Islam, espulso uno dei fondatori dei Giovani Musulmani |
| Scritto il 11/02/11 alle 13:39:24 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana |
Per “progressivo processo di allontanamento dalla linea dell’associazione, testimoniato da collaborazioni con personaggi islamofobi e dichiaratamente ostili all’organizzazione” La notizia stupisce per il fatto che Chaouki è stato tra i fondatori dell’associazione e si è sempre distinto per essere tra le voci più riformiste, espressione di quell’Islam moderato da più parti auspicato. Integrazione e confronto nell’ambito di quella costruttiva dialettica volta alla convivenza pacifica tra diverse culture e religioni sono state, da sempre, le sue parole d’ordine. Responsabile immigrazione e seconde generazioni dei Giovani del PD, Chaouki dirige il portale di informazione sul mondo arabo-islamico italiano Minareti.it. ed è stato componente la Consulta per l’Islam. “Sotto pretesti risibili, che non si è avuto neanche il coraggio di mettere nero su bianco, questo organo ha così pensato di censurare il dissenso e il pluralismo con lo stesso zelo delle peggiori dittature contro le quali stanno combattendo altri giovani arabi e musulmani nell’altra sponda del Mediterraneo” il suo primo commento. “La mia espulsione dall’associazione, che ho contribuito a fondare nel 2001, dimostra quanto sia ancora lunga la strada verso il rispetto dell’altro all’interno di alcune realtà organizzative dell’islam italiano” ha aggiunto. C’è da dire che il rapporto tra Chaouki ed i Giovani Musulmani era da tempo difficile ossia da quando nel 2004, lasciò la presidenza denunciando infiltrazioni estremiste, attirandosi dure critiche per sue posizioni moderate. Solidarietà è stata espressa dal vicepresidente della Comunità ebraica di Milano, Daniele Nahum, che registra nella circostanza un segnale preoccupante, sintomatico probabilmente di un cambio di direzione dell’associazione e dall’Ucoii, per voce del Segretario, Ahmed Paolantoni. Dal canto suo Khalid va avanti e rilancia:“E’ avvilente constatare che le speranze delle seconde generazioni dei musulmani in Italia siano purtroppo così mal riposte. Sono certo che, insieme a me, tanti giovani sapranno esprimere la volontà di cambiamento e la ribellione a metodi così settari e ormai fuori tempo”. I Giovani Musulmani nel proprio comunicato hanno voluto sottolineare che “il fratello non è stato espulso ma continua ad esserne parte, se vorrà, continuando a partecipare alle attività ogni qual volta lo riterrà opportuno”. Tuttavia, la decisione non lascia indifferenti soprattutto coloro i quali, anche all’esterno dell’Islam organizzato e senza voler entrare nel merito delle dinamiche e delle scelte di esclusiva competenza dell’associazione, lottano per il dialogo e l’affermazione di quell’Islam progressista che deve essere considerato, a pieno titolo,interlocutore indispensabile di un confronto democratico tra culture diverse. agenziaradicale.com |
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