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Scritto il 25/07/11 alle 12:21:51 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana |
![]() ![]() In alcuni casi, i malcapitati servono anche da detonatori umani delle mine seminate dai ribelli Karen nel’est del Paese. Quelli che sopravvivono alla missione vengono poi sommariamente giustiziati e i loro corpi abbandonati nella giungla. Lo denunciano le organizzazioni umanitarie che hanno raccolto le drammatiche testimonianze di prigionieri che sono riusciti a fuggire.
Le testimonianze sono state raccolte in un rapporto presentato da Human Rights Watch and the Karen Human Rights Group. Un prigioniero ha riferito di essere stato colpito con un proiettile mentre stava fuggendo insieme ad altri 15 suoi compagni. “I soldati – ha spiegato – quella notte ci dissero che nelle montagne c’erano combattimenti aspri e che se fossimo stati vivi il giorno dopo saremmo stati molto fortunati. Così decidemmo di scappare. Sentimmo i militari urlare “Non fuggite, non fuggite”. Mi sono voltato a guardare e sono stato colpito alla spalla da un proiettile”. Dead Men Walking, questo il titolo del rapporto, raccoglie i racconti di 58 detenuti che scontavano una pena per reati minori e che sono riusciti a salvarsi dal 2010 ad oggi. “Il livello di crudeltà dell’esercito birmano – ha detto Elaine Person di Human Rights Watch – ha raggiunto nuovi confini. Questi uomini vengono usati come muli da gettare via quando non servono più“. Sono almeno 700 i prigionieri usati come portatori dall’esercito birmano nelle operazioni militati contro le tribù etniche. Nella foto, resa pubblica dai Free Burma Rangers, si possono vedere i resti di alcuni detenuti usati per portare materiale e vettovaglie nei campi militari nello Stato Kayin. I Karen sono un gruppo etnico che parla una lingua sino-tibetana molto simile al birmano e che vive principalmente nel sud e nel sudest della Birmania, la minoranza costituisce il 7% della popolazione totale (circa quattro milioni). Nel 1949 la Karen National Union ha ingaggiato una guerra con il governo centrale per ottenere l’indipendenza. Ma a partire dal 1976 i ribelli hanno abbassato le loro richieste e rivendicano uno Stato federale con ampi poteri. lepersoneeladignita.corriere.it |
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