La ribellione delle donne arabe parte dal volante
Scritto il 29/05/11 alle 15:13:54 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
IslamIn Arabia Saudita le donne non possono guidare. Ma il tam tam sul web è già partito: «Il 17 giugno tutte in automobile»

Il vento di libertà della primavera araba è ben lungi dal placarsi. Anzi, nelle ultime settimane sembra essere arrivato a soffiare fino in Arabia Saudita.

Le protagoniste di questa nuova ribellione sono le donne saudite. Stanche di vedersi negati i propri diritti (non possono votare, nè scegliersi il marito) hanno deciso di iniziare una rivolta che, dalle piccole cose, possa portare alla conquista della libertà.

Il primo passo è dunque «Io guiderò», una manifestazione in programma per il 17 giugno: le donne di tutta l'Arabia Saudita sono invitate a mettersi al volante e a sfidare la legge che impone alle donne il divieto di guidare.

Come già accaduto per le rivolte tunisine ed egiziane, l'organizzazione della protesta passa dal web: Twitter e Facebook sono invasi dal tam tam delle donne saudite che rivendicano il diritto di mettersi al volante di un'automobile e di spostarsi autonomamente.

«Siamo nel 2011 e stiamo ancora discutendo su questo insignificante diritto - scrivono su Twitter le promotrici della "Women2drivecampaign" -. Ora vedremo cosa succederà il 17 giugno, ma una cosa è certa: se il governo deciderà la strada della repressione, apparirà a tutto il mondo eccessivamente irragionevole e duro. Se invece permetterà alle signore di guidare, cadrà la barriera della paura di fronte a questo e ad altri divieti».

Manal, una delle donne che sostiene la campagna, ha raccontato su Facebook che lei sfida già abitualmente il divieto, guidando la macchina in città . Altre donne, invece, guidano nelle zone desertiche, fuori città, dove il rischio di venire fermate e arrestate è minore.

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