Staffetta di donne contro la violenza
Scritto il 16/11/08 alle 18:05:08 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
ComunicatiCOMUNICATO

UDI  SEDE NAZIONALE  
ASSOCIAZIONE “UNA VIA PER ORIANA”
Staffetta di donne contro la violenza


Abbiamo voluto una Staffetta contro la violenza sulle donne  per dire ancora una volta che la violenza, la violenza sessuata e il femminicidio  deve finire per sempre. La violenza, si esprime in tanti modi: dall’omofobia al razzismo, dalla pedofilia ad altro ancora.
Questa Staffetta è per dire basta alla violenza sessuata e al femminicidio.

L’Istat nel febbraio 2007 ci ha detto che sono 14 milioni le donne oggetto di violenza fisica, sessuale o psicologica, che i soprusi sono commessi soprattutto dal partner e che, tra i 16 e i 50 anni, la morte a causa di violenze, viene prima delle malattie o incidenti stradali.
Sappiamo anche che la violenza sessuale va oltre i numeri e la qualità delle statistiche.
Nel 2006 abbiamo promosso una prima Campagna nazionale per attirare l’attenzione di tutti, comprese le istituzioni, su quella che è avvertita come una vera e propria emergenza. E l’abbiamo chiamata “Stop al femminicidio”.

Femminicidio è parola ancora assente nei dizionari della lingua italiana.
Feminisidio viene coniata a Ciudad Juarez, una città messicana ai confini con gli USA, dove dal 1993 ad oggi sono state uccise 413 donne e 600 sono scomparse.
UDI l’ha fatta propria, traducendola in femminicidio e ne ha assunto il senso politico.
Così, piano piano, è entrata nel linguaggio comune.
Femminicidio: è entrata nel linguaggio comune ed  e un nome appropriato per l’uccisione di donne per mano di uomini che in genere sono fidanzati, amanti,mariti o ex, ma anche padri, fratelli, conoscenti, raramente estranei, ma sempre per sentirsi maschi.
Per combattere un nemico tanto violento, per contrastare ogni più piccolo germe di questo cancro maligno, dobbiamo essere unite, parlare, non mettere una distanza tra noi e le altre e, soprattutto, non sentirci mai estranee o privilegiate.
A chi  non è capitato di prendere delle botte, non per questo può lavarsene le mani.
Dobbiamo guardare alle malcapitate picchiate, violentate, umiliate, ferite, uccise, con altri occhi, perché  quelle donne, quelle donne siamo NOI.
Non pretendiamo che una da sola faccia quello che noi tutte insieme, non riusciamo a fare: far smettere agli uomini di essere violenti.
Quella donna se ha un lavoro la il più delle volte è precario, spesso è sottopagato, certamente rispetto al lavoro equivalente di un uomo.
Per la Staffetta, abbiamo pensato delle parole che sintetizzassero tutto questo:
Lorena ed Hiina siamo noi, infatti la Staffetta di donne contro la violenza sulle donne percorrerà l’Italia per un anno intero, a partire dalla giornata internazionale del 25 novembre; partirà da Niscemi, dove è stata assassinata Lorena e si concluderà a Brescia, dove è stata sgozzata Hiina. Sarà un modo di dire a tutti forte e chiaro che, io, tu, noi siamo unite e diciamo basta alla violenza.

http://www.udinazionale.org
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