Sbarchi senza sosta: 4000 stranieri in 4 giorni
Scritto il 13/02/11 alle 14:29:33 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
ImmigrazioneSi muove il governo: sì allo stato di emergenza. Nel porto di Zarzis non c'è più alcun controllo sulle partenze. A Lampedusa il flusso dei clandestini è continuo. Un barcone affonda al largo della Tunisia

Roma - È ormai emergenza umanitaria a Lampedusa dove sono proseguiti senza sosta per l’intera giornata gli arrivi di barconi dalla Tunisia carichi di profughi. Le carrette del mare continuano a partire dalle coste africane e altre dieci imbarcazioni hanno toccato le coste dell’isola per un numero complessivo di quattromila sbarchi in quattro giorni.

In mare, al largo dell’isola stazionano una nave della Marina Militare e un pattugliatore della Guardia Costiera, mentre sono diversi i velivoli, delle Capitanerie di Porto e della Guardia di Finanza, che perlustrano continuamente il tratto di mare tra le coste africane e la Sicilia. Il pericolo di incidenti resta altissimo. Un barcone sovraccarico di migranti si è spezzato in due ed è affondato nelle acque antistanti la città di Girgis: nell’incidente un giovane è morto, uno è disperso e 10 persone sono state tratte in salvo. L’enorme flusso di clandestini dalla Tunisia verso l’Italia è dovuto, in particolare per quanto riguarda il porto di Zarzis, alla pressoché assoluta mancanza di vigilanza negli scali marittimi. Nella città si sono riversate migliaia di persone e il mercato dei «posti barca» è fiorente e si svolge in assoluta tranquillità.

Nonostante la nuova ondata di sbarchi a Lampedusa, il Centro di permanenza temporanea dell’isola resta chiuso. Sarà il comitato per l’ordine e la sicurezza convocato per giovedì al Viminale a decidere sulla riapertura del centro, mentre il ministro Maroni ha deciso di nominare commissario straordinario per l’emergenza immigrazione il prefetto di Palermo Giuseppe Caruso. Per il momento gli immigrati vengono sistemati in strutture provvisorie come i locali della riserva naturale dell’Isola dei Conigli o la Casa della fratellanza messa a disposizione del parroco dell’isola. Per consentire il trasferimento dei migranti continua il ponte aereo verso i Cpt italiani e anche il traghetto di linea della Siremar resta attivo. Inoltre da oggi sarà realizzata e gestita dalla Croce Rossa Italiana, una tendopoli nel comune di Rosolini, in provincia di Siracusa, per accogliere i migranti tunisini.

Nel frattempo è scattata la prima contromossa dell’esecutivo. Un Consiglio dei ministri straordinario convocato ieri mattina ha infatti decretato lo «stato di emergenza umanitaria». Tale delibera consentirà l’immediata adozione, con ordinanza di Protezione civile, delle misure necessarie per controllare il fenomeno e assistere i cittadini in fuga dai Paesi nordafricani». L’Italia ha anche ufficialmente sollecitato l’Unione Europea sull’emergenza immigrati. «Ci siamo attivati con la Ue - dice il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi - che mi sembra abbia finora proceduto lento pede». Mentre il capo del Dipartimento della Protezione civile, Franco Gabrielli, ha convocato l’unità di crisi per fare il punto della situazione e trovare le soluzioni più idonee ad affrontare l’emergenza, in stretto contatto con Palazzo Chigi. [...]

il giornale

Commenti a questo articolo:
 
 Stato di emergenza?
Scritto il 13/02/11 alle 16:23:35 GMT pubblicato da giuliana
Bisogna dichiarare lo STATO DI GUERRA.  Si tratta di invasione di territorio. Il fatto che sia pacifica -fare il disoccupato extracomunitario in Italia è sempre un buon investimento- non toglie nulla alla gravità di tale fenomeno. Se sbarcassero quattromila italiani in Tunisia, pensate che li accoglierebbero come ospiti o come invasori?
Personalmente, come ho scritto anche altrove, il 17 marzo esporrò un tricolore listato a lutto. L'Italia non esiste più, è solo terreno di conquista. La soluzione non è certo scrivere una letterina all'ue come se fosse Babbo Natale. La soluzione, per non soccombere, è andarsene dall'europa e ripristinare gli antichi confini. Appartenere all'europa è non essere più nessuno. Con gli stati europei si firmano i trattati che convengono, non a scatola chiusa quelli che ci schiavizzano. Bisogna ripristinare le torri di vedetta contro l'invasione saracena, altro che portarli a casa nostra e accoglierli come liberatori. Hanno cacciato un dittatore? Bene, un motivo in più per restare a casa propria. O li spaventa l'idea di piegare la schiena e di dover lavorare?  

 Migrazione
Scritto il 14/02/11 alle 02:29:26 GMT pubblicato da Francamente
C'è da chiersi, se facessimo una Rivoluzione qui da noi, presso chi protremmo fuggire.

(...)

È perciò che l'Occidente (le sue Libertà e la sua moderna Democrazia) va difeso e protetto,

mentre i vari Bonismi e Correttezza politica vanno cestinati.

Ciao.

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