italia Granata lancia l'appello alla guerra santa contro gli elettori del Pdl. E i fan del Fli si scatenano: "Contro questa gentaglia facciamo come in Tunisia". Un supporter: "Impaliamo la Santanchè e mettiamo Bondi al rogo". Poi l'avvertimento: "Siamo pronti allo scontro fisico" Roma - «Quando mancasse il consenso, c’è la forza». Lo affermava Benito Mussolini ieri. E, in buona sostanza, lo ripetono oggi sul web i militanti di Futuro e libertà. Per rovesciare il governo democraticamente eletto di Silvio Berlusconi esistono due possibilità: applicare un surrogato delle leggi razziali del ’38 nei confronti dei simpatizzanti del Pdl e dei loro figli isolandoli dal resto della società. Oppure replicare in Italia i moti di Tunisi e del Cairo. Gianfranco Fini potrà anche gloriarsi dell’essere riuscito a passare da «fascista del 2000» ad amico di Israele e delle comunità ebraiche. Ma il «suo» popolo è rimasto indietro e le parole del leader producono solo odio. Lo testimonia quanto accaduto sul sito web di Generazione Italia, la corrente avanguardista dei finiani. L’ultimo intervento del pasdaran Fabio Granata è stato un invito alla jihad . «Il premier e i suoi ascari avranno durissime e adeguate risposte, in ogni sede», ha scritto nel suo ultimo post dimenticando che gli indigeni africani erano truppe regolari del Regio Esercito. A leggerlo sembrerebbe che la casa di Boulevard Princesse Charlotte a Montecarlo non sia mai esistita e che il presidente della Camera non abbia nulla da chiarire attraverso dimissioni necessarie. Il partito grazie al quale Granata siede in Parlamento è diventato un «ricettacolo di cricche, affaristi e indagati per reati mafiosi». Il Cavaliere e «i suoi accoliti sono un pericolo per la democrazia», ormai. Per gli ideologi, come il «moderato » Karl, serve una nuova apartheid antiberlusconiana. «Senza arrivare ad estremismi, io dico che ognuno nel proprio microcosmo dovrebbe incominciare a smettere di parlare con parenti, amici e colleghi elettori del Pdl, isolarli sui luoghi di lavoro, evitare di salutarli, impedire che i propri figli giochino coi loro ».Gatto è d’accordo: «La peggior punizione per quella “gentina” (la cui unica forza consiste nella forza di un’unione di maggioranza) è quella di trovarsi improvvisamente isolati». Mentre Curzio pensa già a Piazzale Loreto e aspetta che «l’incubo berlusconiano sia finito per insultarli sulla pubblica piazza» e intanto ne annota i nomi. Per gli altri aficionados di Granata resta solo la «guerra santa». Enrico disegna uno scenario inquietante. «Fermiamo il tiranno. Difendiamo la democrazia e la Costituzione. Pronti a combattere», scrive a caratteri cubitali aggiungendo in seguito carinerie come «Impaliamo la Santanché! » e «Sandro Bondi al rogo!». Mario, invece, progetta lo scontro di piazza se il 13 febbraio a Milano dovessero concomitare la manifestazione del Pdl contro il golpe della magistratura, la «sceneggiata» dei santoriantravaglisti e il congresso fondativo di Fli. [...] il giornale |
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