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Scritto il 24/07/11 alle 15:22:36 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana |
![]() ![]() Torino, 24-7-2011 Massimo Introvigne, sociologo torinese e Rappresentante dell’OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa) per la lotta al razzismo e alle discriminazioni contro i cristiani afferma, in uno studio che sarà pubblicato lunedì sul quotidiano online La Bussola Quotidiana, che le motivazioni dell’attentatore di Oslo Anders Behring Breivik sono esposte in dettaglio in un libro, 2083- Una dichiarazione d’indipendenza europea, firmato “Andrew Berwick” e diffuso su un sito Internet criptato il 22 luglio, a poche ore dalla strage. “L’autenticità del testo – spiega Introvigne – sembra confermata dal fatto che include dettagli sulla vita privata e familiare di Breivik e sulla preparazione dell’attentato, il cui obiettivo peraltro non è mai menzionato, che solo il terrorista poteva conoscere, ed è coerente con altri scritti certamente di Breivik”. Questo voluminoso testo di oltre 1.500 pagine è per un buon terzo un’antologia di scritti contro l’islam e l’immigrazione di altri autori, tra cui il blogger norvegese Fjordman, il vero padre spirituale del terrorista, di cui si riporta uno scritto secondo cui dopo il Medioevo il cristianesimo – i cui unici aspetti positivi erano di origine pagana - è diventato per l’Europa “una minaccia peggiore del marxismo”. Per un altro terzo, offre materiale autobiografico su Breivik, dettagli molto minuziosi su armi, tattiche militari ed esplosivi e un allucinante diario sulla preparazione dell’attentato. “La parte più interessante, afferma Introvigne, è quella ideologica, che spiega le motivazioni dell’attentato e le idee di Breivik”. Questi nel 2002 avrebbe fondato con altri a Londra un ordine neo-templare, i Poveri Commilitoni di Cristo del Tempio di Salomone (PCCTS), ispirato ai gradi templari della massoneria – un’organizzazione di cui Breivik fa parte e di cui loda il “ruolo essenziale”, pur considerandola incapace di passare alla necessaria azione militare – e aperto a “cristiani, cristiani agnostici e atei cristiani”, cioè a tutti coloro che riconoscono l’importanza delle radici culturali cristiane, “ma anche di quelle ebraiche e illuministe” nonché “nordiche e pagane”, per opporsi ai veri nemici che sono l’islam e l’immigrazione. “Ben lungi dall’essere un fondamentalista cristiano – secondo Introvigne – Breivik, battezzato nella Chiesa Luterana Norvegese, si definisce un ‘cristiano culturale’, il cui appello all’eredità cristiana ha una funzione strumentale anti-islamica”. Le Chiese, secondo lui, non sono disposte a combattere l’islam: propone dunque un Grande Congresso Cristiano Europeo da cui nasca una nuova Chiesa Europea identitaria e anti-islamica. E minaccia direttamente il Papa Benedetto XVI di cui scrive che “ha abbandonato il cristianesimo e i cristiani europei e dev’essere considerato un Papa codardo, incompetente, corrotto e illegittimo”. I “giustizieri templari” di Breivik dovrebbero operare, spiega Introvigne, in tre fasi di “guerra civile europea”. “Nella prima (1999-2030) dovrebbero risvegliare la coscienza addormentata degli europei mediante “attacchi shock di cellule clandestine”, scatenando “gruppi di individui che usano il terrore”: gruppi piccoli, anche di una o due persone. Nella seconda (2030-2070) si dovrebbe passare alla guerriglia armata e ai colpi di Stato. Nella terza (2070-2083) alla vera guerra contro gli immigrati musulmani. Breivik è consapevole che gli attacchi della prima fase trasformeranno coloro che li compiranno in terroristi odiati da tutti: ma questa è la forma di “martirio templare” che cerca. Obiettivi degli “attacchi shock” sono i partiti politici: i laburisti norvegesi anzitutto, ma sono segnalati anche quattro partiti italiani (PDL, PD, IDV, UDC) che boicotterebbero in modo diverso la guerra all’islam. In Italia ci sarebbero sessantamila “traditori” da colpire, anche attraverso attacchi alle raffinerie per sconvolgere l’assetto energetico italiano. Sedici raffinerie italiane, da Trecate (Novara) a Milazzo, sono indicate come obiettivi strategici. Anche su Papa Benedetto XVI ci sono frasi minacciose. Breivik ribadisce di non essere un nazista (“se c’è una figura che odio è Adolf Hiter”) perché la sua ideologia politico-religiosa è filo-semita e filo-israeliana e sogna una grande alleanza di popoli nordici ed ebrei per combattere il nemico da cui è ossessionato, l’islam. “Resta da vedere – afferma Introvigne – se l’affermazione secondo cui l’ordine neo-templare di Breivik non si riduce a lui stesso ma comprende altre persone – che, secondo il testo, sarebbero state addestrate in Africa e altrove da criminali di guerra serbi, che il terrorista considera degli eroi – è una pura farneticazione o è vera. Se fosse vera, le minacce all’Italia e al Papa sarebbero da prendere sul serio”. ANSA Introvigne |
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