Le tolgono la figlia di 15 mesi perché la allatta
Scritto il 08/06/11 alle 16:35:18 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
Cronaca e AttualitàAccade in Spagna. L’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia l’allattamento fino a due anni. Invece per i servizi sociali madrileni è un peccato mortale
L’Istituto Madrileno dei Minori e della Famiglia (IMMF) ha tolto una bambina di 15 mesi alla madre naturale, perché la madre la allattava ancora al seno su richiesta. Ciò è ritenuto dall’IMMF qualcosa di “caotico” e di “dannoso per i bambini”. Così la piccola è stata separata dalla sua mamma (il fatto è accaduto il 30 maggio scorso) ed entrambe si trovano ora in due diversi istituti. Habiba, questo il nome fittizio con cui El Pais, che riferisce la notizia, ha dato alla donna, una ventiduenne marocchina, è stata privata della tutela per “comprovata instabilità mentale” e per mancanza delle “abilità necessarie” per prendersi cura del bebè.

PETIZIONE - La donna ha dichiarato che l’unico motivo per cui è accaduto tutto ciò è perché lei si è rifiutata di smettere di allattarla nel centro per madri bisognose in cui vivevano le due. La notizia è subito esplosa su internet, dove è stato creata una pagina Facebook a sostegno della donna. Si stanno anche raccogliendo firme per una petizione a favore del ricongiungimento di Habiba con la sua bambina. Moltissimi blog sulla maternità in tutto il mondo parlano del suo caso. La dottoressa Ibone Olza, psichiatra all’ospedale di Puerta de Hierro e professoressa all’Università di Madrid, che ha potuto valutare Habiba in più occasioni, ha dichiarato che la giovane “non soffre di alcuna patologia psichiatrica e non fa uso di stupefacenti. Anzi, è una madre amorevole, sensibile e perfettamente capace.” E allora perché? In fondo una giovane madre in difficoltà costretta a vivere in un centro per mancanza di mezzi che male fa a rassicurare un po’ la sua piccola attaccandola al seno? Forse poi, vivendo in un centro, era sottoposta a un certo controllo. Se le avesse fatto del male, qualcuno se ne sarebbe accorto. Infatti su Habiba non pende alcuna accusa per maltrattamenti. Invece la bambina, sempre secondo la dottoressa Olza, potrebbe subire seri danni a seguito della separazione, come “ansia, incontinenza, balbuzie e altre patologie psichiatriche.”

RIUNIRE HABIBA E LA SUA BAMBINA - Il Tribunale dei Minori di Madrid si sta occupando del caso. La Fundación Raíces, che già in passato si era occupato di irregolarità commesse dall’IMMF, ha fornito ad Habiba un avvocato, Juan Ignacio de la Mata, che ha subito chiesto la revoca del provvedimento. L’avvocato contesta l’arbitrarietà dell’azione dell’IMMF, che ha tolto ad Habiba la bambina che era, secondo le dichiarazioni della sua pediatra “in salute e ben nutrita”. Inoltre dopo la revoca della potestà, Habiba è stata costretta ad assumere medicinali per mandare indietro il latte. L’IMMF inoltre ha segnalato che Habiba, nel centro in cui è stata mandata dopo la separazione dalla figlia, “si è resa protagonista di episodi di aggressività contro le compagne e ha avuto problemi di adattamento.” Che Habiba fosse un po’ sconvolta per l’accaduto? “Cosa c’entra il suo comportamento nel nuovo centro con il suo rapporto con la figlia di 15 mesi” ha osservato l’avvocato de la Mata, che sostiene come “ora la cosa più importante è riunire madre e figlia. Il resto viene dopo.”

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